Scrittore nigeriano di lingua inglese (Borin, Rivers, 1941 - Port Harcourt 1995). Appartenente al piccolo gruppo etnico degli Ogoni, ha affiancato all'attività di scrittore, autore di fortunati programmi [...] del Sunday Times di Lagos (i suoi contributi sono raccolti in Similia, 1991), l'attivismo politico, pagando con l'arresto e la condanna a morte la sua lotta in difesa delle minoranze. Tra le opere di narrativa, in cui si avvale del pidgin nigeriano ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] allo Stato chi a suo giudizio è eretico: e lo Stato, applicando una sua legge civile contro gli eretici, li condanna a morte. Questa la teoria, nei suoi principî; ed è possibile studiarne l'applicazione, oltre che nella legislazione canonica, nelle ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] , à l'occasion de la mort de Jean Calas (1763) è decisivo, partendo dal triste episodio di un protestante ingiustamente condannato a morte, per orientare l'opinione pubblica e per assurgere a considerazioni di più vasta portata. E in Italia Alberto ...
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INNOCENZO I papa
Pio Paschini
Figlio di Innocenzo di Albano, fu eletto papa il 22 dicembre 401, quale successore di Anastasio I. Il suo pontificato si svolse nel tempo in cui Alarico re dei Goti mirava [...] di lui e dei suoi aderenti, senza però riuscire nel suo intento. Sanzionò pure con lettera del 27 gennaio 417 la condanna pronunciata dai concilî di Milevi e di Cartagine contro gli errori di Pelagio e di Celestio, assecondando in questo le istanze ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] fra l'autunno 594 e l'estate 595.
L'atteggiamento dell'esarca non fu solo di rifiuto dell'accordo, ma anche di condanna del "praefectus urbi" e del "magister militum", di accusa del papa presso l'imperatore per avere provocato la morte di Malco, già ...
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Cancellieri, Focaccia de'
Renato Piattoli
Nobile pistoiese fra i più turbolenti e faziosi della città nell'ultimo ventennio del secolo XIII. Questa sua fama di uomo sanguinario fece sì che D. lo ponesse [...] fra i traditori dei parenti nella gelatina della Caina (If XXXII 63).
Varie ragioni di questa sua condanna addussero i commentatori: i più imputano a Focaccia l'uccisione di uno zio paterno; Pietro quella del proprio padre Bertacca di messer Rainerio ...
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Valdo
(detto poi Pietro Valdo) Riformatore religioso (n. 1140 ca.-m. 1217). Mercante a Lione, nel 1176 cedette i propri beni e iniziò a predicare il ritorno alla povertà evangelica, diffondendo il Vangelo [...] nella traduzione in volgare e dando vita al movimento dei poveri di Lione. Espulso da Lione il fondatore, dopo la condanna da parte del sinodo di Verona (1184), i seguaci di V. (➔ ) si dispersero in Provenza, Piemonte, Lombardia, Fiandre, Germania, ...
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Monaco benedettino (m. Bordeaux 1101), probabilmente cluniacense (comunque da non confondere con A. di Montecassino), vescovo di Oloron (1073), legato di Gregorio VII per l'Aquitania (1074), per la Gallia [...] (1077) e la provincia di Tours. Attivo ed energico riformatore, tenne numerosi concilî, tra cui quello di Bordeaux (1080, condanna definitiva di Berengario di Tours), partecipò a quello romano del nov. 1083. Riconfermato legato papale da Urbano II, A ...
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Generale milanese (n. 1504 - m. 1573), nipote ed erede di Gian Giacomo il Magno; generale di cavalleria di Francesco I di Francia. Inviso agli Sforza, fu accusato di tentato veneficio ai danni di Francesco [...] II Sforza e subì la confisca dei beni. Salvato da Carlo V (1543), dovette scampare con la fuga a una nuova condanna a morte. Finì ad Avignone, generale della cavalleria pontificia. Aveva ceduto (1549) i suoi diritti su Mesocco ai valligiani, donde ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] n. s., XI, pp. 25-29 e XII, pp. 150-156; sui provvedimenti presi verso gli esuli dopo la rotta di Montecatini e sulla nuova condanna di D., ibid., XI, pp. 21-25. Quello che si sa e si è scritto circa gli ultimi anni di D. è raccolto ed esaminato da ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.