ARCIMBOLDI, Nicolò
Nicola Raponi
Nacque a Parma nel 1404 e quivi compì i primi studi. Il padre, Giovanni, giurista e membro del locale Collegio dei giudici, dopo l'occupazione di Parma da parte di Filippo [...] era stato trasferito il concilio, e quivi ebbe modo di rinsaldare ulteriormente l'amicizia di Milano. Dopo un primo colloquio avuto a Firenze nel novembre del '51 cogli ambasciatori imperiali (tra i quali v'era ancora il Piccolomini) si recò a Ferrara ...
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CORRER, Paolo
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano, nato nel 1380 da Filippo di Nicolò, del ramo a Castello, e da Chiara Venier di Francesco. La famiglia, che pure contava su prestigiose parentele nell'ambito [...] il vicariato di Roma, per 15.000 fiorini. Il tracollo delle sue fortune era però imminente, e quando il Concilio pisano costrinse Venezia, accusando ragioni di salute; nuovamente savio del Consiglio, nel marzo 1432 era a Ferrara, insieme con Fantin ...
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DEL NERO, Piero
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 4 luglio 1440.
Il padre Francesco di Nero di Filippo (1419-1467) tenne molti uffici pubblici all'interno della città di Firenze. Il Mariani è sicuramente [...] Necrol. fiorentino, XIII, p. 249; Le Concile gallican de Pise-Milan, a cura di A. Renaudet, Paris 1922, passim;N. Machiavelli, scrittori, Ferrara 1722, p. 467; A. Ademollo, Marietta de'Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio, a cura di L. ...
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BADOER, Sebastiano
Giorgio Cracco
Nacque probabilmente verso il 1425-27 (fu "provato" dalla Avogaria di Comun, il che di solito avveniva a 18 anni, il 3 sett. 1445) dal nobile Giacomo e da Maria Grimani. [...] di Cipro. Egli non seppe tuttavia in questo caso scalfire l'ostinatezza delle parti in lotta: la guerra continuava, e la Repubblica delusa richiamò il suo ambasciatore.
Nel 1483, nuova missione diplomatica: Venezia, combattendo Ferraradi un concilio ...
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CORNER, Francesco (Franceschino)
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, probabilmente nell'anno 1356, dal procuratore e futuro doge Marco e dalla sua seconda moglie, Caterina, che era una dalmata di ignoto [...] (1388), sinché nel 1405 venne inviato dapprima come ambasciatore a Ferrara, per ottenere il libero transito del Po per i Bolognesi di chiedere la convocazione di un altro concilio. L'episodio non testimonia affatto una diminuzione del prestigio di ...
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BARDI, Lotta, detta Contessina
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Figlia di Alessandro di Sozzo Bardi, conte di Vemio, e di Cammilla (Milla, Milia) di Raniero di Galdo Pannocchieschi, conte d'Elci, nacque nel 1391 o nel 1392.
La "portata" [...] quanto stabilisce il Gutkind, si recò a Costanza per il concilio al seguito di Giovanni XXIII, lasciando sola la B. "quae - a dire lettera scritta il 6 giugno 1430 a Giovanni, allora a Ferrara insieme con il fratello maggiore Piero e con il padre, ...
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BOSCHETTI, Bonadamo
Augusta Griffa Bellotti
Figlio di Gherardo, nacque a Modena probabilmente verso la metà del sec. XIII. Canonico della cattedrale, compare quale testimone in un atto del vescovo Filippo [...] di ribellione alla sua signoria in Modena, e inviato a Ferrara, donde fece ritorno solo nel 1306, in seguito allo scambio di sarebbe recato (secondo il Silingardi e altri storici successivi) al concilio tenuto da Clemente VI a Vienne (ma non vi è ...
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ALTOVITI, Sandro
Marcello Del Piazzo
Nato a Firenze nel 1365 da Vieri e da Piera Tolosini, sposò Eletta Albizzi (1404), Margherita Attiglianti (1430) e Tita Dati (nel 1434). Dopo aver trascorsa la sua [...] e ambasciatore a Ferrara. Nel 1408, venne inviato a Genova per trattare la restituzione di una nave predata ai Fiorentini; al suo ritorno andò capitano di Castrocaro. Ambasciatore a Bologna e a Pisa (per questioni riguardanti il concilio) nel 1409 ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...