La parola censura ha varî significati. Censura è una delle punizioni previste dal vigente stato giuridico nei riguardi di funzionarî impiegati ed agenti dello stato. Censura ecclesiastica è altresì la [...] e del maestro del S. Palazzo. Questo decreto fu confermato dal conciliodi Trento. Clemente VIII nello stesso sec. XVI lo perfezionò con ogni stampa il permesso del Consiglio di reggenza a Firenze e degli uffíci di governo in provincia. Per un ...
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È la maggiore, dopo Rodi, delle isole italiane dell'Egeo, misurando 282 kmq. di superficie, una lunghezza di 42 km. e una larghezza massima di chilometri 11. Ha forma allungata con l'asse maggiore diretto [...] 1928; A. Maiuri, Nuova silloge delle iscrizioni di Rodi e Cos, Firenze 1923.
Medioevo ed epoca moderna. - Il primo ricordo medievale dell'isola si riferisce alla partecipazione del suo vescovo al conciliodi Efeso del 430. Ma ebbe pure un proprio ...
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GESU Ordine religioso di chierici regolari, fondato nel sec. XVI da S. Ignazio di Loiola (v.), i cui membri sono chiamati comunemente "gesuiti" dal nome di Gesù. Il titolo di "compagnia" deriva dall'ordinamento [...] mentre il Lainez e il Salmerone erano inviati dal papa al conciliodi Trento (1546).
A Roma intanto Ignazio si prodigava in opere circa 100 servi di Dio, dei quali fu introdotta la causa.
Bibl.: Fonti: Institutum Soc. Iesu, Firenze 1892-93; ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] le difese di quest'ultimo, che, secondo Ottone di Frisinga, sarebbe già stato suo maestro. Il conciliodi Lens, Firenze 1884, pp. 231-256; R. Bonghi, A. da Brescia, 2ª ed., Città di Castello, 1885; G. Paolucci, L'idea di A. da Brescia nella riforma di ...
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Con questo nome sono designati comunemente, dalla città di Albi, gruppi di eretici, affini ai catari, del mezzodì della Francia; sebbene più esattamente si sarebbero dovuti designare dalla città di Tolosa, [...] di fuori per porvi rimedio; e vi pensò, dopo le condanne di Alessandro III (1179) e del conciliodi Douais, Les Albigeois, Parigi 1879; F. Tocco, L'eresia nel Medioevo, Firenze 1884, p. 73 sgg.; I. Doellinger, Beiträge zur Sektengeschichte des M. A ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] di S. Prospero (De gloria sanctorum) e su un manoscritto della Laurenziana diFirenze, attribuito al sec. V e contenente un frammento di la bolla Docta Sanctorum di papa Giovanni XXII, del 1323. Pio V ordinò, dopo il conciliodi Trento, una revisione ...
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GONZAGA
Romolo QUAZZA
Romolo QUAZZA
. Due sono le tesi intorno all'origine della famiglia. L'una ritiene che i capostipiti fossero milites della contessa Matilde di Canossa; l'altra reputa che sorgessero [...] Ercole l'alto onore di presiedere il Conciliodi Trento. Nel tempo stesso Ferrante (v.), fratello di Ercole, ottenne nelle armi i sommi gradi, generalissimo di Carlo V, governatore di Milano e capostipite dei duchi di Guastalla. Ludovico, figlio ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] il can. 2 del conciliodi Costantinopoli (381) e il can. 9 del conciliodi Calcedonia (451). Nel , Lovanio 1900; C. Calisse, Diritto ecclesiastico - Costituzione della Chiesa, I, Firenze 1902, cap. 4°; G. Castellari, Diocesi, in Enc. giuridica ital., ...
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La costituzione di associazioni che si assumessero il compito di diffondere la Bibbia, e quindi di produrne un grandissimo numero di esemplari a prezzi più ridotti (non quindi la semplice copiatura, o [...] curia romana, che non vedeva rispettate le prescrizioni del conciliodi Trento (v. bibbia) e nella lettura privata della inoltre, in Italia, l'attività della società Fides et Amor, diFirenze, che distribuì anch'essa, specie durante la guerra e tra ...
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Tassa di un decimo, pagata, così in Grecia come a Roma, allo stato, alla città, a un tempio, sopra i frutti d'un terreno o l'entrata di merci in una città o il bottino di guerra. La più caratteristica [...] i riformatori prendono posizione contro la decima, e il conciliodi Trento si occupa ex professo delle decime nella sessione già nel Duecento; e dal 1494 si levò la decima anche in Firenze, dove anche si impose la decima sopra le teste o decimino o ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...