Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] persuadere a presentarsi a Roma, ma, avendo capito che lo avrebbero condannato, fuggì dal convento di S. Maria in nel 1561 a Pio IV di potersi scolpare dinnanzi al conciliodi Trento; onde, perduta ogni speranza diconciliazione con la Chiesa, vagò ...
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È incerto se Bernardo da Pisa, abate del monastero cisterciense di S. Anastasio a Roma, che fu eletto papa ex insperato concorditer il 15 febbraio 1147, fosse dei Paganelli di Montemagno; pisano lo dicono [...] (7 luglio 1148) E. celebrò un concilio italiano, promulgando i decreti di Reims e risolvendo questioni tra vescovi. Da Solo il 9 dicembre 1152, compostosi con i Romani, ritornò in Roma, dove con la pietà e la mitezza guadagnò i cittadini, sicché ne ...
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FLAMINIO, Marco Antonio
Bindo Chiurlo
Umanista nato nel 1498 a Serravalle (ora, con Ceneda, Vittorio Veneto), morto a Roma il 17 febbraio 1550. Ingegno precocissimo, fu accolto come "giovinetto prodigio", [...] Giberti a Verona e, per più breve tempo, del cardinale Polo, che lo condusse seco al Conciliodi Trento, dove rifiutò, prima, l'alto onore di segretario del Concilio stesso, come poi quello del vescovado. Ammiratore ed amico, oltre che del Polo ...
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Dei suoi primi anni nulla sappiamo. Formò la sua istruzione a Napoli, dove dimorò nella prima decade del 1400 al tempo del re Ladislao. Poi al servizio, come supponiamo, di qualche mercante viaggiò in [...] , e Ferrara divenne la sua residenza definitiva. Ebbe dal marchese una missione a Roma nel 1432 e al conciliodi Basilea nel 1433. Reduce da Basilea, raggiunse a Firenze la curia pontificia di cui divenne segretario e la seguì a Bologna, a Ferrara e ...
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Filosofo, scienziato, scrittore. Nacque in Arbe sull'isola omonima, nel 1560 da nobile famiglia dalmata. Fatti i suoi studî nel seminario di Loreto e all'università di Padova, fu accolto nell'ordine dei [...] in varie città e tra le altre a Padova e a Roma. È di questo periodo il lavoro: De radiis visus et lucis in vitris Conciliodi Trento di fra Paolo Sarpi. Di mente vasta e d'ingegno multiforme, ma di carattere irrequieto, ambizioso e avido sempre di ...
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Nato a Roma, da umile famiglia di Castello, diocesi di Penne, appena undicenne diede prove meravigliose d'improvvisatore nella musica e poesia, onde fu soprannominato il poetino. A sedici anni a Ferrara [...] e educative del conciliodi Trento e della compagnia di Gesù; ma sono pur notevoli alcuni accenni di teorie, che Carafa nel suo De Gymnasio Romano et de ejus professoribus, Roma 1751; l'aveva preceduto Giuseppe Castalione, Silvii Antoniani S. R ...
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Nacque a Bologna da Pier Niccolò Albergati di nobilissima famiglia, nel 1375. A venti anni vestì l'abito dei certosini, e presto divenne priore di quel monastero. Nel 1417, il 4 di gennaio, fu eletto vescovo [...] di nuovo nel 1431, inviato nunzio in Francia, per trattar di pace con quel re e col re d'Inghilterra; e, nel 1433, fu legato pontificio presso il conciliodi .: B. Cavallo, Vita del Beato Niccolò Albergati, Roma 1654; E. M. Zanotti, Vita del Beato ...
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Cardinale, nato a Ferrara il 25 agosto 1509 dal duca Alfonso I e da Lucrezia Borgia, morto a Tivoli il 2 dicembre 1572. A dieci anni era già arcivescovo di Milano per rinuncia dello zio card. Ippolito [...] nel 1861-63 per le discordie religiose di Francia e la riapertura del conciliodi Trento; in essa la sua abilità delle grandi ville romane, come la sua collezione di opere d'arte, nel palazzo di Monte Giordano a Roma, non aveva rivali. Ma la sua vita ...
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. Nome convenzionale dato a un'opera latina in quattro libri, pubblicata per la prima volta, come Opus illustrissimi Caroli Magni... contra synodum quae in partibus Graeciae pro adorandis imaginibus stolide [...] e l'imperatore Costantino VI. Sappiamo che Carlomagno, letti gli atti del Conciliodi Nicea, inviò ad Adriano I le sue critiche, in certi capitula, che furono portati a Roma, probabilmente nel 794, da Angilberto. Secondo ogni probabilità, questi non ...
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Alla morte di Zosimo (27 dicembre 418), l'arcidiacono Eulalio pensava a procurarsi la sede papale. Non ancora finita la cerimonia funebre di Zosimo, egli se ne tornò al Laterano coi diaconi suoi colleghi [...] al Laterano. Il prefetto diRoma, Simmaco, stette per Eulalio e scrisse a Ravenna in suo favore; però anche gli aderenti di Bonifacio si fecero sentire alla corte ed il governo convocò le due parti a Ravenna. Fu deciso che un concilio si tenesse nel ...
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costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un governo, d’un...
welfare aziendale locuz. s.le m. All’interno di una azienda, l’insieme delle iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori. ◆ L'autrice [Elisabetta Benenati] apre una finestra sulla politica...