Teologo conventuale (Kyritz, Brandeburgo, 1400 circa - ivi 1469); lettore a Erfurt e Magdeburgo (1422, 1445, 1451) provinciale di Sassonia (1427), al ConciliodiBasilea (1432) fu sostenitore della teoria [...] conciliare. Fatto generale dell'ordine (1443) dai seguaci dell'antipapa Felice V, non confermato si dimise. È sua la continuazione della cronaca di Teodorico Engelhus fino al 1464. ...
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Ecclesiastico e diplomatico (forse Tagliacozzo 1380 circa - Roma 1449); discendente dai conti di Marsi, fu arcivescovo di Taranto dal 1421 al 1444. Partecipò al conciliodiBasilea, al conciliodi Ferrara, [...] e fu creato cardinale nel 1439. Fu legato papale per la pace tra Renato d'Angiò e Alfonso d'Aragona, poi camerario del Sacro Collegio ...
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Umanista (Zurigo 1388 circa - Lucerna 1458 circa), cantore del capitolo di Zurigo. Scrisse tra l'altro, all'epoca del ConciliodiBasilea, il De libertate ecclesiastica, il Dialogus de nobilitate et rusticitate [...] e il De credulitate daemonibus adhibenda, opere di polemica politico-religiosa nelle quali già si rivela il libero spirito critico del Rinascimento umanistico. ...
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Arcidiacono di Barcellona (sec. 15º); accompagnatore del card. G. Cesarini, fu da questo destinato a sostituirlo, assieme a Giovanni Dominici, al ConciliodiBasilea (1431). Divenne dottore in teologia [...] a Vienna, dove svolse anche attività politica. Come Cesarini, rimase fedele a Eugenio IV. Scrisse: De abstinentia carnium; De reformatione ecclesiae; De excommunicatione regulari ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] della Chiesa durante il grande scisma e lo scisma del conciliodiBasilea, il Broglia, Biordo dei Michelotti, Braccio da Montone, Niccolò Fortebraccio e Francesco di Niccolò Piccinino, maggiore di tutti Francesco Sforza.
Nel tempo stesso, e giù giù ...
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USSITISMO
F. M. BARTOS
. Movimento religioso che prende il nome da Jan Hus e che ha grande importanza nella storia politica e religiosa della Boemia.
Il movimento risale nei suoi primordi al movimento [...] gli attacchi contro gli ussiti e incominciò a trattare con essi in nome del conciliodiBasilea, la pace. La trattazione si protrasse, ma i diplomatici del concilio in fine vinsero. Per facilitare il ritorno al trono boemo del re Sigismondo, dal ...
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PRAMMATICA SANZIONE (pragmatica sanctio, o anche pr. generalitatis)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
È nella terminologia del basso Impero Romano (dal sec. V d. C. in poi) una costituzione imperiale che tiene un [...] non solo dello spirito "gallicano", ma, in genere, dello spirito "conciliare". Si ricollegava, infatti, nella sua genesi e nel suo carattere, alle tendenze trionfanti allora nel conciliodiBasilea: e anzi la prammatica sanzione non fa che riprodurre ...
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SOMERSET (A. T., 47-48)
Clarice EMILIANI
Luigi VILLARI
Contea dell'Inghilterra sudoccidentale, compresa tra il Canale di Bristol a N. e NE., le contee di Gloucester pure a NE., di Wilt a E., di Dorset [...] nel 1443, e Edmund (1404-55), creato conte e poi marchese di Dorset. Quest'ultimo fu luogotenente di Enrico VI nella guerra di Francia, e partecipò al conciliodiBasilea nel 1432. Sconfitto in battaglia, fu privato delle sue cariche e imprigionato ...
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ISIDORO metropolita di Kiev
Nicola Turchi
ISIDORO metropolita di Kiev.- Detto "il cardinale ruteno" (e per errore confuso con Isidoro di Tessalonica, detto Glabas, arcivescovo e oratore della fine del [...] secondo il gusto umanistico imperante a Bisanzio. Ancora igumeno fu mandato dall'imperatore in missione al conciliodiBasilea per ottenere che il concilio per l'unione delle chiese si tenesse a Costantinopoli, ma ne tornò senza aver nulla concluso ...
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OSWALD von Wolkenstein
Giuseppe Gabetti
Poeta, nato nel 1367 - pare - a Castel Trostburg, nell'Alto Adige, dove la sua famiglia aveva i feudi, traendo il titolo da Selva (Wolkenstein) in Val Gardena; [...] una spedizione in Moravia contro gli ussiti; nel 1430 fu alla dieta di Norimberga; nel 1431, ai seguito di Sigismondo, a Roma; nel 1432 al conciliodiBasilea. Si vantava di conoscere dieci lingue.
La sua poesia - ora lirica ora satirica, ora erotica ...
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basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...
compattata
s. f. [dal lat. uman. compactatum, pl. compactata, der. del lat. compactum «patto»]. – Convenzione reciproca, patto, accordo; per lo più al plur., le compattate (o latinamente i compactata), riferito sempre a patti storicamente...