GONZAGA
Romolo QUAZZA
Romolo QUAZZA
. Due sono le tesi intorno all'origine della famiglia. L'una ritiene che i capostipiti fossero milites della contessa Matilde di Canossa; l'altra reputa che sorgessero [...] Mantovano, a Brescia, a Ferrara, a Reggio, a Cremona di presiedere il Conciliodi Trento. Nel tempo stesso Ferrante (v.), fratello di Ercole, ottenne nelle armi i sommi gradi, generalissimo di Carlo V, governatore di Milano e capostipite dei duchi di ...
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Per svolgere tutta quella parte della liturgia cristiana che conteneva le allocuzioni e le letture (omelie, lettura dei sacri testi nella prima parte della Messa), era necessario un luogo elevato, cioè [...] dirette ed esplicite. Il conciliodi Laodicea del 371 riserva ai soli cantori il diritto di montare all'ambone (latinamente ) in una iscrizione di un resto d'ambone del secolo VIII, proveniente da Voghenza ed ora conservato a Ferrara. Il Rohault de ...
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GRAZIANO
Guido Bonolis
. Monaco camaldolese, nato in Italia, residente nel monastero di S. Felice di Bologna, dove insegnava teologia. S'ignora l'anno della sua nascita; è probabile che egli vivesse [...] poiché vi si riportano i canoni del II Concilio Lateranense, tenuto in quell'anno; e sembra di Tournai; Giovanni Faentino, vescovo di Faenza; Simone di Bisignano; Sicardo, vescovo di Cremona; Tancredi; Bassiano; il pisano Uguccione, vescovo diFerrara ...
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Secondogenito di Francesco I, nato il 31 marzo 1519; a diciotto anni, per la morte di suo fratello Francesco (10 agosto 1536), divenne delfino. Tre anni prima, aveva sposato Caterina de' Medici; ma cadde [...] Italia, dove, col matrimonio tra Francesco di Guisa e la figlia del duca diFerrara, i Guisa avevano rafforzato il loro credito gravezza del sale. Disgustato del papa, E. avversò il conciliodi Bologna e si mostrò deciso a difendere i privilegi della ...
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Nacque a Toruń (ted. Thorn), città polacca del voivodato della Pomerania, il 19 febbraio 1473, da Nicolò C. e Barbara Watzelrod, e morì a Frauenburg il 24 maggio 1543. Il padre era nativo di Cracovia e [...] diFerrara la laurea in giurisprudenza. Nel 1504 ritornò definitivamente in Polonia, donde non si mosse nemmeno quando fu chiamato a Roma, come racconta Galileo nella lettera del 16 febbraio 1614, per illuminare i membri del Concilio Laterano ...
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Compiacenti genealogisti riallacciarono alla linea regale d'Aragona le origini di quella casa spagnuola de Borja, il cui nome, italianizzato in quello di Borgia, era salito a così alta fama: in verità [...] conciliodi Pisa, morto il 4 novembre 1511.
A maggiore fortuna erano destinati i figliuoli di Alessandro e di Vannozza Catanei. Giovanni, già duca di 1545, in Ferrara; un'altra illegittima, Lucrezia, morì badessa di San Bernardino in Ferrara nel 1537; ...
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Nobile famiglia bolognese, divenuta celebre nei secoli XV e XVI per dottori dello Studio di Bologna, e per prelati. I principali sono: Bartolomeo, laureato in leggi nel 1428, che lesse diritto civile e [...] inquisitore a Ferrara e a Mantova, poi teologo di Pio IV. Nel 1568 fu eletto da Pio V vescovo di Sutri e Nepi. Morì a Sutri l'anno seguente e fu sepolto in quella cattedrale. Si ha di lui alle stampe una predica detta al conciliodi Trento nell ...
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FOIX, Gaston de
Rosario Russo
Figlio di Giovanni di Foix, visconte di Narbona, e di Maria d'Orléans, sorella di Luigi XII, nacque nel 1489. Fu assai caro al re, che nel nipote vide un valido aiuto per [...] Francia gli giungevano poderosi rinforzi. A questo esercito si unirono il duca diFerrara, con i cavalleggeri e con rinomata artiglieria, e il cardinale Sanseverino, delegato dal conciliodi Pisa a prendere in consegna le città della Romagna. Ma il ...
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PAOLO Veneto
Bruno Nardi
Paolo Nicoletti, detto Paolo Veneto o Paolo di Venezia, nacque a Udine intorno al 1372. Monaco eremitano, ebbe gran fama, nel sec. XV e nella prima metà del XVI, come commentatore [...] fu presto tolta, a condizione però ch'egli non si recasse al conciliodi Costanza. Il 10 luglio 1426, mentr'era probabilmente a Ferrara, il governo della Serenissima lo citò a discolparsi di accuse mossegli, e l'8 agosto lo confinò a Ravenna. Ma il ...
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Cardinale, nato a Venezia il 7 marzo 1523, morto il 26 dicembre 1584 a Padova. Fu quasi sempre ai servizî della Santa Sede, a cominciare dal 1550, allorché, finiti i suoi studî di diritto a Padova, ebbe [...] anno stesso alle corti di Urbino, diFerrara e Parma, e a Venezia, per sollecitarne aiuti contro la Spagna che aveva attaccato lo Stato pontificio; nel 1560 in Germania, per invitare i principi a intervenire alla riapertura del conciliodi Trento. Fu ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...