Locuzione con cui, fin dall’inizio del 14° sec., si cominciò a indicare la polifonia della seconda metà del 13° sec. per contrapporla alla nuova produzione detta Ars nova. Gli studiosi oggi la intendono [...] assunse ritmo proprio e ricchezza di note, superando la primitiva forma nota contro nota. È inoltre in questo periodo che si ebbe l’affermazione del mensuralismo (➔) e del discanto (➔). Tra le forme preferite il mottetto, il conductus, il rondello. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se allo scadere del primo millennio il canto sacro si lega in modo pressoché esclusivo [...] dell’intonazione musicale, rigorosamente sillabica.
Tra le forme principali di monodia profana in latino si annovera anche il conductus, componimento strofico in versi ritmici sviluppatosi alla fine dell’XI secolo a partire da un tipo di tropo che ...
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Economia
Effetto di i. (o effetto di dimostrazione) Espressione riferita alle scelte di consumo che non sono prese in base al livello di reddito e dei prezzi, ma per i. dei consumi sostenuti da vicini, [...] varie specie, l’i. può essere considerata il più importante stilema della polifonia contrappuntistica, alla base di forme come il conductus dell’Ars antiqua e la ‘caccia’ dell’Ars nova; il mottetto e derivati nel Rinascimento; la ‘fuga’ nella musica ...
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Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, [...] voci, che, nato anch’esso dalla scuola di Notre-Dame, si distinse per il tenor di libera invenzione. È nello stile del conductus che fu strutturata la Messa di Tournai a 3 voci, il primo tentativo – anonimo e probabilmente di più autori – di comporre ...
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. È il titolo d'una dissertazione di Filippo di Vitry, vescovo di Meaux, poeta e musicista del sec. XIV. Ma l'interesse determinato da questa espressione va oltre quello originario del trattato dovuto [...] arte francese del sec. XIII. Similmente al mottetto francese che sta alla base delle forme cantabili del Machaut, il conductus francese è da reputarsi come il naturale precedente del madrigale trecentesco italiano a due voci e delle primitive ballate ...
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ENRICO da Pisa
Rosamaria Dessi
Tutto ciò che sappiamo su E. deriva dalla Cronica di Salimbene de Adam: il cronista francescano dice che fu suo "intimus amicus" e che lo ebbe come maestro di canto a [...] gli uni e gli altri corrisponderebbero a due distinti generi della sua produzione musicale: la sequenza ("sequentia") o il conductus ("cantilena"). Oltre che maestro di canto E. era anche esecutore: con emissione naturale ("habebat vocem grossani et ...
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MADRIGALE
Gaetano CESARI
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Non è ben sicura l'etimologia del nome. Per tacere di altre meno probabili, presenta difficoltà fonetiche l'ipotesi che risale già ad Antonio da Tempo ed è accettata dalla [...] ". In quanto alla struttura interiore della musica, essa è affine a quella del più antico Conductus, giacché nel madrigale, come nel conductus, la parte inferiore ha un'importanza melodica superiore a quella del Tenor gregoriano nell'antico mottetto ...
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MAINARDO
Heinz Dopsch
Conte di Gorizia, terzo di questo nome, nacque verso il 1200-05 dal conte di Gorizia Engelberto (III) e dalla contessa Matilde, sorella di Bertoldo (IV) di Andechs duca di Merania. [...] . M. e Bertoldo nel novembre 1234 vennero a un'intesa per regolamentare le reciproche competenze sui redditizi diritti di conductus sulle strade che dalle Alpi portavano al mare.
Già Mainardo (II) ed Engelberto (III) nel 1195 avevano cominciato di ...
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MENSURALISMO. (fr. musique proportionnelle; ted. Mensuralmusik; ingl. measured music)
Guido GASPERINI
Con la parola "mensuralismo" si deve intendere il sistema di misura musicale che andò formandosi [...] 'uso del movimento a nota contro nota e mentre si diffondevano le nuove forme di composizione in contrappunto, quali il Conductus e il Motetus, i primi e fondamentali valori di note venivano definitivamente accolti nella pratica e nella teoria della ...
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CAROLI, Giovanni
Valerio Marchetti
Nato a Firenze nel 1428 da Carlo della famiglia borghese dei Berlinghieri, è noto nella bibliografia sotto il patronimico "Caroli", creduto cognome. Entrò giovanissimo [...] letterari ("in studiis humanitatis tempus hyemale transegimus") e anche l'insegnamento ("ego quidem publico civitatis instituto conductus fui"). Qui scrisse il Liber dierum Lucensium, un dialogo in tre parti. La prima contiene una "deplorationem ...
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condotto2
condótto2 s. m. [lat. condŭctum, der. di conducĕre «condurre», part. pass. conductus]. – 1. a. Con sign. generico, qualsiasi canale chiuso adibito al passaggio di fluidi o di solidi incoerenti: il c. del lavandino, del cesso (in...
conduttanza
s. f. [der. del lat. conductus, part. pass. di conducĕre «condurre»]. – 1. In elettrologia, grandezza definita come l’inverso della resistenza. C. specifica, lo stesso che conduttività. C. mutua (o transconduttanza) di un tubo...