Angelo Giuseppe Roncalli (Sotto il Monte, Bergamo, 1881 - Roma 1963) fu eletto papa il 28 ott. 1958, succedendo a Pio XII. Sacerdote (1904), fu a Bergamo segretario (1905) del vescovo G. Radini Tedeschi [...] rilievo assumeva subito nella storia della Chiesa la convocazione e l'apertura (11 ott. 1962) del concilioVaticano II, dopo la sospensione del concilioVaticanoI (1870), intesa non solo a "rimettere in valore e in splendore la sostanza del pensare ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] ; lo scisma dei giansenisti di Utrecht, quello dei Vecchi cattolici, ribelli al ConcilioVaticanoI, e altri minori, tra cui quello di M. Lefebvre, che si oppose al ConcilioVaticano II. Lo scisma più grave di tutti, per le sue conseguenze, è ...
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Teoria sorta nel Medioevo sulla costituzione della Chiesa fondata sull’ufficio del vescovo. Si è manifestato o come teoria conciliare, vale a dire come rivendicazione del diritto di primato che spetta [...] due motivi dell’e. hanno avuto una parte grandissima nella vita politica e religiosa del cattolicesimo moderno, finché il ConcilioVaticanoI, definendo il primato del papa, non vi ha posto fine.
L’e. trova attuazione nella Chiesa episcopale, Chiesa ...
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Vecchi Cattolici (ted. Altkatholiken) Gruppo di cattolici tedeschi che non vollero riconoscere il dogma dell’infallibilità pontificia proclamato al ConcilioVaticanoI (18 luglio 1870) e si costituirono [...] in Chiesa autonoma (1871). Alla testa del movimento era I. Döllinger con alcuni professori di teologia e di diritto ecclesiastico, fra tradizione rispetto ai protestanti, riconoscendo i primi 8 concili; le comunità sono organizzate democraticamente ...
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Barnabita (Alessandria 1826 - Roma 1884), prof. a Parma e a Roma, poi cardinale (1866), vescovo di Sabina (1873), abate perpetuo di S. Maria di Farfa, penitenziere maggiore (1877). Sembra sia stato l'estensore [...] del Sillabo, e nel concilioVaticanoI presiedette la commissione di teologia dogmatica ed ebbe affidata da Pio IX la sorveglianza sulla stampa dei rendiconti delle 89 congregazioni del concilio. ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] cattolica di Dublino, per la quale scrisse The idea of a university. Poco dopo, al tempo del concilioVaticanoI, appunto perché cattolico ma alieno dall'oltramontanismo spinto e contrario al dogma dell'infallibilità pontificia, si trovò in ...
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infallibilità Secondo la Chiesa cattolica, prerogativa conferitale da Gesù Cristo perché fosse fedele custode e trasmettitrice del deposito di verità affidatole. Importa una speciale assistenza divina, [...] e docente della Chiesa non possa errare nel proporre i dogmi (infallibilitas in docendo); quest’ultima i. è propria in modo speciale del papa, secondo la definizione del concilioVaticanoI, quando compie il proprio ufficio di pastore e dottore ...
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Regione di Roma dove sorge il complesso monumentale che fa capo alla basilica di S. Giovanni in Laterano, sede del pontefice dall’età di Costantino fino alla partenza dei papi per Avignone (1305). Al loro [...] comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata nel 12° secolo. Concili Lateranensi I più importanti sono i 5 concili ecumenici tenuti a Roma fino al ConcilioVaticanoI (1869): 1° (9° ecumenico), tenuto nel 1123 (approvazione del concordato di ...
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Storico (Breslavia 1804 - Civitavecchia 1874); collaborò col fratello Johann Anton (v.) all'opera contro il celibato ecclesiastico e s'occupò di storia del diritto canonico. Convertitosi e ordinato prete [...] (37 voll., in parte post., 1864-83). Avversario dei gesuiti, al concilioVaticanoI appoggiò la minoranza antinfallibilista e, per averle comunicato il regolamento del Concilio di Trento violando il segreto d'ufficio, fu destituito (1870) dalla ...
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Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche [...] al cattolicesimo (sicché uno dei nomi del movimento di Oxford fu anche puseyism, it. puseismo). Prima del concilioVaticanoI, sperò nella conciliazione della Chiesa anglicana con la romana, come argomentato nei tre opuscoli in forma di lettera, dal ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...
conciliare1
conciliare1 agg. [der. di concilio]. – 1. a. Di un concilio, dei concilî: atti c.; favorevole al concilio: dottrina c. (v. conciliarismo). b. Che prende parte a un concilio: padri c., i vescovi e prelati partecipanti a un concilio...