Signore di Mirandola (n. 1469 - m. Mirandola 1533). Nipote del più noto Giovanni, al quale ha dedicato una parte rilevante della sua attività di filosofo e letterato, scrivendone anche una biografia, P. [...] queste sue idee in molti scritti, ma specialmente in una memoria, De reformandis moribus, indirizzata a Leone X in occasione del V Conciliolateranense (1512-17) e che non rimase senza influenza su alcune decisioni dottrinali e disciplinari prese dal ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] al rogo da un sinodo provinciale. La condanna delle dottrine amalriciane fu poi ripetuta nel 1215 (quarto conciliolateranense). È difficile ricostruire le dottrine di A. e degli amalriciani: dalle testimonianze degli avversarî sembra che A ...
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Romano (m. 965); era un laico, con la carica di protoscriniario delle chiese romane, quando fu eletto (963) da un sinodo convocato in S. Pietro dall'imperatore Ottone I, che aveva fatto deporre Giovanni [...] dei papi. L. stabilì che nessun papa dovesse per l'avvenire essere consacrato senza il consenso imperiale. Un ConcilioLateranense (964) dichiarò nulla la sua elezione, perché non appartenente agli ordini ecclesiastici. Alla morte di Giovanni XII ...
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Sacerdote e filosofo (m. 1181), nato a Balsham presso Cambridge e detto du Petit-Pont (Parvipontanus), perché insegnava il trivium a Parigi in una scuola situata presso il ponte sulla Senna così chiamato; [...] vescovo di Saint-Asaph (1175). Fu tra i primi a commentare il Liber sententiarum di Pietro Lombardo, e nel ConcilioLateranense del 1179 si oppose alla condanna di alcune sue proposizioni. Dei suoi scritti ci rimane l'Ars disserendi (del 1132; in due ...
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Cronista (n. 1046 circa - m. 1115 o 1117), monaco. Di nobile famiglia, educato a Montecassino, ebbe dall'abate Oderisio l'incarico di scrivere la vita dell'abate Desiderio, che egli ampliò in una storia [...] oltre che su ricordi personali; da ciò il valore dell'opera, che si spinge nel racconto fino al 1075. Nominato cardinale vescovo di Ostia da Pasquale II, tenne atteggiamento conciliante nella lotta contro Enrico V e nel ConcilioLateranense del 1112. ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] cattolica quel movimento di r. interna, cioè disciplinare, morale e amministrativa della Chiesa, che ha i momenti culminanti nel concilioLateranense (1512-17) e durante il pontificato di Paolo III (con G. Contarini, V. Colonna, R. Pole, I. Sadoleto ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] dalle masse, imponevano alle autorità. Questo ascendente politico toccò il suo vertice con G. Savonarola. Poi, nel 1517, il 5° ConcilioLateranense frenò la troppa libertà della predicazione, sottoponendola all’assidua vigilanza dei vescovi.
Dopo il ...
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Nel Medioevo europeo, il ‘giudizio di Dio’, richiesto in vertenze giuridiche che non si potevano o non si volevano regolare con mezzi umani e ufficialmente riconosciuto dalle varie legislazioni medievali: [...] romano; connesse nelle loro origini a superstizioni pagane, le o. vennero avversate dalla Chiesa (nel IV Conciliolateranense del 1215; nel Concilio di Valladolid del 1322), che le aveva tollerate e talvolta approvate nell’epoca feudale, in una ...
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Contrassegno di varia specie che serve in genere a far distinguere o riconoscere.
Storia
Alla categoria dei d. possono ascriversi anche alcuni segni, per lo più a carattere infamante, che nel Medioevo [...] a certe categorie o gruppi di persone (➔ anche marchio). Così, per es., dal 1215, per disposizione del 4° Conciliolateranense, affinché non si confondessero coi cristiani, gli ebrei dovettero portare sugli abiti un segno, che fu comunemente un ...
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Nome attribuito alle cinque più importanti collezioni di decretali (➔), tra le oltre 20 che furono compilate nel periodo tra la pubblicazione del Decreto di Graziano (1141 circa) e quella della raccolta [...] del pontificato di Innocenzo III, con alcune altre rimaste fuori dalle prime tre compilazioni, e con i decreti del IV ConcilioLateranense del 1215. Infine nel 1226 o 1227 il papa Onorio III promulgò una raccolta delle proprie decretali, che fu detta ...
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lateranense
lateranènse agg. – Che si riferisce alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (o basilica lateranense) e ai palazzi annessi: canonici regolari l., religiosi che vivono in comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata...
conciliazióne s. f. [dal lat. conciliatio -onis]. – 1. Il conciliare o il conciliarsi (nel sign. proprio); pacificazione: adoperarsi per la c. degli animi; tentare una c., venire a una conciliazione. Per antonomasia, la Conciliazione, l’accordo...