GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] nuovo papa con il nome di Clemente III. Da parte papale il 27 febbr. 1081 nel concilio quaresimale si ripeterono le condanne contro Enrico e i suoi fautori (Registrum, VIII, n. 20a). G. VII cercò ancora una composizione con i Normanni, congelando le ...
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Teologo (n. in Bretagna - m. dopo il 485), monaco a Lérins di cui divenne abate nel 433, quindi vescovo di Riez (prima del 462). Degli scritti, un Adversus arianos et macedonianos è da ritenere perduto; [...] la consustanzialità e coeternità dello Spirito Santo al Padre e al Figlio. In altra questione, quella della grazia, F., dopo la condanna del predestinazionista Lucido nei sinodi di Arles (473) e Lione (474), tenta di prendere, con il De Gratia, una ...
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Il complesso delle dottrine e il movimento ereticale che fanno capo al monaco Pelagio (ca. 354 - ca. 427). La dottrina di Pelagio è improntata a un moralismo ascetico-stoico: l'uomo può con le sue forze [...] per facilitare l'azione. Ne consegue la negazione del peccato originale e della necessità del battesimo e della penitenza. Dopo la condanna del concilio di Cartagine (411), il p. fu combattuto dal punto di vista dottrinale soprattutto da s. Agostino. ...
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HERRERA, Filippo (Salomone Romano)
Pier Cesare Ioly Zorattini
Gli assai scarsi dati in nostro possesso sull'H. rendono alquanto problematico tracciare una biografia. Simonsohn (1989, pp. 31, 48 s.) per [...] insieme con Alessandro Franceschi, alias Chananel da Foligno, e Andrea del Monte, alias Yosef Moro, fu determinante per la definitiva condanna del Talmud nel 1553. Oggi, grazie al reperimento dell'atto di battesimo, avvenuto a Roma il 1° maggio 1544 ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] la tensione nei rapporti fra Carlo il Calvo e Ludovico II a proposito della successione "lorenese" e fra N. e Ludovico dopo la condanna di Guntero e Tilgaldo (v. oltre) ritardò la partenza di Rotado, che giunse solo nel giugno 864, subito dopo che il ...
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Ippolito Aldobrandini (Fano 1536 - Roma 5 marzo 1605); avvocato concistoriale, uditore di Rota, cardinale (1585), legato in Polonia (1588), fu eletto papa, dopo un agitato conclave, il 30 genn. 1592, succedendo [...] disciplinare della Chiesa, nella difesa intransigente del dogma (da ricordare la controversia sul De Concordia del Molina e la condanna di Giordano Bruno del 1600). Nel 1592 fece pubblicare una nuova edizione, ufficiale, della Vulgata, detta da lui ...
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Teologo (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). In teologia, propugnò, con il suo amico Hessels, il metodo positivo e quindi un ritorno della speculazione teologica alle fonti bibliche e patristiche. Le [...] 76 (secondo altro computo 79) proposizioni di B. e dei suoi scolari (bolla Ex omnibus afflictionibus, 1567), condanna confermata, nonostante l'apologia presentata dal B., nel 1569 e reiterata da Gregorio XIII (Provisionis nostrae, 1580). Il B ...
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Nome con il quale nei primi secoli del cristianesimo si autodesignarono diverse sette, che si proponevano di rinnovare la purezza di dottrina e di vita della Chiesa dell’epoca apostolica. Una di queste [...] oltre che alla proprietà privata, al matrimonio), richiamandosi più che alla gnosi o a Marcione, ai manichei, nella cui condanna da parte di Teodosio furono associati.
Nel Medioevo il nome di a. venne ripreso da numerosi gruppi di eretici, differenti ...
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Teologo ed esegeta (Cordova 1532 - Roma 1596). Discepolo a Salamanca di Domenico Soto, conseguito il dottorato si fece gesuita (1558) e, ancora novizio, fu chiamato dal generale D. Laínez a Roma come professore [...] della Sacra Penitenzieria. Ebbe poi varî incarichi diplomatici in Polonia (1572), in Germania e in Belgio (1580), ove promulgò la condanna di Baio. Gregorio XIV lo aggregò ai revisori della Vulgata, e Clemente VIII, del quale fu consigliere nel grave ...
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VITTORE I papa
Mario Niccoli
Succedette ad Eleutero nella direzione della comunità cristiana di Roma verso il 189. "Natione Afer", secondo la notizia del Liber Pontificalis, primo vescovo latino di [...] di passare sopra a una tradizione, nonostante dolorose separazioni (lo scisma romano di Blasto deriva la sua origine dalla condanna degli Asiatici) e non ostante la disapprovazione dello stesso Ireneo di Lione, fa riscontro la sua tendenza a reagire ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.