Zhu Xi
Filosofo cinese (n. Youqi 1130 - m. 1200). È considerato il maggiore esponente della tradizione confuciana d’epoca Song (secc. 10°-13°). Sin da ragazzo dette prova di profonda arguzia e sottigliezza [...] , nel 1148, il titolo di dottore (jinshi). Fu discepolo di Li Tong (1093-1163), riverito come virtuoso maestro confuciano, che sicuramente lo distolse dagli interessi per le dottrine buddiste, orientandolo definitivamente verso gli insegnamenti di ...
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Tainan Città di Taiwan (768.453 ab. nel 2008), situata lungo la costa sud-occidentale dell’isola. Costituisce una municipalità (176 km2), amministrativamente separata dalla contea omonima (2016 km2 con [...] Providentia (di cui restano tracce), divenne capitale dell’isola quando (1662) fu espugnata da Zheng Chenggong, noto anche come Coxinga; tale rimase fino al 1885, data del trasferimento del governo a Taipei. Ha due santuari, di Confucio e di Coxinga. ...
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MA YÜAN
Laurence Binyon
. Pittore cinese, operoso tra il 1190 e il 1224. I Tartari avendo occupato la capitale della Cina sin dal 1127, i Cinesi si erano stabiliti nelle regioni a nord del fiume Yang-tze. [...] come artista, si dice lo sorpassasse nella pittura di uccelli. Ben poco si sa della sua vita. Dipinse le Tre religioni (Buddha, Confucio, Lao-tze) e altri soggetti, ma è celebre specialmente come paesista e rivale di Hsia Kuei (v.). Sembra che i due ...
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Teologo pietista (Gardelegen, Altmark, 1670 - Halle 1744). Studiò dal 1689 a Lipsia, e qui per raccomandazione di A. H. Francke divenne istitutore della casa di Ch. Thomasius. Seguì poi A. H. Francke a [...] hermeneuticus, 1709-11). Contro C. Wolff diresse, prendendo pretesto dall'esaltazione che questi aveva fatto dell'etica filosofica di Confucio, il suo Causa Dei adversus atheismum (1723), e fu tra i capi della fazione accademica che costrinse Wolff a ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] Zhou (1066-221 a.C.), la prosa si formò nelle opere storiche e annalistiche e a opera di pensatori come Confucio, Mencio, Zhuang Zhou, i quali interessano non solo la storia della filosofia ma anche quella della letteratura, essendo ottimi prosatori ...
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Zhongyong («Il giusto mezzo»)
Zhongyong
(«Il giusto mezzo») Opera cinese della tradizione confuciana, già 31° cap. del Libro dei riti (Liji), e successivamente divenuta, grazie al filosofo Zhu Xi (➔), [...] sono sia la data di composizione sia la paternità, sebbene la tradizione abbia attribuito lo Z. a Zisi, nipote di Confucio, e recenti studi considerino probabile che il testo abbia raggiunto la versione definitiva nel periodo compreso tra la fine del ...
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Daxue («Il grande studio»)
Daxue
(«Il grande studio») Opera cinese della tradizione confuciana. Già 42° cap. del Liji («Libro dei riti»), testo canonico, successivamente, grazie al filosofo Zhu Xi (➔), [...] sia la paternità del testo, sebbene la tradizione l’abbia sempre attribuito a Zengzi, uno dei discepoli più cari a Confucio e menzionato nei Dialoghi. Ciononostante è verosimile che la sua composizione definitiva cada intorno al 3° sec. a.C. Fu ...
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RÉMUSAT, Abel (Jean-Pierre-Abel Rémusat)
Giovanni Vacca
Sinologo francese nato a Parigi il 5 settembre 1788, morto a Parigi il 4 giugno 1832. Si addottorò in medicina con una tesi: Recherches historiques [...] , e iniziò le lezioni il 16 gennaio 1815.
Utilizzando i lavori dei gesuiti dei secoli XVII e XVIII e soprattutto il Confucio del P. Intorcetta e la Notitia Lin uae Sinicae del padre Prémare, pubblicò gli Éléments de la Grammaire Chinoise, Parigi 1822 ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] alle loro divinità. Per di più non era ammissibile celebrare le stesse cerimonie, ora a Dio nel tempio ora privatamente a Confucio. Il C. dimostra che, volendo seguire fino in fondo la logica delle tesi gesuitiche, si giungerebbe all'assurdo di dover ...
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Yan Yuan Filosofo cinese (Boye 1635 - ivi 1704). Vissuto in un’epoca di generale instabilità politico-sociale, segnata soprattutto dal drammatico epilogo della dinastia Ming (1368-1644), condusse una [...] vivissimo nella condotta virtuosa dei nobili sovrani della remota antichità e successivamente purtroppo presente solo nelle parole di Confucio e Mencio, il dao scomparve definitivamente dalla società umana a partire dal 3° sec. a.C. Tale abbandono ...
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confucianesimo
confucianéṡimo s. m. – Sistema di dottrine religiose, filosofiche, etiche, sociali e politiche elaborato dal pensatore cinese Confucio (c. 551-479 a. C.) e dai suoi successori; basato su una particolare attenzione verso la formazione...