Putin ⟨pùt'in⟩, Vladimir Vladimirovič. - Uomo politico russo (n. Leningrado, od. San Pietroburgo, 1952). Presidente della Federazione russa dal 2000. Formatosi nei servizi segreti sovietici, come primo [...] promossa da G.W. Bush, si è opposto (2003) all'intervento inIraq. P. è autore dell'autobiografia Ot pervogo lica (2000; trad. it nelle elezioni del marzo 2000 (53% dei consensi). Il conflitto russo-ceceno ha avuto una parte centrale nel suo primo ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] coloniale e alle scoperte oltreoceano, la G. visse il conflitto che attraversò la religione e la Chiesa anche come scontro tra con la decisione di opporsi all’intervento statunitense inIraq.
All’indomani dell’esito di sostanziale parità tra ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] la repubblica si trovò coinvolta nei conflitti europei, riducendosi in posizione di dipendenza politica dall’Inghilterra. alla spesa pubblica. In politica estera, si decise l’invio di un contingente di soldati inIraq con compiti di peacekeeping ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] nazionali, che negli anni successivi al Secondo conflitto mondiale acquistarono l’indipendenza. Il nazionalismo è il cufico, che probabilmente prende nome dalla città di Kufa, inIraq, con ductus angolare, e il corsivo, dall’andamento più rotondo ...
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Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato. Tali diritti possono essere riportati alla tutela della vita umana sotto ogni forma (contro l'uccisione, [...]
Dopo la Prima guerra mondiale, ma soprattutto dopo il secondo conflitto, la tutela dei d. dell'u. è stata affidata sulla strage della popolazione civile durante la guerra scatenata inIraq dagli anglo-americani (2003) hanno alimentato il dibattito ...
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Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] gli Stati Uniti trassero indiscutibili vantaggi nell’ambito del conflitto bipolare; ma furono proprio quei proclami formulati da studiosi ad Abu Ghraib nel corso della guerra inIraq, ha alimentato in alcuni ambienti l’idea dell’Occidente oppressore ...
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(arabo-persiano Kurd) Popolazione iranica la cui regione storica (➔ Kurdistan) è attualmente suddivisa fra Turchia, Iran, Iraq, Siria e Repubblica di Armenia. La consistenza numerica dei C., di difficile [...] dopoguerra vi fu una serie di rivolte inIraq, in Iran e in Turchia. InIraq, dopo il fallimento delle speranze suscitate regime nella guerra civile in atto nel Paese, mentre la tensione è cresciuta dopo l’estensione del conflittoin Turchia e, dal ...
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(arabo al-Baṣra) Città dell’Iraq meridionale (725.000 ab. nel 2003), situata a breve distanza dalla riva destra dello Shaṭṭ al-‛Arab, a 120 km dal Golfo Persico. Costituisce, dopo Baghdad, uno dei maggiori [...] al-‛Arab. Secondo aeroporto dopo quello di Baghdad.
Trasformata in città subito dopo la conquista araba del 637 o 638 d Baghdad. La città è stata danneggiata gravemente durante il conflitto Iran-Iraq, e durante la Guerra del Golfo del 1991. Nella ...
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Jalili, Saeed. - Diplomatico e uomo politico iraniano (n. Mashhad 1965). Militare durante il conflitto Iran-Iraq (1980-88), ha riportato gravi ferite in uno scontro a Bassora e per tali meriti è stato [...] Scienze politiche, ultimati presso l'Università Imam Sadiq di Teheran, ha svolto attività di docenza in quell'ateneo, e dal 1989 ha iniziato a lavorare presso il Ministero degli affari esteri, dirigendovi l'Ispettorato (1995-96) e la pianificazione ...
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Di Mare, Franco. – Giornalista e conduttore televisivo italiano (Napoli 1955 - Roma 2024). Giornalista professionista dal 1983, è entrato in Rai nel 1991, dove al TG2 si è occupato di cronaca, ed è stato [...] inviato nei Balcani nel periodo del conflitto, in Africa e in America centrale. Giornalista di politica internazionale, nel 2002 è passato al TG1 dove è stato inviato tra l’altro della guerra in Afghanistan ed inIraq. Dal 2003 ha iniziato la sua ...
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irachizzazione
(iraqizzazione), s. f. Assunzione delle responsabilità civili e sociali e dei poteri decisionali da parte del popolo iracheno e dei suoi rappresentanti, dopo il conflitto che ha rovesciato il regime di Saddam Hussein (1937-2006);...
iperconflitto
s. m. Contrapposizione violenta, di portata mondiale. ◆ Si può allora raccontare la storia dei prossimi cinquant’anni: prima del 2035 avrà fine il dominio dell’impero americano, provvisorio come quello di tutti i suoi predecessori;...