Giulio de' Medici (Firenze 1478 - Roma 25 sett. 1534), figlio naturale poi legittimato di Giuliano di Cosimo il Vecchio; cardinale nel 1513, influente vicecancelliere durante il pontificato del cugino [...] di Roma (1527). Riaccostatosi a Carlo V (pace di Barcellona, 1529), lo incoronò a Bologna nel 1530, ottenendone l'aiuto militare contro Firenze problemi politici e il timore di dover convocare un concilio determinò irresolutezze decisive nei confronti ...
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GIULIO II papa
Giovanni Battista Picotti
Giuliano della Rovere nacque ad Albissola presso Savona il 5 dicembre 1443, da povera famiglia. Francescano, attese a Perugia dal 1468 a studî di diritto; dallo [...] ; per i maneggi loro era indetto, in nome di nove cardinali, un concilio a Pisa (16 maggio 1511). La lotta passava così valore, a decorare il soffitto della Sistina. Michelangelo fuggì a Firenze (17 aprile 1506), poi raggiunse il papa a Bologna e ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (App. IV, ii, p. 82; V, ii, p. 464)
Giovanni Maria Vian
Tra il 1992 e il 1999 il pontificato di G. P. ii è stato caratterizzato da una sostanziale conferma delle linee di tendenza [...] di queste assemblee sinodali e cardinalizie ha di fatto ulteriormente incrementato la dimensione collegiale del governo della Chiesa (voluta dal Concilio Karol Wojtyła, un papa tra due totalitarismi, Firenze 1998; J. Ratzinger, Giovanni Paolo ii. ...
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GREGORIO VII papa, santo
Giovanni Soranzo
Si chiamava Ildebrando ed era nato a Rovaco di Soana, borgata senese, tra il 1013 e il 1024. Ebbe per padre tal Bonizone non nobile; col favore di suo zio, [...] sopravvenne la morte di Leone IX. Forse in attesa di ordini del nuovo eletto, si fermò in Francia a lavorare per la causa della riforma; questo apostolato interruppe solo per partecipare al concilio indetto da Vittore II a Firenze (giugno 1055) per ...
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URBANO VIII papa
Rosario RUSSO
Quinto figlio di Antonio Barberini (v. barberini, Famiglia) e di Camilla Barbadori, Maffeo Barberini nacque in Firenze, dove fu battezzato, il 5 aprile 1568. Compiuti [...] i primi studî a Firenze presso i gesuiti, fu affidato allo zio Francesco Barberini, ricco prelato della Curia, e a di convocare un concilio. E mentre nell'autunno 1633 Madrid gli proponeva di entrare in una lega antifrancese, Parigi gli proponeva di ...
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Frate minore, traduttore e commentatore della Divina Commedia. Nato circa il 1360 a Serravalle, piccolo paese della Repubblica di S. Marino, fu reggente degli studî conventuali a Firenze intorno al 1395 [...] di Fermo. Dal 1414 al 1418 prese parte al concilio ecumenico di Costanza; e qui, tra le gravissime occupazioni del concilio, comune rito. Martino V lo trasferì alla fine del 1417 alla diocesi di Fano, dove morì nel 1445.
Bibl.: Padre C. Ortolani da ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] del crocifisso si diffuse prima che in Occidente, perché il concilio Trullano (692) ordinò che sulle croci non si ponesse il caso della Crocifissione dell'Angelico nel Capitolo di S. Marco a Firenze.
Fra i ricordi tramandati dal Medioevo al ...
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Giubileo
Giovanni Maria Vian
(XVII, p. 296)
Dopo quello del 1925, g. ordinari si sono tenuti, secondo le normali scadenze, nel 1950 e nel 1975, e così per il 2000 è indetto un "grande giubileo" che [...] 1950 il dogma dell'assunzione di Maria. Dopo il Concilio Vaticano ii (per la circostanza di un evento in 150 anni di fotografia, a cura di P. Becchetti, M. Falzone del Barbarò, S. Weber, Firenze 1996.
La storia dei Giubilei, 3 voll., Roma-Firenze ...
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PIO VII papa
Walter Maturi
Gregorio Luigi Barnaba Chiaramonti, nato a Cesena il 14 agosto 1742, vestì l'abito di S. Benedetto e fece i voti nel convento di S. Maria nel 1758; passò poi nel convento [...] conciliava il sistema amministrativo napoleonico con i diritti del Sacro Collegio.
Ma più che per la politica interna, il pontificato di tra la S. Sede e il Regno delle due Sicilie, Firenze 1929; Prussia: J. Grisar, Die preussische Konvention mit dem ...
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PLATINA
Aldo ROMANO
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. Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, nacque nel 1421 a Piadena o Platina presso Cremona, morì nel 1481 a Roma. Seguì dapprima la carriera militare, studiò poi a Mantova con [...] e nel 1457 passò a Firenze per perfezionarsi nella conoscenza della lingua innanzi lo spauracchio del concilio: ma, nonché ricavarne umanisti. Cfr. del De vita Christi ecc., l'ediz. a cura di G. Gaida, in Rer. Italic. Script., Bologna 1913 segg.
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...