BOSCOLI, Pietro Paolo
Carlo Pincin
Nacque a Firenze da Giachinotto e monna Cosa il 30 giugno 1481, discendente di una famiglia tra le più antiche e nobili della città. Il padre aveva partecipato nel [...] il Baldovinetti - che i più responsabili non erano stati presi e che il vescovo de' Pazzi e altri grandi cittadini stavano dietro ad essi: "non fu riciercho tutta ditta congiura, perch'era troppo gran cosa". Il Capponi e il B. furono decapitati il 23 ...
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SQUARCIALUPI, Antonio
Alessandra Fiori
– Noto anche come Antonio Organista, Maestro Antonio degli Organi, Antonio di Bartolomeo del Besso (o del Bessa), Antonius de Squarcialupis.
La specifica ‘del [...] 2006, p. 113-116). L’ultimo incarico documentato fu il suo intervento nella messa in suffragio di Giuliano de’ Medici, vittima nel 1478 della congiura dei Pazzi.
Morì nel 1480, fu tumulato il 6 luglio in S. Lorenzo. Aveva fatto testamento il 7 luglio ...
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MEDICI, Maddalena
Irene Fosi
de’. – Nacque a Firenze il 25 luglio 1473, figlia secondogenita di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Prediletta dalla madre – «quella fanciulla ch’era un occhio [...] vicende fiorentine, in particolare dagli esiti della congiura dei Pazzi (26 apr. 1478), e dalla congiuntura politica e di una famiglia, Milano 1980, pp. 106 s., 157; J. Hook, Lorenzo de’ Medici, London 1984, pp. 36, 83, 129, 171, 174, 177; R. ...
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ACCIAIUOLI, Donato
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 marzo 1429 da Neri di Donato e da Lena di Palla Strozzi. Dal padre, che morì mentre egli nasceva, fu affidato alla tutela della madre e dei [...] 1463) priore; nel 1464 recitò l'orazione in morte di Cosimo de' Medici, proponendo che gli fosse concesso il titolo di "Padre della Roma si trovava ancora nel 1478, al momento della congiura dei Pazzi. Il papa lo minacciò di arresto per rappresaglia, ...
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Catilina, Lucio Sergio
Giorgio Scichilone
C. (108-62 a.C.) deve la sua fama alla ‘congiura’ che avrebbe ordito contro la Repubblica romana. Questo evento è ripreso da M. nel capitolo Delle congiure, [...] vivo della storia e della attualità fiorentina (si pensi all’episodio cruciale della congiura dei Pazzi (→), nel 1478, che spianò la strada al pieno dominio di Lorenzo de’ Medici), non senza forti implicazioni autobiografiche, dato che M. stesso fu ...
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Francesco della Rovere (Celle Ligure 1414 - Roma 1484), di antica famiglia savonese, entrato nell'ordine dei frati minori conventuali, dei quali divenne ministro generale nel 1464, si addottorò nel 1444 [...] , S. si alleò con Ferdinando I di Aragona, re di Napoli. Tentando di separare i Medici dai Fiorentini, dopo la congiura dei Pazzi e l'uccisione di Giuliano de' Medici, cui seguì la rivolta dei Fiorentini in appoggio ai Medici, S. scomunicò Lorenzo ...
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Figlio (Firenze 1453 - ivi 1478) di Piero di Cosimo. Fratello di Lorenzo detto poi il Magnifico, si trovava con questo in S. Maria del Fiore in Firenze il mattino del 26 apr. 1478; i due fratelli furono [...] assaliti da un gruppo di congiurati e Giuliano cadde ucciso da Francesco de' Pazzi (congiura dei Pazzi). Per Giuliano il Poliziano aveva composto le Stanze per la Giostra. ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] di Lorenzo, le Stanze per la giostra di Giuliano de' Medici. Forse in seguito all'uccisione (1478) di Giuliano, il P. interruppe il poemetto; e prese a narrare gli eventi della congiura dei Pazzi, di cui quell'uccisione era stata l'effetto (Pactianae ...
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Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] fu interrotta per la peste. I rapporti fra il papa e Lorenzo de' Medici erano già allora difficili, e qualche cosa nel comportamento di R libertà comunali, accentuatasi in Firenze dopo la congiura dei Pazzi. Restano, di R., numerose lettere , ...
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Ecclesiastico (Grbalj presso Cattaro, intorno al 1427 - Roma 1480), noto anche come N. di Cattaro. Dopo aver studiato a Venezia (1434-55), dove si addottorò in filosofia e teologia, divenne abate benedettino [...] diplomatiche a Venezia (1472) e a Firenze, dopo la congiura dei Pazzi. Colto, possessore di una ricca biblioteca, scrisse diverse opere (ancora inedite), fra cui: De bellis Gothorum (1473-74); Defensio ecclesiasticae libertatis, forse incompiuta ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...