È il capo della provincia ecclesiastica, la più ampia fra le circoscrizioni territoriali nella Chiesa (v. archimiocesi). Sarebbe lungo e fuor di luogo trattare qui del processo storico per cui i vescovi [...] arcivescovi è il diritto di vestire il pallio; lo stemma è circondato da dieci nappine per lato. Il vescovo sottoposto è detto suffraganeo. V. anche concilio e vescovo.
Bibl.: A. C. Jemolo, Elementi di diritto ecclesiastico, Firenze 1927, p. 98 seg ...
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Nato a Siena nel 1220, entrò nel 1237 fra i domenicani. Studiò a Parigi con Alberto Magno e poi a Colonia; insegnò anche in quelle scuole e per umiltà non volle il grado di maestro. Condiscepolo di Tommaso [...] , gareggiò con lui; svolse una ininterrotta missione di pace nell'Impero tedesco dopo la condanna di Federico II nel conciliodi Lione (1245), e rimase nel nord fino al 1265. Clemente IV se ne servì molto per opere di pace (S. Gimignano nel 1266) e ...
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VITTORE II papa
Mario Niccoli
Alla morte di papa Leone IX (19 aprile 1054) segue circa un anno d'interregno dovuto anche al fatto che i più attivi collaboratori di Leone IX nella sua opera politica [...] incontro all'imperatore a Firenze dove il 4 giugno 1055 si tiene un conciliodi oltre 100 vescovi, che mostra in V. la volontà di proseguire l'attività riformatrice di Leone IX pur rimanendo, a differenza di Leone, strettamente legato all'imperatore ...
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Vescovo ariano di Milano, predecessore di S. Ambrogio. Nato in Cappadocia, aveva esercitato il ministero presbiterale in Alessandria al tempo del vescovo usurpatore Gregorio (339-345). Fu presto uno dei [...] di Costante, nella sua opera di diffusione dell'arianesimo in Occidente, insediò Aussenzio sulla cattedra vescovile di Milano il 355, subito dopo il conciliodidi questo un concilio romano Filastrio, il futuro vescovo di Brescia, venuto per mantenere ...
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Nato a Costantinopoli nel 1391, morto nel giugno 1444, ricevette nel battesimo il nome di Manuele, che mutò in quello di Marco, quando si fece monaco a 26 anni. Studiò retorica sotto Giovanni Cortasmeno [...] d'Efeso), mentre il condiscepolo e futuro antagonista Bessarione fu nominato arcivescovo di Nicea. Seguì in Italia l'imperatore e il patriarca, al conciliodi Ferrara e Firenze, ove sostenne aspri e tenaci dibattiti contro l'unione delle due chiese ...
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Louis Aleman nacque nel 1390 ad Arbent (Ain), studiò in Avignone sotto la protezione dello zio, il camerlengo de Conzié, poi patriarca di Antiochia. Con lui si recò nel 1409 al conciliodi Pisa. Ottenne [...] titolo cardinalizio di S. Cecilia. La sua fama è dovuta alla parte preponderante che ebbe nel conciliodi Basilea. Già e del culto del beato Ludovico Alemanni o Alamanni, cardinale di S. Chiesa, Firenze 1771; G. Pérouse, Le Card. Louis Aleman, Parigi ...
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Nacque a Portico, presso Firenze, il 16 settembre 1386; morì il 21 ottobre 1439. Entrato quattordicenne nell'ordine camaldolese, ne fu eletto generale nel 1431; teologo, e buon conoscitore del greco, dovette [...] dottrina l'essere stato scelto da Eugenio IV per missioni di fiducia, e la parte importantissima ch'ebbe nei concilîdi Basilea e di Ferrara-Firenze (1435-1437). Inviato dal pontefice al conciliodi Basilea, e poi presso l'imperatore Sigismondo, per ...
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Nacque a Firenze il 15 agosto 1233, morì a Todi il 23 agosto 1285. Studiò medicina e filosofia a Parigi e a Padova, ed esercitò medicina a Firenze. Nel 1253 entrò nell'ordine dei serviti, e nel 1267 ne [...] B. se ne fuggì in solitudine e vi rimase fino all'elezione del nuovo papa. Nel 1274 intervenne al conciliodi Lione e fu attivissimo negoziatore di pace fra guelfi e ghibellini. Fu canonizzato da Clemente IX nel 1671; la sua festa cade il 23 agosto ...
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Giurista e storico polacco, nato nel 1860, professore di diritto ecclesiastico all'università di Leopoli, membro dell'Accademia polacca delle scienze. Noto specialmente per i suoi studî sulla storia della [...] in Italia tra il 1896 ed il 1914 (Roma, Venezia, Napoli, Firenze, Prato, Cividale). Dal 1902 dirige i lavori storici dei delegati dell w. r. 1409 (La Polonia ed il Conciliodi Pisa 1409), Cracovia 1904; Powstanie organizacji Kościoła Łacinskiego ...
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Vescovo spagnolo, cultore di studî di giurisprudenza e di numismatica, nato a Sarragozza il 25 marzo 1517, morto nel 1586. Studiò nelle università di Alcalà e di Salamanca; nel 1535 viaggiò in Italia e [...] diFirenze, sono quattro libri di Emendationes et Opiniones e i Saggi sulle antichità romane. Nel 1545 ebbe cariche onorevolissime e di vescovo di Alife (nel napoletano), prese parte al Conciliodi Trento, e finalmente fu nominato vescovo di Tarragona ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...