Diplomatico britannico (n. 1767 - m. Kinnegad, Westmeath, 1837). Deputato dal 1796 al parlamento irlandese, dopo l'unione legislativa con la Gran Bretagna entrò nel parlamento inglese e fu sostenitore [...] ministero del Commercio). Fu favorevole a una soluzione di compromesso sulla questione dei delitti politici dei cattolici Wellington nel marzo 1815 quale primo plenipotenziario inglese al congressodiVienna. Nell'autunno del 1815 fu a Francoforte per ...
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Diritto
Titolo che indica il più anziano tra i componenti di un collegio o di una professione.
D. del corpo consolare Console più elevato di grado e più anziano di nomina, che presiede al corpo consolare [...] determinata sede è il capo missione più elevato in grado e più anziano di nomina nella sede. Tuttavia, in base a un antico uso confermato nel regolamento del CongressodiVienna del 1815, presso gli Stati cattolici il d. del corpo diplomatico è il ...
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Storico (Perugia 1896 - Napoli 1972); prof. univ. dal 1928, ha insegnato a Messina, Palermo, Pavia e dal 1941 storia del Risorgimento a Napoli. Socio corrispondente dei Lincei dal 1958. Editore delle opere [...] Napoli del Colletta e, con F. Nicolini, degli Scritti vari di V. Cuoco. Tra le opere: P. Colletta e la sua storia (1924); e l'esilio di P. Colletta (1938); La formazione delle grandi potenze europee (1948); Il CongressodiVienna (1949); Costituenti ...
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(ted. Pontafel) Comune della prov. di Udine (97,7 km2 1607 ab. nel 2008). Situato a 568 m s.l.m. alla confluenza del torrente Pontebbana nella Fella, su un’importante strada che già in età romana univa [...] a Venezia. All’inizio del 16° sec. l’Austria aprì la strada del Predil, determinando la decadenza della strada di P., che ritrovò la sua importanza solo dopo il CongressodiVienna, essendo cessata per l’Austria la preoccupazione della concorrenza. ...
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Poeta e scrittore italiano (Penne, Pescara, 1894 - Pescara 1988). Dopo aver combattuto come volontario nella Prima Guerra mondiale, iniziò una lunga carriera come insegnante di latino e italiano, culminata [...] , ma anche in vernacolo abruzzese, divenne una figura di riferimento nel panorama culturale italiano tra gli anni Trenta (1951-60), trattazione in versi della storia risorgimentale dal CongressodiVienna alla caduta della Repubblica romana (1815-49). ...
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Antica provincia dell’Impero austro-ungarico. In epoca romana fu aggregata alla provincia di Pannonia; appartenne poi agli Sloveni (6° sec.), agli Avari e al ducato di Baviera. Dopo un breve periodo d’indipendenza [...] , quando entrò a far parte delle Province Illiriche nell’impero di Napoleone. Riconsegnata all’Austria in seguito al CongressodiVienna (1815), nel 1918 fu annessa, salvo la zona di Postumia aggregata all’Italia, alla Iugoslavia e riconfermata alla ...
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Terzogenito (Dresda 1755 - Pillnitz 1836) dell'elettore Federico Cristiano, rappresentò la Sassonia al congressodiVienna: successe (1827) al fratello Federico Augusto I. Suscitò malcontento a causa del [...] favore concesso al cattolicesimo e per voler mantenere il ministro von Einsiedeln, che cadde in seguito a moti popolari (1830), onde A. si associò come coreggente il nipote, Federico Augusto II ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] si sono verificati, nel periodo più recente, riguardo alla determinazione delle norme internazionali. L'Atto finale del congressodiVienna del 1815 formulò i principî della libera navigazione sui fiumi internazionali e della repressione della tratta ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] attorno alla Francia cadde insieme con la fortuna del gran condottiero, e il congressodiVienna, assemblea di diplomatici paragonabile a quella di Vestfalia per la vastità del riassetto internazionale e per il criterio antimperialistico che l ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] (1815-1860). - Per il "regno delle Due Sicilie", creazione del CongressodiVienna, la Sicilia, lesa nella sua coscienza politica quanto tenace nel proposito di non lasciarsi "napolitanizzare", costituì una tara originaria, che accelerò l'intimo ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...