CARIOLA (Carriola, Carrettola), Giovanni della
Giuseppe Gangemi
Se ne ignorano il cognome ("della Carriola" è un evidente soprannome relativo al veicolo col quale o sul quale, se storpio, si spostava), [...] , drammatico resoconto dell'uxoricidio di una giovane napoletana, dietro istigazione del suo amante, della scoperta del crimine, della condanna e dell'esecuzione della colpevole e dei suoi complici (la servitrice e un sicario). Se ne conoscono una ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi a Verona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] data stessa della morte (alcuni contemporanei la fissano al 1551, al 1560 e addirittura al 1582), soprattutto le ragioni della condanna appaiono tuttora poco chiare. Se numerosi storici - e tra i contemporanei Paolo Manuzio, che conosceva bene il B ...
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BATTAGLI, Marco
Ottavio Banti
Nacque a Rimini, nella contrada di S. Agnese, nel primo decennio del sec. XIV, da Pietro, di famiglia oriunda da Borgazzano che si era inurbata nella seconda metà del sec. [...] e ad esprimere giudizi che danno all'opera storica un carattere prevalentemente moralistico. Da ciò deriva l'aperta condanna della società a lui contemporanea, specie di quegli ecclesiastici che erano troppo attratti dal possesso dei beni mondani ...
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Sigfrido
Emanuele Lelli
L’eroe dei popoli nordici
Nel patrimonio di miti e leggende delle popolazioni nordiche e germaniche che il musicista tedesco Richard Wagner rese famoso con la tetralogia (cioè [...] anche l’anello magico forgiato con l’oro un tempo custodito sul fondo del Reno. Tale anello dà il potere sul mondo, ma condanna chi lo possiede alla morte. Sigfrido uccide il drago e si bagna nel suo sangue, che lo rende invulnerabile, tranne che in ...
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FRACCO, Ambrogio
Franco Pignatti
Nacque verso il 1480 in un'umile famiglia a Ferentino (oggi in provincia di Frosinone), sede della curia provinciale e dei rettori della Campania e Marittima, fattore [...] calendario, a cui sono dedicati. L'atteggiamento verso le divinità e i riti pagani non è tuttavia di condanna: il F. anzi, senza adottare una precisa interpretazione filosofica della mitologia, accoglie tradizioni e credenze estranee alla religione ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] di celebrarne la vittoria, e la mattina del 15 agosto dettò e poi ricopiò di suo pugno il sonetto Predaro i Filistei, condanna per i Francesi e ammonimento per gli Austriaci. Nel pomeriggio morì.
Opere
P. si fece conoscere dal pubblico con Alcune ...
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TRIFONOV, Jurij Valentinovič
Nicoletta Marcialis
Scrittore russo, nato a Mosca il 28 agosto 1925, morto ivi il 28 marzo 1981. Figlio di un dirigente del partito epurato nel 1937, T. si formò nell'ambiente [...] , 1979), un vecchio comunista che ha fatto la guerra civile, riesce a provare l'innocenza di un compagno alla cui ingiusta condanna a morte non aveva a suo tempo osato opporsi, ma non arriva a vincere l'indifferenza prudente di familiari e conoscenti ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] aveva esortato i vincitori a continuare la linea antiottimatizia del Soderini. Ma il 7 novembre fu cassato dall’ufficio; il 10, condannato a un anno di confino entro il dominio fiorentino; il 17 gli fu proibito di entrare nel palazzo del governo per ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] presentato agli Otto nel tempo prescritto, fu dichiarato contumace e il 7 marzo 1530 il suo caso fu rimesso alla Quarantia: fu condannato al bando e alla confisca dei beni. Il 18 marzo lasciò Lucca alla volta di Roma, dove, in attesa di un mutamento ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] parabole di cui si serve. Gli ignoranti la disprezzano, ma il biasimo sulla loro bocca si risolve in lode; i giuristi la condannano perché non arreca lucro, ma in ciò appunto è il suo merito, di non rivolgersi all'acquisto dei beni caduchi, sì all ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.