I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] le vicende del ➔ futuro e del ➔ condizionale italiano: il secondo del tutto nuovo, a coprire parte della funzionalità del congiuntivo latino. In questo caso, l’evoluzione di nuove forme analitiche, poi però divenute sintetiche (il tipo cantare habeo ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] corrispondenti a quelli del presente indicativo.
La maggior parte delle forme irregolari si concentrano nel presente indicativo e congiuntivo, nel passato remoto e nel participio passato.
La tab. 7 riporta in trascrizione fonetica dati (tratti da ...
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Gioco
Elisabetta Visalberghi
Matilde Panier Bagat
Paola de Sanctis Ricciardone
Il termine gioco definisce qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini [...] del 20° secolo (cit. in Lanternari 1974, p. 199): il gioco è in grado di rappresentare le cose "in modo congiuntivo", ovvero di immetterci nel regno virtuale del come-se, della congettura e della sperimentazione libera delle nostre capacità fisiche e ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] si puˈtesːə faˈʧesːə] «se potessi, farei»), anche se non sono rare, qua e là, attestazioni del tipo dell’italiano, con congiuntivo nella protasi e condizionale nell’apodosi: ad es., a Ravello (Sa) [si puˈtesːə, farˈːiə]). Qui il condizionale è quello ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] (se me lo dicevi, ci pensavo io), ecc. C’è ormai una minore intolleranza per l’➔indicativo invece del ➔ congiuntivo nelle frasi completive con verbo di opinione (credere, pensare, sembrare), un uso ritenuto sempre più di ragione stilistica e non ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] paraipotassi la forma verbale della frase dipendente può essere sia di modo finito – indicativo, come in tutti gli esempi precedenti, e congiuntivo, come in (7) – sia di modo non finito, come in (8), al gerundio, e in (9), al participio passato. In ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] soprattutto nella lingua ➔ substandard e colloquiale; ➔ colloquiale, lingua) sia nell’apodosi, al posto del trapassato congiuntivo e del passato condizionale, soprattutto in riferimento al significato modale d’irrealtà (➔ modalità; cfr. Bertinetto ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] ➔ numero; tempo; modo (➔ modi del verbo); ➔ aspetto (➔ coniugazione verbale). Si distinguono quattro modi finiti (indicativo, congiuntivo, imperativo, condizionale) e tre modi non-finiti (infinito, gerundio, participio). Infinito e gerundio non sono ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] loro distribuzione: il zio, dei amici, il spettatore, i altri, un sbaglio; forme verbali analogiche come vadi/vadino (congiuntivo presente), misimo (prima plurale del passato remoto di mettere), potiamo (prima persona plurale del presente di potere ...
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Carlo Roberto (Caroberto) d'Angiò, re di Ungheria
Enzo Petrucci
Nato a Napoli nel 1288 da Carlo Martello e da Clemenza, figlia di Rodolfo d'Asburgo, morì nel 1342. Alla morte dei genitori (agosto 1295) [...] con il verbo all'indicativo: se non si lascia / più malmenare. Alla quale certezza si contrappone invece, con il verbo al congiuntivo, l'irrealtà della protasi dell'augurio al regno di Navarra: se s'armasse del monte che la fascia. Non va poi ...
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congiuntivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo coniunctivus, der. di coniungĕre «congiungere»]. – In genere, che congiunge, che serve a congiungere. In partic.: 1. In grammatica: a. Pronome c., sinon. raro di pronome relativo; particella c., sinon....
congiuntiva
s. f. [uso sostantivato dell’agg. congiuntivo]. – In anatomia, esile membrana mucosa che riveste la superficie posteriore delle palpebre per ripiegarsi poi a ricoprire la parte anteriore del bulbo oculare (a livello del quale è...