Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] Cornelio contro Novaziano (Epp. 44-55, 59, 60), e riusciva a ottenere che la chiesa diRoma si mantenesse in comunione con lui. Faceva decidere in un concilio (252) il perdono a tutti i lapsi che avessero fatto penitenza, organizzava i soccorsi in ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] l'antico simbolo romano, negli usi della chiesa diRoma. Sennonché, le basi di questa ricostruzione storica sono state scosse da Ed. Schwartz, il quale con alla mano gli atti del conciliodi Calcedonia, ha dimostrato la solida fondatezza della ...
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. Col nome di Decretales (epistolae decretales) si solevano un tempo indicare le costituzioni pontificie di carattere generale, che, redatte in forma di lettera, contenevano spesso norme di diritto. Canonicamente [...] due di Bonifacio VIII e di Urbano IV, le costituzioni da lui emanate e i canoni del Conciliodi Vienna. decretalium, I, 2ª ed., Roma 1905, p. 162 segg. e 354 segg.; F. Maroto, Institutiones iuris canonici, Madrid-Roma-Barcellona 1919, pp. 72 segg. ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] bolla Docta Sanctorum di papa Giovanni XXII, del 1323. Pio V ordinò, dopo il conciliodi Trento, una G. M. Tommasi, Responsoriale et Antiphonarium Rom. Ecclesiae, in Opera omnia, IV, Roma 1749, pp. 1-360; H. Leclercq, in Dict. d'archéol. chrét. et ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] patto di dividerne i frutti.
La "commendatio" romana.
Già nell'epoca repubblicana in Roma personaggi il diaconato.
Tutti i tentativi di riforma della Chiesa cercarono di colpire queste commende: cosi Gregorio X nel conciliodi Lione del 1274 (c. 15 ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] universae Ecclesiae Concilium editum a Monacho Benedictino, Roma 1865 il testo greco fu edito a parte a Roma 1864 (ristampa di collezione prec.); E. Cecconi, Studi storici sul Conciliodi Firenze, Firenze 1869; Th. Frommann, Kritische Beiträge ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] ), Nonantola (sempre unita all'arcivescovado di Modena), Subiaco, S. Paolo fuori le mura diRoma, S. Martino sul M. Cimino divenne regolare solo con l'ottavo conciliodi Toledo, del 653.
Sull'origine e il carattere di questo diritto si discusse; l ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] e poi il can. 2 del conciliodi Costantinopoli (381) e il can. 9 del conciliodi Calcedonia (451). Nel diritto antico le diocesi soggette all'episcopus urbicus, ossia al vescovo diRoma. Astraendo dalla questione se da principio i vescovi suburbicarî ...
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È collocata come ultima fra le lettere di S. Paolo nell'ordine comune del Nuovo Testamento: e idealmente può essere considerata come un anello di congiunzione tra l'epistolario paolino e il Vangelo di [...] affacciate: Corinto, Antiochia, le chiese di Galazia, e con maggiori probabilità Gerusalemme, Roma, Alessandria. La frase οἱ ἀπὸ del valore canonico della lettera anche in Occidente.
Il conciliodi Trento, fissando il canone dei libri santi adottò, ...
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Nato ad Alcalá de Henares in Spagna il 10 marzo 1503, dall'arciduca Filippo il Bello d'Austria e da Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia, morto il 25 luglio 1564. [...] didididi confine di passare di Giovanni Sigismondo, figlio dididididididi ragioni familiari.
Nei casi di assenza di suo fratello, molto frequenti e di tempi di Carlo conciliodidi Trento, Bernardo didi venerazione e di indicazioni di fonti in ...
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costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un governo, d’un...
welfare aziendale locuz. s.le m. All’interno di una azienda, l’insieme delle iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori. ◆ L'autrice [Elisabetta Benenati] apre una finestra sulla politica...