Nel diritto romano le pene atroci comminate, dimostrano quanto viva fosse la reazione contro l'adulterio; una legislazione stabile sull'adulterio si ebbe con la lex Iulia de adulteriis coërcendis (18 a. [...] (art. 150) per l'adulterio del marito come causa di separazione personale. Il codice penale usa la parola "tiene" una concubina a differenza del codice civile che dice "mantiene"; "mantenere" è verbo che indica che la persona è mantenuta con mezzi di ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] , e, presso alcune tribù, la gelosia femminile: mentre talvolta è la moglie stessa che procura al marito una nuova moglie o concubina, tal'altra la capanna del poligamo si trasforma in in campo di battaglia. Presso gli Ainu le varie mogli vivono in ...
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I delitti contro il matrimonio sono contemplati nel capo primo del titolo XI (Delitti contro la famiglia) del codice penale. In questo gruppo figura in primo luogo il delitto di bigamia che la dottrina [...] aggravata di adulterio. In seguito all'intervento della Corte costituzionale (sentenza 3 dicembre 1969, n. 147), sia il concubinato, sia l’adulterio non costituiscono più reato, ma solo illecito civile, che può esser fatto valere dal coniuge offeso ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] se nell'855 Lotario I doveva stabilire in modo generale che nessuno potesse avere a un tempo due mogli o una moglie e una concubina. Ma di un obbligo giuridico di fedeltà del marito non si poté mai parlare. Il marito aveva il diritto di ripudiare la ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] tale privilegio dalla città della sposa (epigamia). L’uomo era in genere assai più libero della donna nel m. e poteva avere concubine, purché non le conducesse in casa.
Le nozze, presso i Greci, si celebravano in giorni fausti, per lo più nei mesi ...
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Giovanna Capilli
Abstract
La famiglia rappresenta un istituto fondamentale le cui connotazioni sono influenzate dal contesto storico e sociologico nonché dalle trasformazioni economiche, culturali [...] moglie (C. cost. 18.12.1968 nn. 126 e 127; C. cost. 3.12.1969 n. 147) o il reato di concubinato, ovvero agli interventi del legislatore con l’introduzione della legge sul divorzio del 1970. L’avvento della Costituzione del 1948, infatti, determinò ...
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HINDERBACH, Johannes
Daniela Rando
Nacque il 15 ag. 1418 a Rauschenberg, città dell'Assia Superiore a nord di Marburgo.
Il padre, Johann Scheib, era scabino, la madre proveniva da una famiglia di discreto [...] .
Le tracce di attività sinodale (1466), le indicazioni indirette di visite pastorali (1472), le norme contro il concubinato laico ed ecclesiastico (1472) confermano il suo zelo pastorale, orientato soprattutto al miglioramento dei costumi del clero ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] e della messa all'Indice dell'Istoria civile (1° luglio), il G. ricominciò a scrivere. Dapprima ritornò sul trattato Del concubinato de' Romani ritenuto nell'Impero dopo la conversione alla fede di Cristo, già iniziato a Napoli, poi scrisse due nuovi ...
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Nuove norme sui contratti di convivenza
Francesco Macario
Alla controversa disciplina delle «unioni civili» il legislatore ha aggiunto, inserendole nello stesso decreto legge e cogliendo l’occasione [...] M., Art. 29 Cost., in Comm. Cost. Branca, Bologna-Roma, 1976, 32 ss.; i lavori monografici di Gazzoni, F., Dal concubinato alla famiglia di fatto, Milano, 1983 e di Prosperi, F., La famiglia non “fondata sul matrimonio”, Camerino-Napoli, 1980.
11 Per ...
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concubinato
s. m. [dal lat. concubinatus -us; v. concubina]. – Condizione di uomo che vive in stato coniugale con una donna senza essere con lei sposato (e reciprocamente, della donna che convive con l’uomo).
concubina
s. f. [dal lat. concubina, comp. di con- e tema di cubare «stare a letto»]. – Donna che convive in unione libera con un uomo (la parola, che esprime per sé stessa una condanna morale, è ancora in uso soltanto come termine giur.,...