Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scisma d'Occidente, ottenendo [...] dei Padri del ConciliodiBasilea. Abile reggitore dello stato della Chiesa, incoronò a Roma l'imperatore Federico III (1452), represse duramente la congiura di S. Porcari (1453), favorì, dopo la caduta di Costantinopoli, la pace di Lodi e la ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] completata nel 1426).
Il grande e il piccolo nepotismo
Lo Stato della Chiesa, superata la crisi del ConciliodiBasilea, che aveva spinto di nuovo i signori italiani a impadronirsi delle sue terre, si ricostituì quasi intatto (la perdita maggiore fu ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] venne così ricomposto, anche se ebbe un’appendice nel 1439 quando il ConciliodiBasilea si arrogò il diritto di deporre il papa Eugenio IV per sostituirlo con Felice V; lo scisma diBasilea terminò nel 1449. 1.2 scisma d’Oriente. Noto anche come ...
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Ecclesiastico (Arbent, Ain, 1390 circa - Salon, Bouches-du-Rhône, 1450); fu uno dei massimi sostenitori delle dottrine conciliari. Dapprima godette la fiducia di Martino V, che lo nominò vescovo di Maguelonne [...] in seguito a un'insurrezione (1428) trasferendosi a Roma. Sotto Eugenio IV, essendosi rifiutato di firmare la bolla di scioglimento del ConciliodiBasilea (1431), dovette allontanarsi dalla città, rifugiandosi dapprima a Arles, poi recandosi a ...
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Giureconsulto (Catania 1386 - Palermo 1445); insegnò diritto canonico a Parma (1412-18), Siena (1418-30) e Bologna (1431-32). Entrato fra i benedettini nel 1400, fu canonico della cattedrale di Catania [...] e le Clementine; lasciò pure Consilia, Quaestiones, Repetitiones. Rappresentò Alfonso il Magnanimo, re di Napoli, al ConciliodiBasilea, e sostenne la dottrina della supremazia conciliare in un Tractatus de Concilio Basileensi e in altri scritti. ...
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Condottiero (m. 1435), nipote di Braccio da Montone. Al servizio della Repubblica fiorentina, sconfisse Lucca (1418) e sottomise Volterra (1429), insorta contro Firenze. Nel 1433, al soldo di Filippo Maria [...] Visconti, invase, con Francesco Sforza, lo Stato pontificio, costringendo Eugenio IV a riconoscere l'autorità del ConciliodiBasilea (15 dicembre). Nominato gran confaloniere dalla popolazione romana insorta contro il pontefice, fu sconfitto dalle ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Centro e del Nord, fra il 1432 e il 1434; e poi di Nicola Cusano al tempo del ConciliodiBasilea; e ancora, di altri, a Montecassino, Nonantola, Bobbio, Verona, per dire solo di alcuni), si riunisce, fino alla fine del 15° sec., una messe preziosa ...
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Prelato (Burgos 1384 - Villasandino, Burgos, 1456), figlio, nato prima dell'abiura, del rabbino convertito Paolo di Santa Maria, vescovo di Cartagena poi di Burgos; fu decano a Santiago (1417) e Segovia [...] a concludervi la lunga tregua, ambasciatore al conciliodiBasilea (1434), vescovo di Burgos (1435); figura eminente dell'episcopato spagnolo, umanista e traduttore di classici (tradusse opere di Cicerone e Seneca; completò inoltre la versione ...
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Agraria
Il corso, lo spazio di un anno, quindi anche il raccolto, la produzione dei frutti di un anno. In particolare, si chiama a. agraria il ciclo di produzione annuo di un’azienda agraria; rappresenta [...] IX ridusse i frutti alla metà ( a. bonifaciaria, o mezz’annata). Le a. sollevarono viva opposizione specie nel conciliodi Costanza (1414-18). Benché abolite dal conciliodiBasilea (1435), rimasero, anche se ridotte, e poi caddero in disuso. ...
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Uomo politico e generale (n. 1406 circa - m. St. Albans 1455); figlio di John, 1º conte di S., nipote di John di Gaunt, duca di Lancaster. Nel 1432 fu tra gli inviati al ConciliodiBasilea; combatté poi [...] gli York la luogotenenza in Francia; ma la sua incompetenza agevolò il precipitare della situazione (perdita di Rouen e della Normandia). Alla caduta di Suffolk, rimase capo dei ministri; caduto poi in disgrazia, fu rinchiuso per un anno nella torre ...
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basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...
compattata
s. f. [dal lat. uman. compactatum, pl. compactata, der. del lat. compactum «patto»]. – Convenzione reciproca, patto, accordo; per lo più al plur., le compattate (o latinamente i compactata), riferito sempre a patti storicamente...