Storico e pensatore francese (Rennes 1877 - Aix-en-Provence 1963). Fu tra i promotori, nel 1947, dell'associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose [...] (1948; trad. it. 1976), minuziosa analisi demistificatrice sulla pretesa "responsabilità collettiva" del popolo ebraico per la condanna di Gesù; La dispersion d'Israël, fait historique et mythe théologique (1954); Genèse de l'antisémitisme (1956 ...
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Cardinale e diplomatico (Parigi 1628 - ivi 1714). Figlio cadetto di François-Annibal I, fu vescovo-duca di Laon dal 1653 al 1681, cardinale dal 1671. Abile diplomatico, ebbe dal re di Francia incarichi [...] e missioni in Portogallo e in Germania; partecipò a quattro conclavi contribuendo all'elezione di Clemente XI. Si occupò degli interessi francesi presso la Curia e fece sentire la propria influenza nella condanna del quietismo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Leo Valiani
Paolo Bagnoli
Leo Weiczen (Fiume 1909-Milano 1999) – Valiani dal 1927, per l’italianizzazione imposta dalle leggi fasciste – è una delle personalità di maggiore spicco intellettuale e civile [...] del Paese. Poliglotta – conosce ben otto lingue – è da subito oppositore del fascismo. Più volte arrestato, scontata la condanna al confino emigra in Francia nel 1936. Corrispondente di guerra in Spagna, dopo la caduta della Repubblica sconta ancora ...
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Uomo politico tedesco (Lipsia 1871 - Berlino 1919). Eletto deputato socialdemocratico (1912) al Reichstag, fu spesso in conflitto con la linea ufficiale del partito in favore di interventi diretti e azioni [...] la propaganda in seno all'esercito, contro il militarismo. La pubblicazione (1907) di Militarismus und Antimilitarismus gli valse una condanna a 18 mesi di carcere per alto tradimento. Mentre era ancora in prigione, fu eletto nel 1908 alla Camera dei ...
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Politico e generale ateniese (n. prima del 450 - m. 404 a. C.), figlio di Agnone. Avverso alle forme più radicali di democrazia, collaborò alla rivoluzione oligarchica (411), fece parte del Consiglio dei [...] patrocinò la riforma costituzionale che condusse al governo dei cosiddetti Trenta tiranni: fu d'accordo con i colleghi nella condanna a morte dei democratici più invisi, finché in seguito agli eccessi dei colleghi più violenti, specie Crizia, prese a ...
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Teologo e statista inglese (1353-1414), figlio di Richard II Fitzalan conte di Arundel. Vescovo di Ely (1373), fu nominato nel 1386 cancelliere, al posto del duca di Suffolk, dal Consiglio di reggenza [...] di nuovo (1391) l'incarico. Eletto arcivescovo di Canterbury (1396), nel sinodo di Londra trattò la questione della condanna di Wyclif e dei Lollardi (1397). Compromesso per una congiura del fratello contro Riccardo II, dovette rifugiarsi a Roma ...
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Studiosa di filosofia e critica letteraria russa (n. Duniloviči, Vilna, 1868 - m. 1946), scrisse sotto lo pseudonimo di Ortodoks; esule in Svizzera dal 1887 al 1906, dal 1890 nel partito socialdemocratico [...] materializma. Protiv scholastiki "Per la difesa del materialismo dialettico. Contro la scolastica", 1928). Dopo la condanna ufficiale del meccanicismo (come del deborinismo) da parte del comitato centrale del partito comunista (25 genn ...
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Scrittore tedesco (Osnabrück 1898 - Ascona 1970). Volontario nella prima guerra mondiale a 18 anni, dalle sue esperienze di guerra trasse materia per il romanzo Im Westen nichts Neues (1929; trad. it. [...] né confessione" a dire dell'autore, fu invece, per la sua stringatezza realistica e per le ben dosate venature sentimentali, feroce condanna della guerra e della violenza, come tale intesa in tutto il mondo. Seguirono Der Weg zurück (1931; trad. it ...
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Nome di tre matrone romane: 1. A. maggiore, moglie del senatore Cecina Peto: quando questi, implicato in una congiura contro l'imperatore Claudio, fu condannato (42 d. C.), si trafisse alla presenza del [...] Paete, non dolet. 2. La figlia A. minore, moglie di Trasea Peto, avrebbe voluto seguire l'esempio materno in occasione della condanna a morte del marito (66 d. C.), ma si lasciò dissuadere per non abbandonare la figlia. Esiliata sotto Domiziano (93 o ...
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Prelato e scrittore (Tourves 1772 - Tolosa 1851), nipote e consigliere ecclesiastico del ministro Portalis, vicario capitolare di Parigi (dopo il 1807); accusato di aver divulgato la bolla di scomunica [...] di Pio VII contro Napoleone, fu imprigionato (1811-14); fu poi vescovo di Baiona (1817), arcivescovo di Tolosa (1830), cardinale (1850). Redasse e inviò a Roma (1832) una dettagliata censura delle idee di La Mennais, contribuendo alla sua condanna. ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.