TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] lo Stato di Israele, lotta che per decenni fu condotta ricorrendo sia all'arma della guerriglia che a quella del , pp. 3-4). Bisogna dire comunque che un certo grado di forza fisica è insito in molte forme di azione collettiva, che hanno certamente ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] tenaci e violente le polemiche. L'incertezza della sua condotta spiega le accuse di tradimento che dalle due parti gli Vallarsa con Vicenza e colla pianura veneta… varcare ed eventualmente forzare il Mincio e l'Adige… mantenendo una testa di ponte ...
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Gran Bretagna
Stato dell’Europa nordoccid., la cui denominazione ufficiale è Regno Unito di G.B. e Irlanda del Nord, formato interamente da isole: la G.B. (la più vasta), una serie di isole minori (Shetland, [...] si suppose ispirata dal sovrano, il tentativo di colpo di forza di quest’ultimo nei confronti del Parlamento – trasformarono i contrasti – ritiratosi Churchill a vita privata (1955) – la condotta britannica ebbe una brusca e infelice impennata: nel ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] assisté angosciato e irritato agli eventi culminati nella forzata rinuncia di Carlo Emanuele IV all'esercizio dell' una intesa cordiale. Nel 1821ebbe poi la prova evidente della condotta equivoca del Carignano, culminata nel "crime orrible" (la ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] , di cui temeva la "servitù". Il papa, con una condotta ambigua, aveva concluso subito con Carlo V una nuova alleanza, di poco il Borbone. Il 16 decise di dirigere tutte le forze di cui poteva ancora disporre verso Firenze, dove arrivò il 23. ...
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BORGIA, Cesare
Felix Gilbert
Figlio del cardinale Rodrigo e di Vannozza Catanei, nacque nel 1475, probabilmente nel mese di settembre, maggiore dei figli nati da quell'unione, dei quali ci sono noti [...] di fronte a Roma e il papa chiamò il figlio per affidargli la condotta della guerra. Il 26 febbraio il B. era di nuovo a Roma Fano si sbarazzava del governo del Borgia. Gli unici punti di forza rimasti al B. erano le fortezze di Cesena, Forlì e ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] , Mattei). Alla luce della decisiva azione dal C. condotta in questa congiuntura, si può ben aggiungere ai segretariati consalviani , a Béziers. Quest'ultimo, tuttavia, prima della forzata partenza, aveva trovato il modo di dettare nuove, rigidissime ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] epistolare, non riteneva opportuno procedere a una soluzione di forza, temendo, durante la rivolta in Castiglia, l'apertura revisione dell'editto di Worms. Trattative diplomatiche furono invece condotte a vasto raggio e videro il G., come di ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] nascita della città è legata alla rivolta seguita alla forzata annessione delle terre d’Abruzzo al Regno normanno di Clemente IV, il movimento di affrancamento continuò sotto la condotta del tribuno Niccolò dall’Isola, proclamato cavaliere del popolo ...
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Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] mancò a Roma un certo seguito.
Durante il soggiorno forzato di L. in Tracia, la situazione dottrinale andava scritto ad Atanasio invitandolo a Roma senza effetto, tutta la sua condotta tra il 353 e il 355 fa capire chiaramente che il rifiuto ...
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condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...
forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata a forza, che dà arbitrariamente alle parole...