confucianesimo
Il sistema di dottrine elaborate da Confucio e dai suoi successori, che costituisce l’asse del pensiero cinese classico. Il c. non viene considerato come una religione, mancando dell’interesse [...] pur potendo essere corretto da una buona educazione. Nonostante l’insuccesso che accompagnò in vita Confucio e le persecuzioni inflitte ai confuciani, specie durante la dinastia Qin, con gli Han (206 a.C.-220 d.C.) si ebbe il riconoscimento del loro ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] su un insieme di nozioni comuni e su un pensiero divenuto già sistematico.
Dopo l'autodafé dei libri venerati dalla tradizione confuciana, ordinato dal Primo Imperatore nel 213 a.C., s'impone un nuovo richiamo all'ordine. Poiché all'inizio degli Han ...
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taoismo
Maurizio Paolillo
La sapienza che ha influenzato tutta la cultura cinese
Il taoismo è l’antichissima tradizione filosofico-religiosa della Cina. Esso ha avuto storicamente due volti: uno segreto, [...] di decadenza: se il mondo seguisse il dao, ci sarebbe forse bisogno di predicare benevolenza e giustizia, come fanno i confuciani?
Nella Cina antica le pratiche per realizzare l’unione con il dao si basavano sulla meditazione, sulla recitazione di ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Shushu - La divinazione
Li Jianmin
Fu Daiwie
Shushu - La divinazione
Introduzione all'arte dei pronostici
di Li Jianmin
Con 'arte dei pronostici' (shushu) [...] dal periodo degli Stati combattenti agli Han occidentali. Intellettuali dell'età preimperiale, e tra questi pensatori sia confuciani sia taoisti, elaborarono i propri concetti nell'ambito di questa visione. A essa sono riconducibili, per esempio ...
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LONGOBARDO, Niccolò (Long Huamin, Jinghua)
Elisabetta Corsi
Nacque a Caltagirone il 10 sett. 1565 da Francesco, di famiglia patrizia, e da una tale Pernuzza. Nel settembre del 1581 entrò nel collegio [...] P. Rule, K'ung-tzu or Confucius? The Jesuit interpretation of Confucianism, Sydney 1986, pp. 86 s.; N. Standaert, Yang Tingyun, Confucian and Christian in late Ming China. His life and thought, Leiden 1988, pp. 184 s.; C. von Collani, N. L.'s Traité ...
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GRIMALDI, Filippo (Claudio Filippo; in Cina: Min Mingwo Dexian)
Federico Masini
Nacque a Cuneo il 27 sett. 1638. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Chieri il 13 genn. 1658, quindi studiò a [...] 1699 il G. presentò un memoriale all'imperatore perché questi esprimesse la sua posizione sul valore laico dei riti confuciani, nella speranza che ciò potesse moderare le drastiche misure papali sul divieto alla partecipazione dei cristiani cinesi a ...
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INTORCETTA, Prospero (Yin Duoze, Juesi [Il Saggio])
Elisabetta Corsi
Nacque a Piazza Armerina il 28 ag. 1625. All'età di sedici anni i genitori lo iscrissero al Siculorum Gymnasium di Catania per studiare [...] , non solo di testi teologico-liturgici in cinese, da utilizzarsi per la catechesi e il magistero, ma anche di testi confuciani in latino. Tali opere dovevano assolvere a una duplice funzione, la prima di tipo didattico, in quanto venivano impiegate ...
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gesuiti
Guido Mongini
Il sacerdozio come milizia spirituale
I gesuiti, o Compagnia di Gesù, furono fondati da sant'Ignazio di Loyola nel 1540 e divennero molto presto uno dei maggiori ordini religiosi [...] permettere ai convertiti di praticare riti tradizionali, considerati non religiosi. Tale fu la celebre controversia dei riti cinesi confuciani, che durò oltre un secolo e vide la sconfitta dei gesuiti, accusati di contaminare la purezza del messaggio ...
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BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] meramente utilitario per la tecnica e l'arte europea. Basterà citare al riguardo quanto scrisse Lu Lung-chi, uno dei maggiori confuciani dell'epoca, in occasione di visite da lui fatte nell'estate 1675 al B. ed al Verbiest, i quali gli mostrarono ...
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