Con questo nome sono designati comunemente, dalla città di Albi, gruppi di eretici, affini ai catari, del mezzodì della Francia; sebbene più esattamente si sarebbero dovuti designare dalla città di Tolosa, [...] venisse dal di fuori per porvi rimedio; e vi pensò, dopo le condanne di Alessandro III (1179) e del conciliodi Verona Arnaldo riuscì a radunare nel giugno 1209 a Lione un forte esercito di cavalieri e di gente raccogliticcia, e ne fu egli stesso ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] Un concilio convocato da C. accoglieva invece il ricorso delle chiese di Legio e Asturica (Leon e Astorga) e di Emerita (Mérida); poco dopo, C. stesso premeva su Stefano perché fosse rinnovata la condanna, pronunciata già da Faustino vescovo diLione ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] Un antifonario diLione ci è reso noto da Amalario (Patrol. lat., CIV, col. 328 segg.) ed uno di Tours dalla cronaca di Fontenelle (Gesta la bolla Docta Sanctorum di papa Giovanni XXII, del 1323. Pio V ordinò, dopo il conciliodi Trento, una revisione ...
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GIOACCHINO da Fiore
Mario Niccoli
Profeta calabrese, una delle figure più notevoli della spiritualità cristiana durante il Medioevo.
Scarsissimi i dati biografici che si possono ricavare dagli scritti [...] intelligentiae di Eucherio diLione (sec. V), l'originalità di G. è nella visione arditissima di rinnovamento religioso unitate seu essentia trinitatis contro Pier Lombardo, condannato dal concilio lateranense del 1215. Un manoscritto Liber de vera ...
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GRAZIANO
Guido Bonolis
. Monaco camaldolese, nato in Italia, residente nel monastero di S. Felice di Bologna, dove insegnava teologia. S'ignora l'anno della sua nascita; è probabile che egli vivesse [...] posteriore al 1139, poiché vi si riportano i canoni del II Concilio Lateranense, tenuto in quell'anno; e sembra che sia stata di Enrico Eggesteyn. Importanti sono quelle di Parigi del 1505, a cura di Giovanni Chappuis, e diLione, del 1554, a cura di ...
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Tassa di un decimo, pagata, così in Grecia come a Roma, allo stato, alla città, a un tempio, sopra i frutti d'un terreno o l'entrata di merci in una città o il bottino di guerra. La più caratteristica [...] riformatori prendono posizione contro la decima, e il conciliodi Trento si occupa ex professo delle decime nella abolita.
Bibl.: P. Rebuf (Rebuffus), Tractatus de decimis, Lione 1564; Tyndarus, De decimis, in Collectio tractatuum universi iuris, ...
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Città della Francia centro-orientale, capoluogo di circondario nel dipartimento di Saône-et-Loire. Si stende ad anfiteatro sulla collina boscosa del Montjeu, ai cui piedi scorre l'Arroux. La città, qual'è [...] chiesa di Autun fu senza dubbio figlia di quelle greche diLione e di Vienne, ed esisteva nel sec. III. La città è ricca di preziose ripetizione del can. 18 del conciliodi Agde (506) e voleva ovviare alla trascuranza di molti cristiani verso la S. ...
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IMMAGINE (lat. imago -inis; fr. image; sp. imagen; ted. Bild; ingl. image)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
Laura OLIVIERI
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Rappresentazione visibile, spesso idealizzata, ottenuta mediante il [...] della filosofia greca, negò recisamente lo scopo di adorazione (can. 36 del conciliodi Elvira (v. iliberri) e attribuì Altri notevoli episodî di reazione al culto delle immagini furono quelli di Claudio di Torino (v.) e di Agobardo diLione (v.) ...
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. È nella dottrina cattolica il privilegio, tutto proprio della Vergine Maria, "di essere stata, fin dal primo istante del suo concepimento, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, [...] cominciarono quando i canonici della cattedrale diLione introdussero nel proprio coro la festa di scomunica ai partigiani dell'una sentenza di tacciar di eresia i fautori dell'altra. Il conciliodi Trento (17 giugno 1546) confermò le disposizioni di ...
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. Fu eletto re dei Visigoti nel 485, alla morte di suo padre Enrico. Il regno confinava allora, a NE. della Gallia, con il regno franco di Clodoveo. Questi, dopo essersi assai allargato ad E., si propose [...] permettendo altresì la convocazione del conciliodi Agde, e cercò di rendersi amiche le popolazioni sottomesse p. 31 segg.; Gotofredo nei Prolegomena, cap. VII al Codex Theodosianus commentato, Lione 1665, I, p. cxcv, o Mantova 1740, I, p. ccxxxvi). ...
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