Diplomatico e scrittore (Vienna 1811 - ivi 1892); entrato (1833) nella cancelleria, fu collaboratore di Metternich. Si trovò a Milano durante le Cinque giornate e fu fatto prigioniero dagli insorti che [...] gabinetto Rechberg (1859), e ambasciatore d'Austria presso la Santa Sede (1865-68): come tale negoziò l'abolizione del concordato del 1855. Nel 1879 divenne membro a vita della Camera dei Signori. Oltre a scritti autobiografici sul periodo 1848-59 ...
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CARACCIOLO, Diego Innico
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco, duca di Martina, e da Stefania Pignatelli dei duchi di Monteleone, il 18 luglio 1759. Destinato dalla famiglia [...] ; 321, ff. 130, 179-197, 277-285; 322, f. 64; Ibid., Segr. di Stato, a. 1827, rubr. 252, Esteri 458-462 (trattative per il Concordato); Notizie per l'anno1783, Roma 1783, p. 65; 1787, p. 281; 1791, p. 290; 1794, pp. 183; 1795, pp. 143, 184; 1796, pp ...
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Solaro della Margarita, Clemente
Uomo politico (Cuneo 1792 - Torino 1869). Laureatosi in giurisprudenza a Torino nel 1812, fondò nello stesso anno la patriottica Società italiana. Entrato in diplomazia, [...] . Dal 1835 al 1847 fu ministro degli Esteri del re Carlo Alberto. Fervente cattolico, operò per la parziale modifica del concordato tra lo Stato sabaudo e la Chiesa cattolica (1841), che finì per accrescere l’influenza degli ordini religiosi e in ...
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Cardinale (Genova 1751 - Roma 1816). Nunzio a Parigi dal 1773 al 1785, creato cardinale l'11 febbr. 1785, fu legato di Urbino (1790) e, dopo il trattato di Tolentino (1797), segretario di stato di Pio [...] presto indicato come uno dei cardinali "rossi", cioè favorevoli a Napoleone, questi si appoggiò a lui per influire sul Concilio di Parigi (1811) e per il cosiddetto concordato di Fontainebleau (1813). Fu vescovo di Frascati (1803) e di Porto (1814). ...
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Ecclesiastico (Benevento 1756 - Roma 1844). Inviato da Pio VI nunzio a Colonia (1786), poi a Lisbona (1794), si oppose con scarso successo alle tendenze giurisdizionaliste. Già arcivescovo in partibus [...] alle minacce napoleoniche e fu imprigionato a Fenestrelle (1809-13); liberato, consigliò a Pio VII di rinnegare il concordato di Fontainebleau; quindi (1814-15), a causa dell'assenza del cardinale Consalvi (a Vienna), fu prosegretario di stato ...
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Niccolo V Papa
Niccolò V
Papa (Sarzana 1397-Roma 1455). Tommaso Parentucelli, vescovo di Bologna (1444) e cardinale (1446), successe a Eugenio IV nel 1447, dopo una intensa carriera curiale che lo vide [...] svolgeva il Concilio e che definì «sinagoga di Satana», e poi ancora in Germania e in Borgogna. Nel 1448 stipulò il Concordato di Vienna con cui Roma perdeva il diritto alla nomina di vescovi e abati in area imperiale, ma otteneva dall’imperatore una ...
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AIUTI, Andrea
Fausto Fonzi
Nacque a Roma il 17 giugno 1849 e si laureò in teologia nel seminario pontificio romano di S. Apollinare. Aggiunto alla Congregazione del Concilio, fu poi segretario e quindi [...] della gerarchia cattolica in India, e divenne poi il suo successore (1886); ebbe perciò una parte importante nella conclusione del concordato del 1886 fra S. Sede e Portogallo circa il patronato reale in India. Nel marzo 1887 fu nominato arcivescovo ...
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Uomo di stato (Alesanco, Logroño, 1702 - Medina del Campo 1781). Funzionario della marina reale, partecipò come commissario alla spedizione di Orano del 1732 e come "ministro principale dell'armamento [...] ministri riformatori della Spagna del Settecento (apertura del canale di Castiglia; protezione delle industrie; creazione del catasto; concordato con la Chiesa del 1753, ecc.); ma, mirando a ridare al paese un'effettiva autonomia politica che lo ...
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Prelato e teologo (Savona 1446 - Roma 1516); francescano conventuale, pronipote di Sisto IV della Rovere, ebbe da questo la carica di maestro dei sacri palazzi nel 1484. Giulio II lo nominò governatore [...] (1505). Cardinale vescovo di Palestrina (1511), difese Giulio II dalle accuse del Concilio di Pisa e partecipò con Leone X nel 1515 al convegno di Bologna con Francesco I, durante il quale il papa pose le basi per il concordato con la Francia. ...
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Diplomatico francese (Vérignon, Var, 1771 - Praga 1839); emigrato nel 1789, nel 1803 entrò al servizio del pretendente Luigi XVIII, che l'anno successivo lo inviò come rappresentante ufficioso presso lo [...] , dopo i Cento giorni, essere allontanato da tale carica: andò come ambasciatore a Napoli, poi a Roma ove negoziò il concordato del 1817, non ratificato; infine (1824) nuovamente a Napoli, abbandonata nel 1830 per seguire nell'esilio Carlo X, che del ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...