In linguistica, di parola atta a esprimere la proibizione; così la particella greca μή, latina ne (in ne feceris «non fare»), il latino cave seguito dal congiuntivo (cave dicas «non dire»). Le locuzioni [...] formate con tali parole p. costituiscono la categoria dell’imperativo p. (comunemente anche negativo), che di solito ricorre a forme verbali diverse da quelle dell’imperativo positivo (cfr. sopra ne feceris ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] )
a. cerco un’interprete a cui affidare subito un lavoro
b. mi piacerebbe un lavoro da fare a casa
Il congiuntivo e l’infinito indeboliscono il grado di certezza circa l’esistenza del referente specifico indicato dalla relativa. Per questo motivo i ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] », vv. 1-6).
La congiunzione subordinante composta come se introduce frasi dipendenti comparative ipotetiche, con il verbo al congiuntivo (25); nell’italiano substandard (‘mimato’ in questo caso in un brano letterario) il verbo può essere invece ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] , ecc.) scompare e viene sostituito dalla forma regolarizzata potē-bat > poteva. Il presente indicativo e il presente congiuntivo di potere (7) da un lato continuano le forme latine nella radice (con casi di allomorfia), dall’altro regolarizzano ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] anche il valore puntuale e perfettivo proprio del passato remoto, ha vari usi modali: in partic., sostituisce spesso il congiuntivo e/o il condizionale in periodi ipotetici (se venivi ti divertivi) e può avere valore attenuativo, di cortesia o ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] verbali. Due sono i tratti più evidenti: l’espansione degli usi modali dell’indicativo (in sostituzione sia del congiuntivo sia del condizionale) e quella dei valori temporali dell’indicativo presente (Bertinetto 1986; Berretta 1994; ➔ lingue romanze ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] si; fino all’Ottocento era diffusa la variante oggi desueta qualsisia. Derivano da frasi univerbate con un verbo al congiuntivo con valore concessivo anche chicchessia, checchessia e qualsivoglia.
(r) Qualcosa ← qual(che) cosa (con apocope del che e ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] Sintatticamente, è stato spesso segnalato come romano (ma è in realtà centromeridionale) l’indicativo al posto del congiuntivo in dipendenza dei verbi d’opinione (➔ psicologici, verbi), la cui diffusione nell’italiano contemporaneo è stata attribuita ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] remoto per riferirsi a eventi recenti (mai però dello stesso giorno), l’imperfetto congiuntivo del tipo venisse qua per venga qua; a un livello basso appartengono il congiuntivo per condizionale in chi l’avesse detto «chi l’avrebbe detto», io dicessi ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] , nei fumetti non soltanto Disney, forme ormai rare come egli o loro dativo plurale; un’ottima tenuta mostrano il congiuntivo, il condizionale, il futuro e il passato remoto, mentre tendenzialmente bassa è la frequenza del turpiloquio, come è alta ...
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congiuntivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo coniunctivus, der. di coniungĕre «congiungere»]. – In genere, che congiunge, che serve a congiungere. In partic.: 1. In grammatica: a. Pronome c., sinon. raro di pronome relativo; particella c., sinon....
congiuntiva
s. f. [uso sostantivato dell’agg. congiuntivo]. – In anatomia, esile membrana mucosa che riveste la superficie posteriore delle palpebre per ripiegarsi poi a ricoprire la parte anteriore del bulbo oculare (a livello del quale è...