ove ('v'; 've)
Mario Medici-Ugo Vignuzzi,
L'avverbio di luogo si presenta nelle opere di D. in alternanza con ‛ dove '. Mentre nella Vita Nuova è nettamente prevalente o. (34 occorrenze, di fronte alle [...] riferibile essenzialmente non tanto a o., quanto al verbo stesso, connotazione che grammaticalmente è sottolineata dalla presenza del congiuntivo nella frase relativa: Vn XVIII 6 Noi ti preghiamo che tu ne dichi ove sta questa tua beatitudine ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] . (io scrivevo invece di io scrive[v]a) e della forma siano (in luogo di sieno) nella 3a persona pl. del congiuntivo presente. E non mancano altri tratti essenziali dell’italiano medio quali l’uso (a partire dalle opere della maturità) di lui, lei ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] della Crusca per Giovanni Nencioni, Firenze, Le Lettere, pp. 397-407.
Lombardi Vallauri, Edoardo (2003), Vitalità del congiuntivo nell’italiano parlato, in Maraschio & Poggi Salani 2003, pp. 609-634.
Loporcaro, Michele (2005), Cattive notizie ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] forma. Se si andassero a confrontare le infrazioni alle norme grammaticali (dall’indicativo al posto del congiuntivo agli errori lessicali, dalle desinenze verbali substandard all’erroneo uso del pronome relativo) presenti nelle fiction televisive ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] , oppure da che se lo standard di paragone è un avverbio (5) b.: in entrambi i casi è richiesto il congiuntivo, e preferibilmente ricorre una negazione espletiva o pleonastica, che cioè non realizza gli effetti della negazione piena, sicché la frase ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] a cui non corrisponde nessun avverbio semplice. Interessante il caso di due locuzioni romanesche: niente niente, usata con valore congiuntivo («se solo») o avverbiale («forse»); poco poco, usata come avverbio ma anche come congiunzione, nel senso di ...
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avanti (avante)
Aldo Duro
Sono presenti in D. tutte e due le forme, con leggera prevalenza numerica della seconda (23 avante contro 18 avanti, includendo nel conteggio anche il Fiore e il Detto), e senza [...] tutta sua masnada.
In unione con ‛ che ', forma congiunzione temporale reggente una proposizione con il verbo al congiuntivo, presente o passato per indicare precedenza rispetto ad azione non ancora avvenuta, imperfetto per la precedenza rispetto ad ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] Řra (come ant. ital. campora «campi»): i̯attërë «gatti» ecc.; il futuro ancora perifrastico àġġiè a kkandà «canterò», il congiuntivo pres. con ka (da quia) più il presente indicativo, l’infinito apocopato (kandà «cantare»). Da ricordare le importanti ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] tipo cantare habeo e l'uso in sua vece di continuatori del tipo cantavero (kantu(o)ra). Il presente del congiuntivo è in gran parte perduto. La stessa forma vegliota kantuora ha anche il significato di condizionale, ma allora continua un cantaverim ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] ’altro, la virgola che separa il soggetto dal predicato, ecc.), forestierismi, dialettalismi, asperità lessicali, indicativi al posto di congiuntivi (penso che è meglio, se lo sapevo ci venivo), ecc.
Il problema del mutamento dell’italiano nel corso ...
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congiuntivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo coniunctivus, der. di coniungĕre «congiungere»]. – In genere, che congiunge, che serve a congiungere. In partic.: 1. In grammatica: a. Pronome c., sinon. raro di pronome relativo; particella c., sinon....
congiuntiva
s. f. [uso sostantivato dell’agg. congiuntivo]. – In anatomia, esile membrana mucosa che riveste la superficie posteriore delle palpebre per ripiegarsi poi a ricoprire la parte anteriore del bulbo oculare (a livello del quale è...