Cortigiano e pittore giapponese (seconda metà sec. 9º d. C.), attivo a Kyoto. Dipinse, per il palazzo imperiale, porte con ritratti di noti confuciani (888). Fu poi considerato caposcuola della pittura [...] buddista ma in realtà non si conosce nessuna opera sicuramente sua ...
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Pensatore cinese (Zou, Shandong, 551 a. C. circa - Qufu 479 a. C.). Il suo cognome era Kong: per nomi ebbe Qiu e Zhong Ui, ma è passato alla storia col nome di Kong Fuzi ("Maestro Kong"), donde i gesuiti [...] condanna più violenta è stata espressa durante una campagna ideologica nel 1974, mentre negli anni Ottanta si è assistito a una ripresa degli studî confuciani e al restauro dei monumenti legati alla memoria di C., in particolare la residenza di Qufu. ...
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Autore drammatico cinese (Qufu, Shandong, 1648 - ivi 1718). Il suo dramma più famoso è Taohua shan ("Il ventaglio dei fiori di pesco"), ambientato con rigorosa fedeltà storica negli anni (1644-45) della [...] caduta della dinastia Ming e ispirato ai valori confuciani di pubblica dedizione e senso del dovere. ...
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Sinologo e missionario protestante (Huntly, Aberdeen, 1815 - Oxford 1897). Partito per la Cina, fu a Malacca (1840-42) e poi a Hongkong (1843-73) e compì un lungo viaggio nella Cina settentr.; fu poi prof. [...] di lingua cinese a Oxford (dal 1876). Tradusse i classici confuciani (5 voll., 1861-72; 2a ed. 1961). ...
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Motoori, Norinaga
Letterato e pensatore giapponese (n. Matsusaka 1730-m. 1801). Il più grande dei wagakusha («cultori di studi nipponici»), M. è famoso soprattutto per il commento al Kojiki (Kojikiden, [...] teoria della superiorità della cultura giapponese rispetto a quella cinese ed entrò in contrasto con i pensatori confuciani della sua epoca, sviluppando una concezione vagamente romantica, che valorizzava il sentimento, la quale sembra preannunciare ...
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Wudi
Imperatore cinese (n. 155-m. 87 a.C.) della dinastia degli Han occidentali (206 a.C.-9 d.C.). Regnò dal 141 all’87 a.C. Attuò una politica accentratrice limitando il potere dell’aristocrazia e ristabilendo [...] di reclutamento dei funzionari istituendo nel 124 l’università imperiale, dove formare giovani capaci nello studio dei classici confuciani. In campo economico W. istituì monopoli imperiali su sale, ferro, alcool e sulla moneta. I monopoli erano ...
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Hongwu
Primo imperatore cinese (n. Haozhou, od. Bozhou, 1328-m. 1398). Della dinastia Ming (1368-1644), si chiamava Zhu Juanzhang e nacque nel 1328 da famiglia contadina. Emerse ben presto per le sue [...] Pechino e si proclamò imperatore; completò la liberazione del territorio cinese nel 1381. H. riformò radicalmente la struttura amministrativa dell’impero; sostituì gli ai mongoli nella burocrazia e ripristinò il sistema degli esami confuciani. ...
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Yang, Edward (pinyin Yang Dechang)
Giuseppe Gariazzo
Grazia Paganelli
Regista cinematografico taiwanese, nato a Shanghai il 6 novembre 1947. Insieme a Hou Hsiao-hsien, è il cineasta più rappresentativo [...] e gli spazi, nei film corali Duli shidai (1995, noto con il titolo A confucian confusion), sospeso tra notte e giorno, grattacieli di vetro e ideali confuciani; Majiang (1996, noto con il titolo Mah-jong), commedia nera nella quale si incastrano ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] e nel 1959), tra gli esiti più alti della poesia moderna, mentre continuava lo studio e le traduzioni di testi confuciani (Confucian analects, 1951; The classic anthology defined by Confucius, 1954) e di Sofocle (Women of Trachis, 1956; Elektra, post ...
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