CAMPORA (Canfora), Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Genova in data imprecisata, probabilmente agli inizi del sec. XV. Entrato nell'Ordine domenicano, studiò a Oxford e conseguì il grado di magister [...] vi giunse, s'impegnò nell'opera di attuazione dei decreti del conciliodi Firenze che il pontefice gli aveva raccomandato de Conti ne offrì un esemplare manoscritto al duca diFerrara Ercole d'Este, presentandola come "cosa catolica et autentica ...
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CANTIMORRI, Felice
Alessandro Albertazzi
Nacque a Russi (Ravenna) il 30 genn. 1811 da Giacomo e da Maria Orlandi. A quindici anni entrò nel seminario di Faenza, ma si trasferì, dopo pochi mesi, a Ravenna [...] di filosofia nel convento di Imola e di teologia in quello diFerrara; nel 1840 guardiano e maestro dei novizi nel convento di ), 3, pp. 127-135; M. Maccarrone, Il Concilio Vaticano I e il "giornale" di mons. Arrigoni, Padova 1966, ad vocem;C. Pelosi, ...
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CANOBIO (Cannobio, Cannobi), Giovanni Francesco Mazza di
Domenico Caccamo
Nacque a Bologna da famiglia nobile, dedita alla mercatura, che fu in rapporti d'affari con la legazione pontificia durante [...] B. Galeotti, Trattato degli huominiillustri di Bologna, Ferrara 1690, pp. 38-40; G. Poggiani, Epistolae et orationes, a cura di A. M. Graziani - G . CXIII-CXIV; S. Pallavicino, Istoria del conciliodi Trento, a cura di F. A. Zaccaria, IV, Faenza 1795, ...
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CESARI, Nicolò
François-Charles Uginet
Nacque probabilmente a Ciciliano (Roma) verso la fine del sec. XIV, da Sante. Gli inizi della sua carriera sono strettamente legati all'ascesa al trono pontificio, [...] a Ferrara dove il C. giunse l'8 marzo 1438, insieme con il cardinal Cesarini e Oddone de' Varri. Poi, al seguito del concilio, egli si trasferì a Firenze, dove sottoscrisse le bolle di unione dei greci (6 luglio 1439), degli armeni (22 nov. 1439 ...
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COLTELLINI (de Cultellinis, de Bononia), Giovanni
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Appartenente a una famiglia di mercanti bolognesi, nacque, probabilmente a Bologna, tra il 1355 e il 1360, come inducono [...] . 1405 e la ricoprì per sei anni.
In veste di provinciale partecipò al conciliodi Pisa, dove si trattenne per tre mesi. Il 28 dal capitolo provinciale diFerrara. Per gli anni 1429-30 abbiamo varie notizie della sua attività di predicatore a Bologna ...
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ALEMAN (Alleman), Louis
Edith Pàsztor
Figlio di Giovanni A., signore d'Arbent e di Coiselet, e di Maria di Chatillon nacque verso il 1390 ad Arbent, nel Bugey. Datosi alla vita ecclesiastica, studiò [...] conciliodi Costanza, riuscì a ottenere, per l'intervento di suo zio, la carica di vicecamerlengo della Chiesa in sostituzione di per questo egli riuscì a vincere l'opposizione di Eugenio IV, che, prima a Ferrara e poi a Firenze, aveva iniziato e ...
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MANZOLI, (Manzuoli) Benedetto
Marco Cavarzese
Nacque a Modena intorno al 1530, figlio di Melchiorre, discendente da una famiglia dell'aristocrazia cittadina che aveva ricevuto diploma di nobiltà dall'imperatore [...] Ippolito scriveva al nipote in modo affettuoso e conciliante. A suggello dell'avvenuta pacificazione, nel maggio 1572 a Roma, e da qui informò il duca diFerrara, Alfonso II d'Este, della morte di Ippolito.
Il M., benché servitore del cardinale ...
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FERRETTI, Giovanni Pietro
Donatella Rosselli
Nacque a Ravenna nel 1482, da Niccolò e da Bona Franchina. Il padre, figura di spicco dell'umanesimo ravennate, fu professore di grammatica e di retorica [...] opponeva la S. Sede al duca diFerrara Alfonso d'Este, per il possesso delle città di Modena, Reggio e Rubiera, e sulla vescovato, magari più remunerativo.
Partecipò al conciliodi Trento in qualità di vescovo titolare di Milo (nonostante che, dal 6 ...
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MANELFI, Pietro (noto anche come Pietro della Marca, Pietro d'Ancona, Pietro di Monte Albotto, Pietro da San Vito, Pietro del Monte di S. Marcello)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque nel 1519 circa da [...] questione dell'umanità di Cristo, il M. e i suoi compagni sollecitarono l'indizione di un "concilio" anabattista che di lì a poco, si era recato ancora presso le comunità diFerrara, di Padova e di Vicenza. Nel medesimo periodo era stato chiamato ...
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CAVALLI (Cavallis, Caballis, Cavoli, de), Ambrogio
Ugo Rozzo
Di origine milanese, nacque intorno all'anno 1500. Battezzato con il nome di Gerolamo, entrò tra gli eremitani di S. Agostino e vi assunse [...] Arch. della Soc. rom. di storia patria, XV (1892), pp. 155 s.; Id., Renata di Francia duchessa diFerrara, III, Roma 1899, pp , V (1957), pp. 290 s.; G.Alberigo, I vescovi italiani al Conciliodi Trento, Firenze 1959, pp. 65 ss., 81, 499; P. Paschini, ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...