GASPARINI, Francesco Giuseppe
Dario Busolini
Nacque a Venezia nel 1655 da una famiglia di condizione borghese che lo indirizzò al credito e al commercio. Ma il debutto del G. negli affari, stando ad [...] il permesso di rientrare a Bruxelles nel giugno 1700 quale amministratore e curatore dei propri beni. Riuscì così a stipulare un concordato, promettendo il saldo di almeno il 20 per cento di ogni debito.
Pur con questo vincolo, il G. riportò le ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] particolare mandato di promuovere gli affari pubblici, camerali e d'acque. Il cardinale suo zio era stato disponibile al concordato con le corti ed alla tassazione degli ecclesiastici, era stato anzi a lungo nel recentissimo conclave il più probabile ...
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MARCHESANO, Enrico
Guido Montanari
Nacque a Palermo il 23 maggio 1894 da Giuseppe e da Bianca Fileti, terzogenito di nove fratelli.
I Marchesano erano imparentati con alcune tra le famiglie più in vista [...] di grande utilità per stabilire legami più stretti con l'ambiente economico e finanziario italiano.
Secondo quanto aveva concordato con Frigessi, il M. intraprese un periodo di apprendistato e istruzione tecnica, condotti soprattutto all'estero ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] ogni intrusione clericale nella vita statale italiana è praticamente senza requie, sino all'episodio ultimo del voto contrario al Concordato, dato insieme con soli altri cinque senatori. Ma il laicismo dell'A. si collega anche strettamente al suo ...
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GUALDI, Eugenio
Nicola De Ianni
Nacque a Torino il 25 apr. 1884 da Giuseppe e da Erminia Clivio.
Laureatosi in ingegneria al Politecnico di Torino nel 1907, si dedicò inizialmente alla carriera accademica, [...] relativa del 25%, investendo una quota dell'indennizzo di 1,75 miliardi ricevuto dallo Stato italiano in seguito al concordato del 1929. Artefici dell'operazione furono Nogara, responsabile della finanza vaticana, e il G., entrambi uomini Comit e ...
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PACELLI, Ernesto
Maurizio Pegrari
PACELLI, Ernesto. – Nacque a Civitavecchia il 31 agosto 1859, primo di sei figli, da Pietro, amministratore delle dogane pontificie (poi dimessosi in segno di rifiuto [...] esteri). Con le dimissioni, Pacelli assumeva a suo carico l’intero deficit del Banco (circa 50 milioni). Un atto formale, concordato con Benedetto XV e con il nuovo segretario di Stato, cardinal Pietro Gasparri. La S. Sede decise di intervenire con i ...
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GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] 9 ag. 1803 la destituzione dall'incarico di storiografo, destituzione che i vertici governativi non esitarono a mercanteggiare nel concordato in corso con la S. Sede.
Rimasto senza stipendio, il G. mise le proprie competenze a disposizione dei poteri ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...