Uomo di stato (Mount Stewart, Down, 1769 - North Craig, Kent, 1822). Deputato al parlamento irlandese (1790), nel 1796 divenne guardasigilli per l'Irlanda: seguace del Pitt, ne fece approvare al parlamento [...] (1º marzo 1814), che poneva le premesse diplomatico-militari della vittoria alleata; e poi al congressodiVienna, dove impedì che la Francia fosse umiliata ed esclusa dalla politica europea (concludendo il 3 genn. 1815 con essa e con l'Austria ...
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(pol. Kraków) Città della Polonia meridionale (756.441 ab. nel 2008), capoluogo del voivodato di Małopolskie (15.190 km2 con 3.282.378 ab. nel 2008), posta a 214 m s.l.m. sulle due rive della Vistola. [...] gli immigrati italiani. Decadde, nel 18° sec., a causa delle guerre di Carlo XII di Svezia e dei Russi. Passata all’Austria nel 1795, fu dichiarata città libera dal CongressodiVienna ( Repubblica di C.), ma nel 1846 perse la sua autonomia e fu ...
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Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, [...] , ecc.), fino alla Rivoluzione francese. Perdette Napoli nel 1799 e successivamente nel 1806 con Napoleone. Dopo il congressodiVienna, creò il regno unico delle Due Sicilie (1816).
Vita e attività
F. ebbe un'educazione alquanto trascurata ...
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Nome che indicò prima genericamente i beni fondiari della Chiesa (a Roma e in altre regioni anche fuori d’Italia), poi, dall’8° sec., lo Stato della Chiesa. Il P. ebbe origine dalla donazione di terre [...] durante la permanenza dei papi ad Avignone il P. fu teatro di lotte tra le varie signorie. Solo l’opera del cardinal Albornoz lo ingrandì; nel periodo napoleonico fu smembrato, ma il CongressodiVienna lo restituì alla Chiesa. Tra il 1860 e il ...
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Uomo politico ed economista (Breslavia 1764 - Vienna 1832). Al servizio della Prussia dal 1785 e consigliere militare (1793) fu dapprima ammiratore, ma in seguito avversario della Rivoluzione francese. [...] dell'Austria, dove divenne consigliere aulico della Segreteria di stato; confidente di Metternich (dal 1812), fu capo del protocollo durante il congressodiVienna e i congressi successivi, fino a quello di Verona. Negli ultimi anni della sua vita ...
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Generale e scrittore militare svizzero d'origine italiana (Payerne, cantone di Vaud, 1779 - Passy, Parigi, 1869). Servì sotto Napoleone I, quale aiutante di campo e poi come capo di S. M. del gen. Ney; [...] e storiografo imperiale; nel 1813, per dissensi con i generali di Napoleone, passò al servizio della Russia. Ebbe un ruolo importante nel CongressodiVienna e in quelli di Aquisgrana e di Verona; prese poi parte attiva alla guerra contro la Turchia ...
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Figlio (Milano 1779 - Modena 1846) di Ferdinando d'Austria e di Maria Beatrice d'Este, erede del duca Ercole III, fu restaurato nei suoi stati dal congressodiVienna (1815). Pur dotato di un certo spirito [...] Restaurazione e alla repressione preferì la provocazione, come nel caso di C. Menotti, da lui incoraggiato a cospirare e poi trono dalle armi austriache, fece giustiziare Menotti. Sotto di lui Modena divenne il centro del reazionarismo italiano con ...
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Giurista e politico (Bologna 1755 - Pavia 1826), lettore di diritto naturale e delle genti (1774), poi di diritto pubblico (1786) a Bologna; presiedette il primo congresso cispadano di Modena (1796) e [...] a un'unione federativa di più stati italiani, dimostrò qualità amministrative di prim'ordine. Svolse azione determinante per le riforme ecclesiastiche del Regno italico e, oratore per Bologna al congressodiVienna, tentò di sottrarre Bologna e le ...
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Diplomatico còrso (Alata, Aiaccio, 1764 - Parigi 1842), procuratore sindaco in Corsica (1792), tenne le parti di P. Paoli contro i giacobini e quindi anche contro i Bonaparte. Tornati (1796) i Francesi [...] I, che gli affidò importanti missioni diplomatiche. Licenziato dopo Tilsit, tornò al servizio dello zar nel 1813; prese parte al congressodiVienna, e quindi, per circa vent'anni, fu rappresentante dello zar a Parigi e poi (1835-39) a Londra ...
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Diplomatico (Genova 1786 - ivi 1863), favorevole nel 1805 all'annessione della Liguria alla Francia, fu funzionario napoleonico. Caduto Napoleone, tentò invano, al congressodiVienna, di salvare l'indipendenza [...] della Repubblica di Genova; annessa questa al Piemonte, entrò nella diplomazia sarda (ambasciatore a Parigi nel 1836). Intanto si allontanava sempre più dal liberalismo: senatore al costituirsi del Senato nel 1848, ambasciatore a Vienna nel 1849, si ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...