L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] , già proposta da linguisti come Migliorini (1957) e Camilli (19653), fatica ad affermarsi in conseguenza della secolare condanna della forma accentata (➔ grafia).
La storia dell’accento grafico inizia con le lingue classiche, tradizionalmente con ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] meno comune):
(9) L’esecuzione del decreto di condanna pronunciato a carico di più persone imputate dello stesso reato la ➔ litote («L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva»: Costituzione, art. 27, comma 2), il chiasmo («L ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] lo stile caratteristico anche delle rare prove poetiche degli anni della Restaurazione: nel Sermone sulla mitologia (1825) egli condanna come lontano dal buon gusto l’eccessivo uso della mitologia, sia classica che nordica, restando fedele a quell ...
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LIBERATORE, Raffaele
Gianni Fazzini
Domenico Proietti
Nacque a Lanciano, in Abruzzo, il 22 ott. 1787 da Pasquale Maria e da Caterina Bocache (Lanciano, Arch. della parrocchia di S. Lucia, Liber baptizatorum [...] scientifiche e letterarie e Casi rari in medicina (De Angelis, p. 16; Rocco, p. 6; Lo Parco, p. 87). Subì tuttavia una condanna all'esilio, per cui nel gennaio 1825, con la moglie e la primogenita Lina, si rifugiò a Roma; a malincuore, per motivi ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] tutto il sistema di potere, che uscì sconfitto nelle elezioni del 2002, vinte dal Partito della giustizia e dello sviluppo. Una condanna per incitamento all’odio religioso impedì a Erdoğan di assumere la guida del governo fino all’approvazione di un ...
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FLAVIANO
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia al tempo del re longobardo Ratchis (744-749). Principale fonte su di lui è un luogo di Paolo Diacono (Historia Langobardorum, VI, 7) - Il breve capitolo [...] abbia composti). Tuttavia, al giudizio negativo offerto nel secolo passato da W. Giesebrecht - che rientra nella generale condanna della tradizione di studi grammaticali propria dell'Italia longobarda in età precarolingia - si preferisce oggi la più ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] respiro, sempre in quest'ambito, Il terrorismo aereo nella teoria e nella realtà (Roma 1945), storia e netta condanna (sulla base di considerazioni militari ed etiche) della pratica e della teoria della guerra aerea, dalle sue prime manifestazioni ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] e nel dicembre il governo fiorentino, ormai sotto l’assedio delle truppe imperiali, lo accusò di attività antirepubblicane e lo condannò in contumacia. Firenze capitolò il 12 agosto 1530 e a «riformarla» fu inviato Guicciardini (24 settembre 1530-20 ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] (1584: 129) ne loda «la chiarezza, l’efficacia e la brevità», paragonabili a quelle di Cesare o Tacito, ma ne condanna «lo stile e la favella», ben lontana da quella di Giovanni ➔ Boccaccio dato che Machiavelli scrisse «senza punto sforzarsi, nella ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] talora più colloquiali e prosastiche. Ispirati a uno stile alto e linguisticamente sostenuto sono i cori: nel Carmagnola, la condanna della guerra fratricida, in strofe di martellanti decasillabi («S’ode a destra uno squillo di tromba»); nell’Adelchi ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.