Concilio Vaticano II
Concìlio Vaticano II. – L'ultimo concilio ecumenico è diventato, nel periodo di tempo che ha visto Benedetto XVI succedere sulla sede di Pietro a Giovanni Paolo II, un tema di straordinaria [...] diriforma selvaggia lo avevano convinto che, come già aveva scritto nel 1965, era necessario un discernimento diventato nel corso del tempo e nel concreto delle circostanze una forma di resistenza nei confronti della qualificazione del concilio ...
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Concilio universale, fra i più importanti dellaChiesa cattolica (1545-63).
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già al tempo di Clemente VII: per il suo disegno [...] e senza la partecipazione dei protestanti. Subito si discusse se il concilio dovesse iniziare a trattare diriforma disciplinare dellaChiesa, come chiedeva, con altri, Carlo V, o di questioni dottrinarie, come auspicava il papa. Si decise che le ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] suoi carteggi: al centro non è più il giovanile entusiasmo diriforme legato all'ideale dellaChiesa primitiva ma il tentativo diconciliare l'anima religiosa con l'anima politica all'interno delle strutture che egli vede come proprie e peculiari ...
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DI CAPUA, Pietro Antonio
Andrea Gardi
Nacque nel 1513 da una grande famiglia feudale napoletana, secondo figlio di Annibale e Lucrezia Arcamone; il fratello maggiore Vincenzo ottenne per matrimonio [...] e di diritto canonico. Sicuramente conosceva le Sacre Scritture i concili, la patristica, teologi contemporanei come Erasmo, Eck e Johannes Gropper, autori dellaChiesa greco-ortodossa (Fozio, Teofilatto, Teofane) e gli scrittori riformati: Lutero ...
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DELLA PORTA, Ardicino
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Piacenza, nacque a Suno in provincia di Novara, da Genesio, dottore in legge, nella seconda metà del XIV secolo. Prese in moglie Gioacchina [...] di nuovo discussa la causa tridentina, presente l'imperatore Sigismondo; come anche, nell'ottobre, a quella in cui si erano discussi alcuni articoli sulla progettata riformadellaChiesa.
Eletto papa Martino V (11 nov. 1417), e avviandosi il concilio ...
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RiformadellaChiesa
Con questo nome si intende generalmente il processo svoltosi nella cristianità occidentale tra 11° e 12° sec. volto a sganciare le istituzioni ecclesiastiche dal controllo dei laici [...] di questo movimento va segnalato il Conciliodi Sutri del 1046 in cui l’imperatore Enrico III depose i tre papi rivali allora esistenti, rappresentanti delle fazioni dellRiforma. Tale scontro raggiunse il livello più alto sotto il pontificato di ...
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DELLA CORNIA (Della Corgna, Della Corgnia), Fulvio (Fulvio Giulio)
Irene Fosi Polverini
Figlio di Francesco, detto Francia, e di Giacoma Ciocchi Del Monte, nacque a Perugia nel novembre 1517. Discordi [...] Stefani con congrua di 100 scudi annui da prendersi ad arbitrio sulle rendite dellachiesa e del monastero. La controversia con i benedettini si trascinò per anni e fu condotta anche davanti alla sacra congregazione del Concilio che sentenziò la ...
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DELLA ROVERE, Girolamo
Enrico Stumpo
Nacque a Torino nel 1530 da Lelio, dei signori di Vinovo, e da Anna dei conti di Piossasco, da nobile e antica famiglia che aveva già avuto diversi vescovi e cardinali, [...] di grandi abilità diplomatiche ma di scarse doti diriformatore, in quel particolare clima diRiforma cattolica che s'instaurò subito dopo il conciliodidellaChiesa metropolitana di Torino .... Torino 1840, pp. 287 ss.; T. Vallauri, Storia della ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Carla Casagrande
Nacque a Verona da Domenico e da una Paola nella prima metà del sec. XV.
L'ambiente familiare pare presentarsi propizio alla futura vocazione del D.: la madre, [...] sopraintendente alla fabbrica dellachiesa e del convento dei minori di Verona, un che, dal conciliodi Costanza (1415) fino, al pontificato di Alessandro VI, A. Fantozzi, La riforma osservante dei monasteri delle clarisse nell'Italia centrale ( ...
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DELLA TORRE, Giovanni
Stefano Andretta
Nacque a Bergamo da Girolamo di Luigi e Giulia Bembo di Gian Matteo, nipote del cardinale Pietro, in data posteriore al 1549 (data del matrimonio dei genitori; [...] , centro propulsore del cattolicesimo. Di qui il D. iniziò una vasta e indefessa attività per l'applicazione delle decretali del conciliodi Trento con particolare riguardo alla disciplina del clero, la riforma dei monasteri, la moralizzazione dei ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...