ALEMAN (Alleman), Louis
Edith Pàsztor
Figlio di Giovanni A., signore d'Arbent e di Coiselet, e di Maria di Chatillon nacque verso il 1390 ad Arbent, nel Bugey. Datosi alla vita ecclesiastica, studiò [...] conciliodi Costanza, riuscì a ottenere, per l'intervento di suo zio, la carica di vicecamerlengo della Chiesa in sostituzione di per questo egli riuscì a vincere l'opposizione di Eugenio IV, che, prima a Ferrara e poi a Firenze, aveva iniziato e ...
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BEVILACQUA (de Bivilacquis, Beacqua), Galeotto
Nicola Criniti
Nacque nel 1374 a Verona da Guglielmo e da Taddea di Maso Tarlati d'Arezzo, ricevendo il nome dal cardinale Galeotto di Pietramala, zio [...] 1415 ricevette l'incarico di trattare una nuova lega con Venezia, con Pandolfo Malatesta, con il marchese diFerrara e "quant'altri Martino V, eletto da poco al soglio pontificio dal conciliodi Costanza, fece solennemente ingresso in Milano, il B., ...
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MANZOLI, (Manzuoli) Benedetto
Marco Cavarzese
Nacque a Modena intorno al 1530, figlio di Melchiorre, discendente da una famiglia dell'aristocrazia cittadina che aveva ricevuto diploma di nobiltà dall'imperatore [...] Ippolito scriveva al nipote in modo affettuoso e conciliante. A suggello dell'avvenuta pacificazione, nel maggio 1572 a Roma, e da qui informò il duca diFerrara, Alfonso II d'Este, della morte di Ippolito.
Il M., benché servitore del cardinale ...
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FERRETTI, Giovanni Pietro
Donatella Rosselli
Nacque a Ravenna nel 1482, da Niccolò e da Bona Franchina. Il padre, figura di spicco dell'umanesimo ravennate, fu professore di grammatica e di retorica [...] opponeva la S. Sede al duca diFerrara Alfonso d'Este, per il possesso delle città di Modena, Reggio e Rubiera, e sulla vescovato, magari più remunerativo.
Partecipò al conciliodi Trento in qualità di vescovo titolare di Milo (nonostante che, dal 6 ...
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MANELFI, Pietro (noto anche come Pietro della Marca, Pietro d'Ancona, Pietro di Monte Albotto, Pietro da San Vito, Pietro del Monte di S. Marcello)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque nel 1519 circa da [...] questione dell'umanità di Cristo, il M. e i suoi compagni sollecitarono l'indizione di un "concilio" anabattista che di lì a poco, si era recato ancora presso le comunità diFerrara, di Padova e di Vicenza. Nel medesimo periodo era stato chiamato ...
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CAVALLI (Cavallis, Caballis, Cavoli, de), Ambrogio
Ugo Rozzo
Di origine milanese, nacque intorno all'anno 1500. Battezzato con il nome di Gerolamo, entrò tra gli eremitani di S. Agostino e vi assunse [...] Arch. della Soc. rom. di storia patria, XV (1892), pp. 155 s.; Id., Renata di Francia duchessa diFerrara, III, Roma 1899, pp , V (1957), pp. 290 s.; G.Alberigo, I vescovi italiani al Conciliodi Trento, Firenze 1959, pp. 65 ss., 81, 499; P. Paschini, ...
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FALCIGLIA, Giuliano (Giuliano da Salem)
Daniela Gionta
Nacque a Salemi (prov. di Trapani) all'inizio del sec. XV. Dopo una prima permanenza nel convento agostiniano di Salemi, fu allievo a Padova di [...] al conciliodi Basilea; quasi immediatamente dopo, però, Gerardo fu incaricato dal papa di occuparsi personalmente del concilio e seguito riconfermato nei capitoli di Bourges il 28 maggio 1447, diFerrara il 3 giugno 1451 e di Avignone il 31 maggio ...
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CALAGRANO, Girolamo
Roberto Zapperi
Nacque a Ceva in data imprecisata verso la metà del sec. XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico e riuscì a entrare al servizio del cardinale genovese Giovanni Battista [...] l'agente estense a Roma Manfredo de Manfredi alla duchessa diFerrara Eleonora d'Aragona: "è stato preso ad instantia del papa nei deliberati del conciliodi Trento, l'esecuzione dei decreti sinodali. Nel corso dei suoi pochi anni di governo, il C ...
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MALPIGLI, Niccolò
Leonardo Quaquarelli
Figlio di Bichino di Niccolò, morto prima del 1400, e di Fiore di Giovanni Dal Verme, nacque probabilmente a Bologna al più tardi sulla fine degli anni Settanta [...] dei beni del Collegio avignonese, con bolla del 22 sett. 1414. La deposizione di Cossa, sancita dal conciliodi Costanza il 29 maggio 1415, consentì agli scolari avignonesi di rientrare in possesso dei beni loro sottratti.
Ne sorse una causa che vide ...
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BUZIO, Giovanni
John A. Tedeschi
Nacque probabilmente a Montalcino. La tradizione storiografica che ha voluto collocarlo al centro della Riforma italiana del Cinquecento trova scarso riscontro nei pochi [...] e che in uno di questi il B lo aveva pregato di chiedere fondi alla calvinista duchessa Renata diFerrara. Secondo l'opinione del bolognese del conciliodi Trento (primavera 1547); successivamente anche egli fu incarcerato per sospetto di eresia (1553 ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...