Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] Costanzaa Roma. L'immagine di Cristo come a. in un gregge di a. si riferisce alla sua natura umana comune a tutti.
L'a. , pp. 1-40.
P. Thoby, Le Crucifix des Origines au Concile de Trente, Nantes 1959-1963.
I. Speyart van Woerden, The Iconography ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] avevano proposto di contrapporre un "anticoncilio" al concilio ecumenico che si sarebbe tenuto a Roma nel 1870. Nello stesso periodo si del Consiglio, sosterrà questa linea politica con costanza.
Altro tema ricorrente del suo impegno politico fu ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] incoronato a Palermo re di Sicilia ed il pontefice l'11 aprile successivo ribadì contro di lui e sua madre Costanza la , ai Premostratensi e agli Umiliati. In base a quanto stabilito dai decreti del II concilio di Lione del 1274, O. soppresse gli ...
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Montecassino
Mariano Dell'Omo
"Fredericus quondam Romanorum Imperator et post eum duo filii eius Corradus videlicet et Manfredus, subtractis iuribus et rebus nostri Monasterii Casin[ensis] cui in patiencia [...] principale sostenitore di Enrico VI, rivendicava per sé, mentre Costanza, che ne ordinò l'esilio, aveva designato per non a caso emerge che Riccardo, pubblico notaio del monastero cassinese e di San Germano, accompagnò personalmente al concilio ...
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FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] concilio di Lione, non deluse le aspettative del padre, amministrando la Toscana in condizioni molto difficili. Se dopo la morte del padre a ; Costanza, detta Antiochetta, nata verso il 1270-75, sposò nel 1291 Bartolomeo Della Scala e morì a Verona ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] poesia si alterna alla prosa con costanza prosimetrica, tanto da far pensare a una composizione in tempi diversi dei Cantarella, La frontiera della crociata: i Normanni nel Sud, in Il concilio di Piacenza e le crociate, Piacenza 1996, pp. 225-246; H ...
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Grecia
AAndreas Kiesewetter
Risalgono soltanto alla fine degli anni Venti del sec. XIII i primi rapporti di Federico II sia con gli stati successori bizantini (lo stato d'Epiro e l'Impero di Nicea), [...] nel 1244 come spesso affermato dalla storiografia. Costanza assunse il nome greco Anna e le lo Svevo nel famoso concilio di Lione.
Rivelatore 2, pp. 761-762.
Le lettere greche di Federico II, a cura di N. Festa, "Archivio Storico Italiano", ser. V, ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] la devozione mariana della madre, l'imperatrice Costanza, Federico rivolse le sue premure già in papa Innocenzo IV nel 1245 durante il concilio di Lione. La guerra contro il Papato (Pavia 19 maggio 1994), a cura di E. Cau-A.A. Settia, Pavia 1995, pp ...
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Cistercensi
Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto [...] ma fu al tempo di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, e ancor di più negli anni cistercensi. Di essi però non meno di dodici, vale a dire la metà, sono attestati dopo la morte di di aver appoggiato la decisione del concilio di Lione (1245) in merito ...
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cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] Alla fine del Medioevo l’affermarsi delle monarchie nazionali provocò nuove scissioni nel c. cattolico, a cui si tentò di rimediare con l’azione dei concili di Costanza e Basilea, e con tentativi di dare alla Chiesa una costituzione nuova. Di fronte ...
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scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...