SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] di 145 sentenze morali, che già esisteva, a quanto pare, nell'anno del Conciliodi Tours, 567, sotto il nome di S. e probabilmente è un estratto di dall'ed. princeps, Ferrara 1484; dall'ediz. del Gronov, Leida 1661; da quella di R. Peiper e G ...
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SFORZA
Giovanni Battista Picotti
. Origini. - La famiglia Attendoli era famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna. Muzio Attendolo S. (v.) ebbe, come si narrò, da Alberico da Barbiano il [...] di Parma (1560-73), membro autorevole del conciliodi Trento e zelante esecutore dei suoi decreti, cardinale (1565), legato di Bologna e Romagna (1570), e di nel 1701), vicelegato diFerrara (1690), governatore di Ascoli e poi di Ancona (1693), che ...
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TASSONI, Alessandro
Luigi Fassò
Nacque a Modena il 28 settembre 1565, dal conte Bernardino e da Sigismonda Pellicciari. Orfano di entrambi in età tenerissima, rimase affidato al nonno materno e a uno [...] del diritto. Frequentò le università di Bologna, di Pisa e diFerrara; e a Ferrara, probabilmente, si laureò. Trascorse non solo negli episodî più felici, come il concilio degli dei (c. II) o le imprese del conte di Culagna (canti X e XI), ma in ...
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MEDICI, Cosimo de', detto il Vecchio
Giovanni Battista Picotti
Nacque in Firenze, nel 1389, il giorno di San Cosimo, 27 settembre, da Giovanni di Bicci de' Medici. Cosimo attese col padre alla mercatura; [...] e mercanti gli offrirono aiuto; Venezia e il marchese diFerrara intervennero per lui; egli stesso riuscì a guadagnarsi col Bruni, C. Marsuppini, Poggio Bracciolini, Benedetto Accolti; il concilio del 1439 porta a Firenze, con lo splendore della ...
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MALATESTA
Giovanni Soranzo
. Vecchi narratori fecero credere che la famiglia Malatesta fosse di antica stirpe romana, emigrata tra Romagna e Toscana ai confini della Massa Trabaria, dove possedette [...] a Bertrando del Poggetto sotto le mura diFerrara (14 aprile 1333), per essere nuovamente conciliodi Costanza la formale rinuncia al pontificato di Gregorio XII. Con la morte di Carlo (1429) passarono ai tre figli di suo fratello Pandolfo le terre di ...
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TOSCANELLI Paolo dal Pozzo
Giovanni VACCA
Roberto ALMAGIA
Astronomo, astrologo, matematico, medico e geografo, nato a Firenze nel 1397 morto ivi il 10 maggio 1482. Studiò nell'univenità di Padova, [...] patria insieme ai legati venuti d'Oriente per il concilio, e la cui relazionc di viaggio fu stesa, come è noto, da Nel 1493, dodici anni dopo la morte del T., il duca diFerrara Ercole d'Este faceva ancora richiedere, per mezzo del suo legato a ...
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ISIDORO metropolita di Kiev
Nicola Turchi
ISIDORO metropolita di Kiev.- Detto "il cardinale ruteno" (e per errore confuso con Isidoro di Tessalonica, detto Glabas, arcivescovo e oratore della fine del [...] , cooperò all'attuazione dell'unione dommatica e disciplinare delle due chiese proclamata il 5 luglio 1439 (v. ferrara-firenze, conciliodi). Il 18 dicembre dello stesso anno Eugenio IV premiava con la porpora l'opera dei due vescovi orientali ...
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PANIGAROLA, Francesco
Luigi Fassò
Oratore sacro, nato a Milano nel 1548, morto ad Asti nel 1594. Entrò nell'ordine dei minori osservanti, studiando a Padova, a Pisa e a Parigi. Tornato in Italia, percorse [...] scelto come suffraganeo del vescovo diFerrara, ma cadde in disgrazia di Alfonso II, forse per aver , Milano s. a., pp. 435-436; E. Santini, L'eloquenza ital. dal concilio tridentino ai nostri giorni, I, Palermo 1923, pp. 37-38; B. Croce, Saggi ...
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GUIDI (XVIII, p. 251)
Ramo di Mantova. - Discendono da Guido di Guido il vecchio dei Guidi di Bagno, primogenito dei fratelli Tegrimo, Aghinolfo e Marcovaldo. Di questo ramo fu ultimo dinasta il conte [...] , sono da ricordare Iacopo (1510-1588), vescovo di Atri e Penne, segretario del Conciliodi Trento di cui scrisse una storia (ms. nell'archivio di famiglia), segretario di Cosimo I de' Medici di cui scrisse la vita; Giovanni (1547-1624) famoso ...
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PANDONE, Porcelio
Remigio Sabbadini
Umanista, nato verso il 1405 a Napoli; viveva ancora nel gennaio 1485. Passò giovinetto a Roma dove aprì scuola. Nel 1432 polemizzò col Panormita. Nel 1434 fu inviato [...] in missione al conciliodi Basilea. Al ritorno, per aver parteggiato contro Eugenio IV venne chiuso in carcere; uscitone dopo circa un decennio, vagò di corte in corte: a Ferrara (1449) a Napoli (1450-52, 1465-66), a Rimini (1456), a Milano (1456-59 ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...