Generale e uomo politico inglese (Dangan Castle, Dublino, 1769 - Walmer Castle, Kent, 1852), figlio di lord Garrett Wellesley conte di Mornington (1735-1781). A capo delle truppe inglesi in Portogallo [...] ). Nominato duca e feldmaresciallo, fu plenipotenziario al Congressodi Vienna (1815). A capo dell'ultima coalizione 'aiuto decisivo di G. L. Blücher, col quale dopo la vittoria marciò su Parigi ed ebbe il comando del corpo di occupazione degli ...
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Uomo politico francese (Jarnac, Charente, 1916 - Parigi 1996). Dopo aver preso parte alla Resistenza, fu deputato del gruppo radical-socialista dal 1946, ministro della Francia d'Oltremare nel 1950-51, [...] 1969 fu l'artefice del rinnovamento socialista e al congressodi Épinay-sur-Seine, fondato il Parti socialiste, le sinistre sfavorevole, delle elezioni del 1986, iniziò una fase di "coabitazione" tra il presidente socialista e il primo ministro J.- ...
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Figlia (Parigi 1606 - Torino 1663) di Enrico IV e di Maria de' Medici. Andata sposa il 10 febbr. 1619 al futuro duca di Savoia Vittorio Amedeo I, fu sospettata per molti anni come longa manus del Richelieu. [...] Torino (1639) e costrinsero la reggente a riparare in Savoia. Ottenuto l'appoggio francese al congressodi Grenoble (1639) con Luigi XIII e col Richelieu, C. rioccupò l'anno successivo Torino e riuscì a mantenere l'integrità dello stato. Pegno della ...
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Uomo politico francese (Parigi 1872 - Jouy-en-Josas 1950). Funzionario dal 1895 al 1919 del Consiglio di stato, fu portato alla politica dagli ultimi sussulti dell'affare Dreyfus e dalla profonda influenza [...] , 1907; Lettres sur la réforme gouvernementale, 1917). Deputato dal 1919, presidente del gruppo parlamentare socialista, nel congressodi Tours (dic. 1920) guidò la minoranza che si oppose all'adesione alla Terza internazionale (la maggioranza diede ...
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Figlio (Mosca 1818 - Pietroburgo 1881) dello zar Nicola I, succedette al padre il 2 marzo 1855. Conclusa subito la guerra di Crimea (trattato diParigi, 1856), intraprese l'esecuzione di un vasto piano [...] , A. mantenne l'amicizia con la Prussia, sormontando il rancore verso l'Austria quando aderì all'alleanza dei tre imperatori (1872); ma nel congressodi Berlino (1878) non ottenne gli appoggi attesi e fu privato dei risultati ottenuti con il trattato ...
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Generale e scrittore militare svizzero d'origine italiana (Payerne, cantone di Vaud, 1779 - Passy, Parigi, 1869). Servì sotto Napoleone I, quale aiutante di campo e poi come capo di S. M. del gen. Ney; [...] e storiografo imperiale; nel 1813, per dissensi con i generali di Napoleone, passò al servizio della Russia. Ebbe un ruolo importante nel Congressodi Vienna e in quelli di Aquisgrana e di Verona; prese poi parte attiva alla guerra contro la Turchia ...
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Figlio (n. 1493 - m. Parigi 1530) di Ludovico il Moro. Vissuto alla corte imperiale dopo la rovina del padre (1499), nel 1512 riottenne il ducato di Milano, riconquistato ai Francesi: il congressodi Mantova [...] glielo riconfermò. Ma per soddisfare le esose pretese delle truppe occupanti, specie degli Svizzeri (che di fatto governavano il ducato), M. dovette imporre molte tasse, creando forte malcontento nella popolazione. Costretto a rinchiudersi a Novara ...
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Diplomatico (Genova 1786 - ivi 1863), favorevole nel 1805 all'annessione della Liguria alla Francia, fu funzionario napoleonico. Caduto Napoleone, tentò invano, al congressodi Vienna, di salvare l'indipendenza [...] della Repubblica di Genova; annessa questa al Piemonte, entrò nella diplomazia sarda (ambasciatore a Parigi nel 1836). Intanto si allontanava sempre più dal liberalismo: senatore al costituirsi del Senato nel 1848, ambasciatore a Vienna nel 1849, si ...
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Uomo di stato e diplomatico russo (Haapsalu 1798 - Baden-Baden 1883). Entrato giovanissimo nel servizio diplomatico, nel 1854 fu ambasciatore a Vienna dove si adoperò perché l'Austria rimanesse neutrale [...] smantellare le clausole del trattato diParigi, mantenendo costante la direttrice panslava, di espansione balcanica o mediterranea, contro Francia, Austria e Inghilterra. Dopo la guerra russo-turca (1877), il Congressodi Berlino (1878) segnò la fine ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] e nuovi nemici e bruciata sotto l'albero della libertà a Milano), la nota giacobina è spasmodicamente sforzata; la canzone Per il congressodi Udine (1797), in cui vorrebbe salutare Napoleone liberatore d'Italia; l'inno cantato al teatro della Scala ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
internazionale
agg. [comp. di inter- e nazione, sull’esempio dell’ingl. international, coniato nel 1780 dal filosofo e giurista J. Bentham]. – 1. a. Che avviene tra nazione e nazione o tra più nazioni: relazioni i.; commercio i.; scambî i.;...