L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del conciliodi Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] ad Asti e quindi a Lione, dove si concluse: il suo scarso valore ha finito per farlo passare alla storia con il nomignolo dispregiativo di "conciliabolo". Il fallimento dell'assise, comunque, non coinvolse l'idea conciliare. Al contrario, Giulio II ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] 51, 60), e poi ai vescovi delle Gallie: Eterio diLione, Sereno di Marsiglia, Virgilio di Arles metropolita delle Gallie, Desiderio di Vienne e Siagrio di Autun, Protasio di Aix; e ancora a Stefano, abate di Lerins, al patrizio Arigio già rettore del ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] , 490 seg., 515, 539. Una variante del tipo precedente è stata battuta a Lione (RIC VIII, p. 178) e ad Arles (ivi, p. 206).
47 125, in partic. 122.
98 Preso atto che un conciliodi vescovi riuniti nella stessa Sirmio ne aveva ordinato la deposizione ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] il suo predecessore Gregorio IX aveva progettato, ossia destituire l’imperatore al concilio generale diLione (1245)68, egli rinunciò a citare il nome di Costantino nella sentenza di destituzione. Tale sentenza fornisce, non tanto nel testo in sé69 ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] presente, accanto a Costantino e Massimiano, sul recto dei folles diLione, prodotti nella prima metà del 308, che al verso celebrano nel 314, quando Costantino organizzò ad Arles il concilio per affrontare il problema donatista, l’evento potrebbe ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] sollecitò dal re la pubblicazione in Francia del conciliodi Trento, ma non poté ottenere nient'altro che di Francia, sotto pena di scomunica, di liberare entro dieci giorni il cardinale di Borbone e l'arcivescovo diLione ed entro sessanta giorni di ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] Pietro e Paolo, definiti da Ireneo diLione come «i gloriosissimi fondatori della era allora Augusto insieme a suo figlio Gallieno.
89 Per le decisioni prese al conciliodi Arles del 313 sul problema cfr. infra.
90 Le lettere sono citate ad hoc ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] Treviri, era stata avanzata anche la candidatura diLione: cfr. RIC VI, p. 29. Per il riferimento al ‘Palazzo’ di Arles, cfr. Paneg. 7(6)14. da contrasti che anche il recente conciliodi Nicea non era stato in grado di superare. Si tenga presente, per ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] di questioni di carattere meccanico e architettonico. Desargues, che proveniva da una facoltosa famiglia diLione, era collegato ad alcuni intellettuali francesi di v. III/2: Dal primo Quattrocento al Conciliodi Trento, 1980, pp. 244-288.
Hall 1952 ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] mondo: dai seminari prescritti dalle disposizioni del Conciliodi Trento, ai collegi e alle scuole destinate -1672) fu inviato dall'Ordine a Lione dove doveva studiare scienze farmaceutiche in vista di un futuro impiego nelle missioni canadesi. Anche ...
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