Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] maledetta appare piuttosto per Costanza d'Aragona, figlia di Manfredi, che viene a scardinare l'opera di livello su colloqui, consigli regi, sinodi (tutta la cronaca del concilio di Lione, per esempio, o i molti e significativi interventi presso ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] ma la ‘invenzione’ della Croce o la convocazione del concilio di Nicea determinano la sua gloria e, specie nella tradizione . Nel luglio del 306 muore Costanzo Cloro. Costantino, acclamato Augusto d’Occidente a York, seguendo l’atteggiamento assunto ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] con stupore un popolo cattolico tutt’altro che conformista22.
Aconcilio concluso, l’8 dicembre 1965, ci si accorse tuttavia i pochissimi politici ad occuparsi con competenza e costanza del problema concordatario, ambiva alla conclusione personale ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] con i maggiori principi all'epoca dei grandi concili di Costanza e di Basilea. La Repubblica non aveva papi, Milano 1987, pp. 13 s., 18-25, 30, 33, 39 s., 42; P. Sarpi, Opere, a cura di G. Cozzi-L. Cozzi, pp. 115, 160 n., 183 n., 469, 475, 480, 593, ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] titolo dovuto parlare a partire dal regno di Costanzo II, in presenza di una sorta di «gallicanesimo nascente», con un imperatore che stavolta avrebbe preteso d’imporre egli stesso le decisioni al concilio dei vescovi, secondo un «sistema tirannico ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] (1963) di Giovanni XXIII passando dalla Gaudium et spes del concilio Vaticano II e poi dalla Populorum Progressio (1967) di Paolo Confindustria, che con costanza cercò di combattere la visione integralista del corporativismo, fino a quando fu rimosso ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] tra il 353 e il 354, richiama l’ostinato, filoariano Costanzo al modello ortodosso del padre di «sancta memoria»5. Analoga la risposta inviata, all’indomani del concilio di Milano (355), aCostanzo da Ossio di Cordova (256-357 circa)6, un tempo ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] economico-sociali, e assecondato l’equivoco di una conciliazione con la Chiesa derivante solo da accordi politici senza L’unico argomento valevole a smuoverlo sarebbe stato «il timore del danno minacciato dalla costanza dei contadini», in definitiva ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] rivolto agli alti dignitari ecclesiastici di presentarsi a Roma per un concilio generale, Federico reagì con una lettera tra Firenze e Siena nel 1237, ecc.
Con la pace di Costanza, oltre alle strade, anche i ponti erano stati affidati ai comuni ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] , nel tardo autunno del 1528. A Ischia il G. si legò d'amicizia non solo con la Colonna ma anche con Costanza d'Avalos e con Alfonso, marchese rifiuto del G. ad assistere alle sedute del concilio di Trento contribuì ad alienargli la stima di Paolo ...
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scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...