DODONE
Laurent Feller
Le fonti relative alla vita e alla carriera di D., vescovo di Rieti dal 1137 fino alla sua morte avvenuta nel 1181, non forniscono alcuna notizia sulla sua provenienza sociale [...] stesso D. sarebbe il tipo ideale di vescovo che la riforma aveva disegnato.
D. tuttavia non concilio lateranense che risolse lo scisma vittorino e lanciò l'appello per una terza crociata. I due temi dell'unità dellaChiesa e della riconquista di ...
Leggi Tutto
LOFFREDO, Enrico
Simone Ragagli
Nacque a Napoli nel 1507, da Francesco, presidente del Regio Consiglio, e da Beatrice, appartenente a un ramo non precisato dei Caracciolo.
Lo zio, da identificare con [...] di Madruzzo, vescovo e cardinale ospitante, nella proposta di un programma di lavori nel quale la questione dellariformadellaChiesa del concilio sulla riformadelle istituzioni ecclesiastiche, poi dovette scusarsi formalmente di fronte ai ...
Leggi Tutto
EGIDIO
Giancarlo Andenna
Di umile famiglia, nacque nel territorio di Piacenza negli ultimi decenni del sec. XII. A queste poche notizie fornite dal vescovo umanista Fabrizio Marliani, che scriveva nel [...] visitò il cenobio di S. Savino di Piacenza e promulgò nella chiesa abbaziale, alla presenza dell'abate Arduino, del priore Bonifacio, di numerosi altri superiori dei priorati dipendenti da quel monastero, alcune costituzioni diriforma, con le quali ...
Leggi Tutto
LA FONTAINE, Pietro
Giovanni Vian
Nacque a Viterbo il 29 nov. 1860, da Francesco e da Maria Bianchini.
Il padre era di origine ginevrina ed ex soldato dello Stato pontificio, la madre era figlia dell'amministratore [...] (1919-1927), ibid., pp. 141-181; G. Vian, La riformadellaChiesa per la restaurazione cristiana della società. Le visite apostoliche delle diocesi e dei seminari d'Italia promosse durante il pontificato di Pio X (1903-1914), Roma 1998, ad ind.; C ...
Leggi Tutto
CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] ). Fu su iniziativa del C. che il. concilio decise, il 22 genn. 1546, di trattare parallelamente dogma e riforma. Nel dibattito sulla Vulgata, il C. chiese che venissero stabiliti testi autentici della Bibbia anche nelle lingue greca ed ebraica, ed ...
Leggi Tutto
BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] disegno, concepito fin dal 1527, di una generale revisione e riformadelle leggi e degli statuti lucchesi, , L. Valla e la donazione di Costantino nel sec. XV con un testo inedito di A. Cortesi, in Riv. di storia dellaChiesa in Italia, IV (1950), pp ...
Leggi Tutto
BIANCIARDI, Stanislao
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Montegiovi (frazione di Castel del Piano, Grosseto) il 28 aprile 1811 da Giovanni (che, rimasto vedovo, abbracciò lo stato ecclesiastico, affidando [...] affiorano alcuni motivi schiettamente religiosi quali la denuncia della decadenza del clero e il desiderio di un ritorno alla povertà e semplicità evangelica.
Il problema dellariformadellaChiesa fu affrontato dal B. in particolare sull'Esaminatore ...
Leggi Tutto
PANIGAROLA, Margherita
Rita Bacchiddu
PANIGAROLA, Margherita (in religione Arcangela). – Nacque nel 1468 a Milano da Gottardo, cancelliere del duca Gian Galeazzo Visconti, e da Costanza S. Pietro.
Battezzata [...] periodo era fortissima. A partire dal 1514 i temi dellariformadellaChiesa e della venuta di un papa angelico divennero prevalenti nelle visioni di suor Arcangela che, riferendosi al testo dell’Apocalypsis nova, in una lettera del 10 agosto 1514 ...
Leggi Tutto
ENRICO da Ceva
Raniero Orioli
Di questo frate minore, probabilmente originario di Ceva (Cuneo), non si conoscono dati anteriori al secondo decennio del sec. XIV né si sa quale esito abbia avuto la vicenda [...] si che su Federico si fossero appuntate le simpatie e le speranze sia di coloro che auspicavano una riformadellaChiesa sia di coloro che speravano in un recupero delle fortune ghibelline: Dolcino da Novara aveva indicato in Federico III il futuro ...
Leggi Tutto
CESI, Paolo Emilio
Franca Petrucci
Di famiglia originaria dell'Umbria, nacque a Roma nel 1481 da Angelo, avvocato concistoriale, e da Franceschina Cardoli di Narni. Abbracciò la carriera ecclesiastica [...] aveva innalzato al rango di principe dellaChiesa; ed infatti non risulta ad una riformadella città e della Curia di Roma. Nello delle norme che sarebbero state emanate nel conciliodi Trento, ebbe fama di uomo ricco e caritatevole, pio e di ...
Leggi Tutto
postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...