Cardinale (Bologna 1733 - Parigi 1810); nunzio a Colonia (1767), a Lucerna (1778), a Vienna (1785-92), elevato alla porpora il 18 giugno 1792, si trovava a capo della sede vescovile di Iesi allorché Napoleone, [...] con la S. Sede, lo richiese come legato in Francia per l'esecuzione del concordato stesso. Dette prova di notevole tatto nella liquidazione della spinosa situazione ecclesiastica della Francia dopo la Rivoluzione. Arcivescovo di Milano dal 1802 ...
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Sancio II Re di Portogallo
Sancio II
Re di Portogallo (n. 1209 ca.-m. Toledo 1248). Figlio di Alfonso II. Salito al trono (1223), sanò il conflitto col clero che il padre aveva lasciato aperto (concordato [...] del 1223 con l’arcivescovo di Braga); svolse un’intensa attività bellica contro i mori, ai quali strappò molte terre delle province di Alentejo e di Algarve facendo giungere il Portogallo a Sud fino al ...
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Ecclesiastico (Parigi 1736 - ivi 1821); elemosiniere del re, coadiutore dell'arcivescovo, poi arcivescovo di Reims, fu deputato del clero agli Stati generali del 1789; poco dopo emigrò. Pari alla Restaurazione, [...] prese parte attivissima ai negoziati per il concordato del 1817 (poi non applicato) e ne fu ricompensato con il cappello cardinalizio e l'arcivescovado di Parigi, del quale prese possesso solo nel 1819. ...
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Ecclesiastico (Vienna 1809 - ivi 1885), fratello di Felix; sacerdote (1833), arcivescovo di Salisburgo (1836), cardinale del titolo di S. Agostino (1842), poi trasferito (1850) all'arcivescovato di Praga. [...] Membro della Camera dei Signori austriaca, fu strenuo sostenitore del concordato del 1855 durante la discussione parlamentare delle leggi sul matrimonio; richiamò in vita il tribunale ecclesiastico, la cui giurisdizione era stata impedita dalle ...
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Ecclesiastico (Sarzana 1756 - Roma 1828); arcivescovo titolare di Corinto, dopo la proclamazione della Repubblica romana del 1798 seguì Pio VI a Firenze e poi in Francia. Su incarico di Pio VII avviò a [...] Parigi i negoziati per il concordato con Napoleone (1800-01). Cardinale dal 1802, al concilio nazionale indetto a Parigi dall'imperatore (1811) perorò abilmente la liberazione del papa. Dopo la Restaurazione fu legato a Forlì (1816) e a Bologna (1818 ...
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Oratoriano (Limoges 1744 - ivi 1832), prof. di teologia, greco ed ebraico nei seminarî della Congregazione dell'Oratorio; pubblicista, intervenne nelle polemiche sulla costituzione civile del clero e fu [...] costretto ad abbandonare la Francia (1792); rientrato in patria dopo il Concordato (1801), sostenne le sue convinzioni giansenistiche e gallicane scrivendo a favore del matrimonio civile, contro l'intervento del papa nella Chiesa francese e contro l' ...
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Ecclesiastico francese (Daon 1762 - Parigi 1806); avversò la costituzione civile del clero e fu uno dei capi dell'insurrezione della Vandea (1793); intrigante e ambizioso, resosi sospetto ai realisti, [...] passò al servizio di Napoleone, primo console, che lo adoperò nelle prime trattative per il concordato del 1801. Nell'ottobre 1802 divenne vescovo di Orléans; cardinale in pectore di Pio VII, la bolla relativa non fu mai pubblicata. ...
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Ecclesiastico (Monte S. Giovanni Campano, Frosinone, 1791 - Roma 1851). Prof. di diritto ecclesiastico nelle univ. di Bologna e di Roma, nel 1848 fu creato cardinale e nominato prefetto della Congregazione [...] degli Studî. Condusse nel 1848 le trattative con il governo toscano per la stipulazione del Concordato, che, a causa delle rivoluzioni di Firenze e di Roma, fu firmato il 28 apr. 1851. ...
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GONZAGA, Dorotea
Isabella Lazzarini
Figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque il 6 dic. 1449, due anni dopo la sorella Susanna.
La vicenda umana di Dorotea [...] ruotò interamente intorno alla questione del legame matrimoniale concordato tra Francesco Sforza, duca di Milano, e Ludovico Gonzaga, sin dalla prima condotta di quest'ultimo come capitano e poi luogotenente generale del Ducato milanese, stipulata ...
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Cardinale (Trujillo, Estremadura, 1400 circa - Roma 1469); uditore della Camera apostolica, fu incaricato dal papa Eugenio IV di trattare con Federico III imperatore e i principi tedeschi per il riconoscimento [...] dell'autorità papale contro il concilio di Basilea. Creato cardinale nel 1446, condusse in porto il concordato di Vienna (1448) per la pacificazione religiosa della Germania. Legato in Ungheria, (1455-61), poi a Venezia (1466-67), si dimostrò abile ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...