Francesco della Rovere (Celle Ligure 1414 - Roma 1484), di antica famiglia savonese, entrato nell'ordine dei frati minori conventuali, dei quali divenne ministro generale nel 1464, si addottorò nel 1444 [...] di Ferdinando si procurò allora l'appoggio dei Veneziani, offrendo loro Ferrara. Ma la guerra, sconfitti gli Aragonesi nella battaglia di del Conciliodi Costanza relativi alla supremazia del concilio sullo stesso pontefice. Favorì il culto di Maria ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Centro e del Nord, fra il 1432 e il 1434; e poi di Nicola Cusano al tempo del Conciliodi Basilea; e ancora, di altri, a Montecassino, Nonantola, Bobbio, Verona, per dire solo di alcuni), si riunisce, fino alla fine del 15° sec., una messe preziosa ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] i da Polenta su Ravenna e Cervia; gli Estensi (1317) su Ferrara; i Pepoli, poi i Visconti, su Bologna; in Perugia, Todi, Stato della Chiesa, superata la crisi del Conciliodi Basilea, che aveva spinto di nuovo i signori italiani a impadronirsi delle ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] artista, riluttante, per cinque mesi si era rifugiato a Ferrara prima di accettare, temendo sanzioni da parte della Repubblica.
In quel di «emendare» il Giudizio si affacciò al tempo di Giulio III e di Paolo IV, ma toccò infine al Conciliodi Trento ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Conciliodi Tours dell’813, che prescrive la predicazione in rustica Romana lingua, i Giuramenti didi Padova, Riccardo di S. Germano, Saba Malaspina, Giacomo Doria, Riccobaldo diFerrara, e il più personale e vivo di tutti, fra Salimbene di ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] oggetto di studio nei conventi di questo paese e d'Italia. Nelle università che sorgono a Bologna, a Parigi, a Ferrara, a Firenze per il Concilio. Desideroso di far conoscere direttamente in occidente il grande libro di Tolomeo, il Bessarione pensò ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] romana di archeologia. A livello di Chiese locali, il Concilio ecumenico Vaticano ii ha favorito la costituzione di commissioni documentazione, ribadì, tramite il suo direttore O. Ferrari, attento alla recente rivalutazione del territorio, la propria ...
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fr. voiture; sp. coche; ted. Kutsche, Broschke; ingl. carriage). - Carro è qualsiasi. veicolo composto essenzialmente di un piano destinato a sostenere un carico e di ruote che ne permettono la trazione [...] si generalizzava; e in Ferrara, nel 1534, furono fondate le prime officine specializzate nella costruzione di carrozze. Col diffondersi sacre, le quali, prima della proibizione fatta dal concilio sinodale del 1629, si solevano associare in quel luogo ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] portata (a prescindere quindi dal ristretto cerchio che attorniava Renata di Francia a Ferrara, e dalle conversioni isolate in questa o in quella parte) veneratissimo sinodo. L'Amyraut cercò appunto diconciliare la dottrina del valore universale dell ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] in processione le teste degli Apostoli, seppe sventare il disegno dell'imperatore che rientrò subito nel regno di Sicilia. Gregorio IX convocò allora un concilio a Roma per deporre l'imperatore, e Genova diede le sue navi per portare in Italia ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...