Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] nuovo enfiteuta della Magione. I contratti "ad medietatem" della terra coltivata prevedevano un periodo di tempo nel quale il conduttore, a proprie spese, doveva trasformare, più spesso a vigna, il fondo. Alla fine del periodo stabilito, in genere di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Le tecnologie della comunicazione
Helge Kragh
Le tecnologie della comunicazione
Nel periodo compreso fra il 1870 e il 1920 si assiste a un'intensificazione [...] . Questo sistema consisteva nel connettere un terminale dell’oscillatore a terra e l’altro terminale a un filo collegato a un conduttore situato a una certa altezza sul suolo, e analogamente nel connettere un terminale del coherer a terra e l’altro a ...
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L'Ottocento: fisica. Faraday e la genesi del concetto di campo
Friedrich Steinle
Faraday e la genesi del concetto di campo
Faraday assistente di chimica alla Royal Institution
Gli sviluppi più spettacolari [...] 'ago magnetico, in particolare per quei casi nei quali l'asse di sospensione non era sullo stesso piano del filo conduttore. Esperimenti accurati lo portarono a scoprire, nel settembre del 1821, che i movimenti dell'ago erano più complessi di quanto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni tra il 1790 e il 1830, in Germania, è diffusa l’esigenza di una visione unitaria [...] ”, tale da avere effetto anche a distanza. Lo dimostra la rotazione compiuta da un ago magnetico tenuto sospeso sopra un conduttore elettrico riscaldato dalla corrente non appena il flusso di quest’ultima muta direzione per l’inversione dei poli. La ...
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BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] ad aria infianumbile, provocata dalla scarica elettrica di una bottiglia di Leida, e trasmessa da Como a Milano mediante un filo conduttore, isolato e sostenuto da pali.
Nel 1782, costituita da A. M. Lorgna la Società Italiana, il B. fu uno dei ...
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INGHIRAMI, Fabio
Michelangelo Salpietro
Nacque a Sansepolcro, nell'Alta Valle del Tevere, il 24 ott. 1920, da Pio e Laura Menci, in una famiglia di antica nobiltà. Ammesso all'Accademia navale di Livorno, [...] dello sviluppo postbellico fino a quello, più lento e instabile, degli anni Novanta, procedendo tuttavia progressivamente secondo un filo conduttore: la "logica d'insieme" (cfr. A. Mancinelli, Lo chiamano l'"Avvocato". Ma F. I. è il demiurgo di un ...
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PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] , che non mancò di definire esplicitamente la filosofia stessa come «ermeneutica dell’esperienza religiosa».
A questo filo conduttore si possono ricondurre sia gli studi tesi a rileggere criticamente la storia dell’idealismo (Fichte, Torino 1950 ...
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densita
densità [Der. del lat. densitas -atis, da densus "denso"] [LSF] (a) Generic., l'esser denso, il modo più o meno compatto con cui la materia è distribuita in un corpo o in un sistema (d. materiale). [...] ritenere uniforme in essa la corrente; se quest'ultima è stazionaria, tale definizione può essere formulata in termini finiti: per es., in un conduttore omogeneo è il rapporto fra l'intensità della corrente e l'area della sezione trasversa del ...
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CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] che già aveva ispirato negli anni della caduta di Venezia le pagine risentite e polemiche di Pietro Ceoldo, è il filo conduttore dei due volumi sulla Storia della dominazione carrarese in Padova (Padova 1842), che mirano a difendere i Carraresi dalle ...
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CALOSSO, Umberto
Giovanna Cavallari
Nacque a Belveglio d'Asti il 23 sett. 1895 da Giuseppe e da Giuseppina Damasio. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'università di Torino, ebbe, modo di conoscervi [...] , attraverso l'analisi dei limiti sociopolitici dell'individualismo libertario del poeta astigiano, costituiva indirettamente un filo conduttore per una prima riflessione su alcuni temi dell'esperienza ordinovista, in cui non manca di farsi sentire ...
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conduttore
conduttóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. conductor -oris, der. di conducĕre «condurre»]. – 1. Chi o che conduce, nel sign. fondamentale del verbo: la giustizia conduttrice del coro delle virtù morali (D. Bartoli). In partic.,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...