Giurista e uomo politico (Bausset, Tolone, 1746 - Parigi 1807). Dal 1765 esercitò l'avvocatura nel parlamento di Aix, che abbandonò nel 1790 per rifugiarsi a Lione e a Parigi. Chiamato (1800) da Napoleone [...] del culto cattolico, che fu preso a base di una legge imperiale e servì a modificare sensibilmente, in senso gallicano, il concordato del 1802; divenne poi ministro dei Culti (1804); membro dell'Académie française dal 1806. Con Tronchet fu il vero ...
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DI PIETRO, Michele
Marina Caffiero
Nacque ad Albano (Roma) il A genn. 1747 da agiata famiglia di mercanti, di modeste origini.
Secondo quanto scriveva nel 1782 l'abate G. C. Amaduzzi, il padre Domenico [...] ..., a cura di A. Boulay de la Meurthe, I-V, Paris 1891-1897, ad Indicem; I. Rinieri, La diplomazia pontificia nel secolo XIX. Il concordato tra Pio VII e il primo console (anno 1800-1802), Roma 1902, I, pp. 68 s., 71 s., 118 s., 122 s., 124 s ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] : cod. civ. art. 1358/1 e 1360/2-3, «Foro sardo», 1902, fascc. 5 e 6, pp. 85 e seguenti.
I concordati di tariffe nell'ordinamento giuridico del lavoro, «Rivista di diritto commerciale», 1904, 1, pp. 458 e segg.; rist. in Scritti giuridici, 4 ...
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DELLA TORRE, Francesco, detto Franceschino
Marina Spinelli
Figlio primogenito di Guido di Francesco, fratello quest'ultimo di Napoleone detto Napo signore di Milano, risulta menzionato nelle fonti solamente [...] in città insieme con il padre, il fratello Simone ed altri esponenti della famiglia. Di lì a poco (luglio 1302) fu concordato il suo matrimonio con una nipote di Alberto Scotti, signore di Piacenza e promotore della Lega guelfa. Nello stesso tempo ...
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Ecclesiastico (Parigi 1738 - ivi 1821); vescovo di Langres (1770), fu rappresentante del clero negli Stati Generali: quivi caldeggiò la formazione di una Camera del clero e della nobiltà separata dal Terzo [...] Parigi nel 1814, e nel 1817 fu creato cardinale; poi ministro, con incarico di partecipare alle trattative del nuovo concordato, e restituito alla sua sede. Apologista efficace, scrisse Considérations sur divers points de la morale chrétienne (5 voll ...
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Fratello (Corte, Corsica, 1768 - Firenze 1844) di Napoleone; dapprima avvocato, e decisamente francofilo, lasciò la Corsica dopo la vittoria di P. Paoli nel 1793, rifugiandosi in Francia. Con le fortune [...] che condussero al trattato di amicizia di Montfontaine con gli Stati Uniti, alla pace di Lunéville con l'Austria (1801), al Concordato (1801), e alla pace d'Amiens con l'Inghilterra (1802). Innalzato quindi ai più alti gradi civili e militari dell ...
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Religioso (Lodi 1839 - Roma 1907). Entrato nell'ordine dei Barnabiti, vi fu ordinato prete (1862) e destinato a Parigi dove un altro barnabita, il russo Grigorij P. Šuvalov aveva aperto una casa con l'intento [...] e dal 1881 al 1887 soggiornò a Đakovo presso il vescovo J. J. Strossmayer, collaborando tra l'altro alla conclusione del concordato del 1886 fra la Santa Sede e il Montenegro. Tra i suoi scritti più importanti, Études sur la question religieuse en ...
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Giurista e uomo politico (Napoli 1875 - Roma 1935). Esponente del movimento nazionalista, aderì al fascismo (1923), fu presidente della Camera (1924-25) e quindi ministro di Grazia e giustizia (1925-32). [...] la legislazione (1925-28). Ebbe parte determinante nella elaborazione (1927) della Carta del Lavoro e dei regolamenti relativi al concordato con la Santa Sede. Nel 1930 furono pubblicati i codici penale e di procedura penale (codice Rocco, sostituito ...
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Giornalista italiano (Padova 1885 - Città del Vaticano 1967). Si dedicò fin da giovane al giornalismo e al riordinamento delle organizzazioni cattoliche in Italia: fu infatti fondatore e poi direttore [...] e dal 1930 al 1938 anche l'Illustrazione vaticana. Notevoli le sue polemiche con uomini e giornali fascisti, specie dopo il concordato del 1929. Fra i suoi studî e raccolte: I caratteri fondamentali dell'Azione Cattolica, 1928; I cattolici e la vita ...
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Prelato (San Giovanni Rotondo, Foggia, 1681 - Napoli 1753); entrato nell'ordine dei celestini, fu lettore di storia della Chiesa e controversie dommatiche nella Sapienza (1718-28), procuratore generale [...] titolare di Tessalonica; dal 1732 al 1736 riformò l'università napoletana, e dal 1737 al 1741 fu negoziatore napoletano del concordato allora stipulato fra il Regno e la Santa Sede. Molti suoi scritti scientifici e politici si conservano inediti. ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...