Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] sulla pratica riformadellachiesa e sulla riduzione all'ubbidienza degli ussiti della Boemia, si presentò il problema dell'unione fra l'Oriente e l'Occidente, che i Bizantini mostravano di desiderare. I Padri del concilio pretesero di avocare a ...
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Arcivescovo di Milano, cugino di san Carlo (v.), nato da Giulio Cesare e da Margherita Trivulzio a Milano il 18 agosto 1564, alla vigilia dell'ingresso di S. Carlo in Milano. Parve dapprima inclinato alle [...] alla riforma del clero e del popolo, continuando ad applicare i canoni del concilio Tridentino in ogni campo della vita e disciplina religiosa. Di fronte alle autorità civili difese e sostenne, come già Carlo, il punto di vista dellachiesa. Fu di ...
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Unico figlio di Corrado II di Franconia imperatore e di Gisella, vedova di Ernesto I duca di Svevia, nacque il 28 ottobre 1017. In Baviera passò la gioventù sotto la guida di autorevoli educatori, Brunone [...] . E appunto in Toscana, col pretesto di un concilio ivi indetto per la riformadellaChiesa, venne l'imperatore. Sennonché Goffredo riuscì a fuggire in tempo in Lorena e la consorte di lui, prossima parente di Enrico e sua amica d'infanzia, poté ...
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Febronio è lo pseudonimo sotto il quale generalmente è conosciuto Giovanni Nicola von Hontheim, storico, giurista e teologo, nato il 27 gennaio 1701 in Treviri, morto in Montquintin (Lussemburgo) il 2 [...] degli apostoli. I vescovi partecipano al concilio ecumenico, supremo organo indipendente dellaChiesa in materia di fede, di morale e di disciplina ecclesiastica, al quale spetta di giudicare il pontefice e di accogliere gli appelli contro le sue ...
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. Famiglia francese originaria della Touraine Nel corso del sec. XV, varî membri della famiglia arrivarono a posti importanti: Bertrand fu notaio e segretario di Carlo VII; un altro figlio, Jean il giovane, [...] e professori e con la sorella del re, Margherita regina di Navarra, egli cercò d'introdurre nella diocesi di Meaux una specie diriformadella religione cattolica. Alla fine del 1520, chiamò presso di sé Lefèvre d'Étaples, Gérard Roussel, Michel d ...
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Teologo francese, nato a Compiègne nel 1350, morto ad Avignone fra il 1420 e il 1425. Ebbe un posto di studio nel celebre Collegio di Navarra, e si licenziò in teologia nell'Università di Parigi nel 1381. [...] , come il suo discepolo Giovanni Gerson, sostenne la superiorità del concilio sul papa, domandò la riformadellaChiesa nel suo capo e nelle sue membra, attaccò le dottrine eretiche di Giovanni Huss e propugnò la candidatura del futuro papa Martino V ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Conciliodi Basilea e si pose [...] 1447) vescovo di Trieste, poi (1450) di Siena, collaborando attivamente alla riconciliazione dellaChiesa con l' della prammatica sanzione di Bourges; fu in grave contrasto con Giorgio di Poděbrady re di Boemia per le compattate del Conciliodi ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] d'un nuovo ordine religioso, quale fu quello dei gesuiti (27 settembre 1540). Di pari passo con il concilio doveva procedere la riforma interna dellaChiesa, che Paolo III agevolò creando cardinali a essa favorevoli, come G. Contarini, G ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] Padri dellaChiesa. In particolare il Conciliodi Trento fissò il dogma del peccato originale e quello della giustificazione dopo il peccato originale. Anche nel campo dellariforma disciplinare il concilio svolse opera essenziale, dando norme per la ...
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Cardinale (Venezia 1483 - Bologna 1542); nominato cardinale da Paolo III nel 1535, dopo aver reso importanti servigi politici e diplomatici a Venezia, fu il più deciso tra i fautori di una riforma interna [...] dellaChiesa. Presidente della commissione convocata nel 1536 per preparare il concilio e studiare le basi dellariforma, stese la relazione Consilium de emendanda Ecclesia. Il suo sforzo diconciliazione a Ratisbona (1541), con la sua formula ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...