L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] 1511 il re di Francia Luigi XII, in guerra contro Giulio II, fece convocare da vescovi a lui fedeli un concilioecumenico con l'obiettivo di procedere a una profonda revisione dei costumi della Chiesa, alla condanna del clero corrotto, a cominciare ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] 593 (ibid., nr. 4), ma Costanzo aveva evitato di far recapitare la lettera poiché, facendo essa riferimento al V concilioecumenico, poteva essere controproducente; G. non aveva esitato ad approvare l'operato del vescovo di Milano (ibid., nr. 37 ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] opinione sia a favore sia contro il decreto, finché l'8 dicembre del 553 finì per approvare i deliberati del concilioecumenico che si era svolto a Costantinopoli nel maggio di quell'anno e che aveva ratificato la condanna dei Tre Capitoli. Vigilio ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] successivo, il papa lo includeva nel numero degli ufficiali di Curia inviati a Trento per assistere al concilioecumenico ivi convocato. Non essendoci pervenuto il documento di nomina, non sappiamo quali precise mansioni fossero state affidate ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] prerogative primaziali del pontefice consolidate dall’attributo dell’infallibilità (più tardi elevata a principio dogmatico dal concilioecumenico Vaticano I), oltre a generare effetti imponenti nella sfera devozionale e a portare nuova linfa al ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] allontanato. Al rientro, Liberio cercò comunque di ristabilire la pace nella comunità e per il resto rimase estraneo al grande concilioecumenico voluto da Costanzo II nel 359, tenuto a Rimini per gli occidentali e a Seleucia per gli orientali, e a ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] nota: qui nel 325 l’imperatore decide di radunare i vescovi delle comunità cristiane per quello che sarà il primo concilioecumenico della storia della Chiesa (figg. VII 1, 2; secondo volume III 6). Esigenze normative, come l’individuazione di un ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] decisamente sottolineato la piena consapevolezza con cui il papa poche settimane dopo l'elezione decise la convocazione di un concilioecumenico. Fu una decisione del tutto personale, con la coscienza di valersi dei suoi poteri di capo della Chiesa ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] 593 (ibid., n. 4), ma Costanzo aveva evitato di far recapitare la lettera poiché, facendo essa riferimento al V concilioecumenico, poteva essere controproducente; G. I non aveva esitato ad approvare l'operato del vescovo di Milano (ibid., n. 37 ...
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Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] ., p. 929, nota 138. Per altri riferimenti bibliografici si veda COGD I, p. 4 nota 5.
117 Sul titolo di ‘concilioecumenico’, cfr. H. Chadwick, The Origin of the Title “Oecumenical Council”, in Journal of Theological Studies, 23 (1972), pp. 132-135 ...
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concilio
concìlio s. m. [dal lat. concilium «convocazione, convegno», comp. di con- e tema di calare «convocare, chiamare»]. – 1. Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa; nella Chiesa cattolica, c. ecumenico, adunanza di tutti i...
ecumenico
ecumènico agg. [dal lat. tardo oecumenĭcus, gr. οἰκουμενικός, agg. di οἰκουμένη: v. ecumene] (pl. m. -ci). – Universale, soprattutto con riferimento alla religione: il carattere e. della religione cristiana; in partic.: concilio...