SADOLETO, Iacopo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Modena il 12 luglio 1477 da Giovanni, professore di diritto civile a Ferrara, e da Francesca Machiavelli; morto a Roma il 18 ottobre 1847. Avviato agli [...] di N. Leoniceno a Ferrara, dove annoda con P. Bembo un'amicizia che la comunanza di gusti letterarî e di Sturm, e infine nella sua attività al Conciliodi Trento, dove le sue parole furono di pace e di moderazione.
Opere: Opera omnia, Magonza 1607; ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] si può dire del Luini, del Sodoma, di Gaudenzio Ferrari. Ma accanto questi maestri relativamente indipendenti da Leonardo era sempre il vecchio marchese Azzone che, al conciliodi Roma convocato da Gregorio VII, intervenne ufficialmente insieme ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] stesso in cui la chiesa bolognese fu, nel conciliodi Guastalla, dichiarata indipendente dalla ravennate, e che di Savoia e di Milano, la repubblica di Venezia, i ducati diFerrara e di Urbino, il marchesato di Mantova e le repubbliche di Siena e di ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] di Padova, Riccardo di S. Germano, Saba Malaspina, Giacomo Doria, Riccobaldo diFerrara, e il più personale, il più vivo di tutti: fra Salimbene di Parma.
Ricco di il loro proprio linguaggio; e il conciliodi Tours dell'813 stabilì che le prediche ...
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MEDICI, Lorenzo de', detto il Magnifico
Giovanni Battista Picotti
Nacque il 1° gennaio 1449 (1448 stile fiorentino) da Piero di Cosimo de' Medici e da Lucrezia Tornabuoni. Dalla madre, donna colta e [...] la guerra diFerrara (1482), egli si unisce col duca di Milano e il re per "securtà e conservazione commune di tutta Italia", fa prendere Città di Castello, ch'è restituita al Vitelli, favorisce il tentativo di convocazione di un concilio a Basilea ...
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PAOLO III Papa
Giuseppe Paladino
Alessandro Farnese nacque, secondo i più, a Canino nel febbraio 1468 da Pier Luigi e da Giovannella Caetani. Da principio pensava di avviarsi alla carriera diplomatica [...] agente mediceo a Roma. Cordiali invece furono i rapporti col duca diFerrara Ercole II, specie dopo l'accordo del 21 gennaio 1539 per Capasso, I legati al conciliodi Vicenza, Venezia 1892; L. Carcereri, Il Conciliodi Trento dalla traslazione a ...
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FRANCESCO I Sforza, duca di Milano
Ettore Verga
Nacque il 23 luglio 1401 da Muzio Attendolo Sforza e da Lucia sua concubina, in San Miniato. Affidato a Niccolò d'Este, ed educato a Ferrara nella prima [...] sul Po presso Cremona.
La nuova pace diFerrara (1433) dava agio al Visconti di molestare il papa Eugenio IV, veneziano e si sarebbe mutato in conquista, tramava segreti accordi col conciliodi Basilea. Nell'autunno del 1433 F. partiva dalla Lombardia ...
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Figlio primogenito di Amedeo VII e di Bona di Berry, nacque a Chambéry il 4 settembre 1383, e successe al padre il 1° novembre 1391. Per la sua giovane età, governò lo stato, secondo le decisioni paterne, [...] , L'intervento sabaudo alla pace diFerrara, in Miscellanea Giovanni Sforza, in Archivio storico lombardo, 1916; id., Relazioni sabaudo-viscontee, in Bolettino della Società pavese di storia, 1922. Per i rapporti con il conciliodi Basilea, vedi: N ...
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Secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nacque il 3 settembre 1392 in Milano. Dal padre ereditò nel 1402, col titolo di conte di Pavia, il dominio su questa città e sulle terre oltre il [...] con esito incerto sino a una seconda pace (Ferrara 26 aprile 1433), che rinnovò i patti del 1428.
Il disordine in cui ricadde lo Stato della Chiesa a causa del dissidio tra papa Eugenio IV e il conciliodi Basilea indusse F. M. a tentare nuovamente d ...
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Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] 1560). Da Chiavenna, dove s'era ricoverato, chiese invano nel 1561 a Pio IV di potersi scolpare dinnanzi al conciliodi Trento; onde, perduta ogni speranza diconciliazione con la Chiesa, vagò all'estero, a Ginevra (1564-66), a Lione (1567), dove ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...