Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] quale gli Stati sostennero le tendenze episcopali, affermatesi nei Concilidi Pisa (1409), di Costanza (1411-18) e di Basilea (1431), e mirarono alla nazionalizzazione dellaChiesa attraverso l’affermazione di una competenza religiosa dei sovrani e ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Carla Casagrande
Nacque a Verona da Domenico e da una Paola nella prima metà del sec. XV.
L'ambiente familiare pare presentarsi propizio alla futura vocazione del D.: la madre, [...] sopraintendente alla fabbrica dellachiesa e del convento dei minori di Verona, un che, dal conciliodi Costanza (1415) fino, al pontificato di Alessandro VI, A. Fantozzi, La riforma osservante dei monasteri delle clarisse nell'Italia centrale ( ...
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DELLA BERETTA, Giovanni Antonio
Costanza Ichino Rossi
Nacque a Milano il 15 luglio 1733 dal conte Carlo Fabrizio, di famiglia di antica nobiltà pavese, e da Anna Teresa D'Isabella, di famiglia patrizia [...] , inoltrando ricorso alla Congregazione del Concilio; non volle accedere ad alcuna delle proposte di composizione di cui si fece promotore il ministro di Lione si segnala soprattutto un vigoroso intervento di rivendicazione dei diritti dellaChiesa ...
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DELLA PORTA (de Porta), Matteo
Norbert Kamp
Nato nella prima metà del sec. XIII, il D. apparteneva a una famiglia del patriziato di Salerno che nelle proprie genealogie dei secoli XII e XIII indicava [...] infatti che il D. aveva l'intenzione di investire della questione il concilio convocato da Gregorio X nel 1273 a Lione e di sollecitare in questa sede una riformadella "status regni" e l'abolizione delle imposte ingiustificate, visto che nel Regno ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] si occupano del culto divino, spesso sono chierici senza neppure il diaconato.
Tutti i tentativi diriformadellaChiesa cercarono di colpire queste commende: cosi Gregorio X nel conciliodi Lione del 1274 (c. 15, in VI, I, VI, de elect.); così il ...
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DECIO, Filippo
Aldo Mazzacane
Nacque nel 1454 a Milano, dove il padre Tristano, patrizio del piccolo centro di Desio, del quale portava il nome, conduceva vita di gentiluomo, frequentando la corte e [...] dovett'essere neppure insensibile ai temi diriformadellaChiesa che i sostenitori del concilio agitavano. Adottò numerose cautele, riaffermando di continuo la propria ortodossia e mostrando di offrire la propria collaborazione solo dopo ripetuti ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] infatti negli spiriti più elevati e pii la religiosità intima, messasi la Chiesa, premuta dalla ribellione protestante, sulla via delleriforme disciplinari, ch'ebbero la loro sanzione dal Conciliodi Trento, e istituitasi da questo la Congregazione ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] l'espansione della scuola di Hirsau, e l'inizio dell'uso della vòlta. Il monastero benedettino di Hirsau, nella Foresta Nera, passato alla riforma cluniacense, si era fatto banditore di una disciplina più rigorosa e dell'indipendenza dellaChiesa da ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] in Polonia dellariformadellaChiesa che vi s'impose grazie soprattutto all'azione energica dell'arcivescovo di Gniezno, Enrico -romano della Polonia, si erge, dopo il conciliodi Trento, la Controriforma che dà alla rinnovata chiesa polacca il ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] stornare il pericolo, avvicinandosi al papa Gregorio X. Al conciliodi Lione (1274), il gran logoteta, Giorgio Acropolita, in nome dell'imperatore, riconobbe la supremazia del pontefice sulla chiesa ortodossa e Gregorio X s'impegnò a impedire che i ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...