Cardinale (Rennes 1732 - Angervilliers, Seine-et-Oise, 1804). Arcivescovo di Aix (1770), negli Stati Generali (1789) difese il clero, propugnando insieme l'abolizione dei privilegi feudali. Nel 1790 fu [...] eletto presidente dell'assemblea. Dopo la Costituente, passò in Inghilterra: tornò in Francia dopo la firma del concordato, e, arcivescovo di Tours (1802), l'anno dopo fu nominato cardinale. Grande oratore, uomo di cultura, nel 1776 era stato accolto ...
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Figlio (n. 1081 - m. Utrecht 1125) dell'imperatore Enrico IV e di Berta di Savoia, fu re di Germania dal 1106 e imperatore dal 1111. Come il padre attuò una politica di attrito con la Chiesa, e venne perciò [...] della questione delle investiture, che si concluse solo con il concordato di Worms (1122). Con lui si estinse la casa negoziati durarono diversi mesi e portarono alla conclusione del concordato di Worms (settembre 1122), che pose termine alla ...
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Figlio (Lisbona 1837 - ivi 1861) di Maria II, successe (1853) alla madre, sotto la reggenza del padre Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha; fu dichiarato maggiorenne due anni dopo. Principe intelligente [...] e colto, promosse lo sviluppo dell'istruzione e il progresso tecnico (prime ferrovie e telegrafo). Nel 1857 firmò un concordato con la Santa Sede. ...
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Uomo politico ecuadoriano (Guayaquil 1821 - Quito 1875); fu, con J. Carrión e M. Gómez de la Torre, membro del triunvirato costituitosi alla caduta di F. Robles (1859); da allora dominò la vita politica [...] quest'ultimo, come dittatore. Era appena stato eletto ancora una volta, quando fu assassinato. Stipulò (1862) un concordato con la Chiesa, facendo del cattolicesimo la religione di stato, e promulgò due nuove costituzioni restrittive delle libertà ...
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Uomo di stato piemontese (Mondovì 1680 - Torino 1745). Di nobile ma povera famiglia, entrò nelle grazie di Vittorio Amedeo II, che lo creò prima conte di Roasio, poi (1722) marchese di Ormea. Abile amministratore, [...] diplomatico nelle trattative col papato per il riconoscimento di Vittorio Amedeo II come re di Sardegna (1726) e per un concordato favorevole al suo sovrano (1727). Fu ministro dell'Interno nel 1730, degli Esteri nel 1732; come gran cancelliere del ...
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Storico italiano (Napoli 1902 - Roma 1961). Allievo di M. Schipa; prof. univ. dal 1939, ha insegnato storia del Risorgimento a Pisa e quindi dal 1948 a Torino; socio corrispondente dei Lincei (1957). Si [...] è prevalentemente occupato, recando contributi importanti e originali, di numerosi problemi di storia politico-diplomatica. Scritti principali: Il concordato del 1818 tra la S. Sede e le Due Sicilie, 1929; La politica estera napoletana dal 1815 al ...
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Polemista (Villeneuve-de-Berg, Ardèche, 1741 - Parigi 1820); gesuita (1756), polemizzò contro gli illuministi e la Rivoluzione, soprattutto nell'Histoire du clergé pendant la Révolution française (1793; [...] trad. it., 1794-1795) e, ancora, nei Mémoires pour servir à l'histoire du jacobinisme (1797-1798; trad. it., 1799-1800); difese il Concordato contro i gallicani (Du pape et de ses droits religieux, 1803). ...
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Ecclesiastico (Parigi 1738 - ivi 1813), fratello del cardinale Louis-René-Édouard, del ramo R.-Guémenée; arcivescovo di Bordeaux (1769), poi di Cambrai (1781), aderì alla Rivoluzione del 1789; l'anno dopo [...] fu inviato a reggere il principato di Liegi. Emigrato (1792), rientrò in Francia nel 1801; decadde dall'arcivescovado per effetto del concordato napoleonico, ma ebbe la carica di primo elemosiniere dell'imperatrice Giuseppina. ...
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Figlio (Innsbruck 1415 - Linz 1493) del duca Ernesto d'Austria detto il Ferreo, e di Cimburgis di Masovia. Divenne nel 1435 duca dell'Austria Inferiore e alla morte del cugino Alberto II fu eletto (1440) [...] e Superiore. Nel frattempo unitosi, contro l'antipapa Felice V, a papa Eugenio IV, con il quale (1447) concluse un concordato, aveva cinto a Roma (1452) la corona imperiale. Non riuscì a stabilire la propria autorità in Boemia e in Ungheria e ...
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Ecclesiastico (Vienna 1797 - ivi 1875), sacerdote (1823), prof. di storia ecclesiastica e diritto canonico a Salisburgo (1825), poi direttore dell'Accademia orientale di Vienna (1833-49) e nello stesso [...] . Principe vescovo di Seckau (1849), arcivescovo di Vienna (1853), animatore dell'ultramontanismo austriaco, fu uno degli autori del concordato austriaco (1855), che sempre sostenne e di cui in tutti i modi tentò di impedire l'annullamento. Nel 1855 ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...